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Io non so fare la fascista neanche per finta

Le donne per le elezioni sono un bell’argomento di propaganda. Non
solo quelle naturalmente ma tutti i temi "caldi" di cui si parla ogni
giorno. E’ chiaro che gli immigrati ad esempio li vogliono fuori
dall’italia un bel po’ di formazioni di destra e anche quelle di
centro-destra di certo non li adorano. E’ questa una campagna elettorale per
certi versi assai simile a quella che probabilmente si deve essere
celebrata nel ventennio del movimento sociale.


C’e’ una destra

quasi operaista, che parla di po-po-lo, della triplice
dio/patria/famiglia, delle emergenze economiche, abitative, delle
derive razziste e xenofobe e propone una soluzione per tutto. Il mito
del duce torna in auge perchè dalle bocche di tutti escono fuori le
stesse parole, gli stessi concetti. Tutti quelli che parlano di
superamento della dicotomia destra-sinistra lo dicono solo perchè così la
destra sparisce, diventa invisibile e nel frattempo striscia e ci
invade. La destra è dappertutto. 


I fascisti
a parole stanno
tutti con la povera gente, immaginano soluzioni individuali ma prima
ancora suggeriscono spinte collettive: l’amore per la patria, prima di
tutto. Tutti vogliono abbassare le tasse. Tutti parlano di diritti di
cittadinanza per i cittadini italiani. Alcuni si spingono sino a dire
balle come quelle che sostengono che gli immigrati toglierebbero la
casa e il lavoro agli italiani, violenterebbero le "nostre" (di chi?) donne ed è per questo che bisogna cacciarli.


Se
gli chiedi
cosa pensano di Hitler parlano di "grande statista"
"statista" "…ista", i più furbi rispondono con un no comment. Se
chiedi cosa pensano del duce rispondono che ha fatto grandi cose. Se
chiedi cosa pensano dell’olocausto alcuni prendono le distanze dal
fascismo vecchio stampo e celebrano nuove alleanze con israele, il cui
governo è divenuto ora artefice dello sterminio del popolo palestinese.
Altri invece negano che sia mai esistito o mettono in discussione i
numeri o danno una versione diversa della storia.


I vecchi
e
nuovi fascisti hanno poi un grande odio verso forme di criminalità
organizzata che celebrano patrie parallele. Eppure alcune imprese della
destra (quelle che pretendono di far cadere nel dimenticatoio) sono
state finanziate dalla mafia e dai servizi segreti. Accadeva negli anni bui della guerra fredda quando le stragi nere erano utili per tenere a bada i
comunisti, anzi per sconfiggerli. Contro il comunismo quindi l’alleanza
con la mafia e i servizi segreti fu loro utilissima.


Oggi
però la
mafia non serve più. Loro sono in auge, di nuovo in corsa, candidati
alle elezioni. Perciò vogliono lottare contro le mafie, sciogliere i
governi regionali con persone condannate. Vogliono insomma
rappresentare al meglio la volontà del buon vecchio duce.


Infine

vogliono un mondo che dia grande attenzione ai "grandi" valori. C’e’
dio, innanzitutto. C’e’ la famiglia. Se una donna incontra questi
individui deve stare accorta perchè le fanno fare come minimo dieci
figli. Tutti in questo preciso momento mostrano rispetto per il
"camerata" ferrara perchè egli si erge in difesa della vita e
finalmente dice chiaro e tondo una cosa che loro professano da sempre:
le donne devono stare a casa a cucinare e badare ai figli e non possono
esprimere alcuna volontà su quello che riguarda il loro corpo. Le donne
che abortiscono a loro parere sono tutte assassine e quindi sono lì a
riproporre il mito dell’uomo forte che pensa alla moglie e alla casa e
ai figli. 


Tutti quanti
, comprese le candidate femmine, a
mostrare comprensione per le difficoltà delle donne che sono costrette
ad abortire e a promettere che lo stato provvederà affinchè questo non
avvenga. Parlano di quello stato che loro vogliono costruire sulla base
dei diktat vaticanensi. Si muovono dunque in base alle statistiche. I cattolici sono meno dei musulmani e dunque le donne devono fare più
figli perchè servono più cattolici, che diamine.


L’altra posizione
perfettamente chiara è quella sulle coppie gay. Roberto Fiore
ha detto in tribuna elettorale che un gay è contro natura. Gli altri
sono più politically correct ma la sostanza resta la stessa. Nessuno
voterà mai una legge sulle unioni di fatto. Nessuno approverà mai un
provvedimento che dia ai gay, alle lesbiche, ai e alle trans pari
dignità.


Eppure
c’e’ un pezzo di destra che piace tanto anche a
chi presume di avere idee di sinistra. Stiamo parlando di persone
giustizialiste, quelle a cui piace la certezza della pena sulle
questioni morali (quando si parla di politici corrotti o con condanne,
ad esempio o sulla pedofilia – con proposte che vanno dalla castrazione
chimica alla pena di morte), che approvano certe idee sui rom piuttosto
che su altre razze, che ce l’hanno un po’ con l’america e un po’ con
israele, che condividono con gli ultrà di destra l’antipatia – per
usare un eufemismo – per la polizia, che parlano di rispetto delle
donne (sostengono di non volere più che siano costrette a fare le
"veline", meglio se fanno le brave mogli e le brave madri), che parlano
persino di autoreddito, che danno vita a spazi occupati.


Per un certo periodo
c’e’ stata una discreta confusione ad esempio su un fatto che alcuni non capivano. Se un posto era occupato – memori del concetto che si riferisce a spazi liberati più di sinistra – come facevano gli occupanti ad essere fascisti?
Eppure si dichiarano solidali con i poveri (se italiani), parlano di
giustizia sociale (per gli italiani), talvolta persino di
redistribuzione del reddito. Se andavi ad un campo antimperialista poi potevi anche pensare che quello era un posto dove si celebrava l’apoteosi degli ideali della sinistra.


Poi
però
un po’ tutti se ne sono accorti. I fascisti non sono solo quelli
che esibiscono la svastica e il saluto romano, no. I fascisti più
spesso si mimetizzano
e quelli mimetizzati sono anche più pericolosi di quelli visibili. E’
vero, i fasci con le svastiche tatuate spesso aggrediscono, pestano,
violentano, ammazzano compagni e compagne. Quelli che le svastiche le
hanno sul cuore però fanno anche di peggio. Costruiscono giorno per
giorno, minuto per minuto una cultura fascista. Creano le condizioni
per un ritorno impunito delle svastiche. Formano l’uomo nuovo, con
tutto quello che ciò significa.


Dicevo
, un po’ se ne sono
accorti. Quei finti compagni (che in realtà erano e sono fascisti)
erano troppo persino per la sinistra più radicale. Troppo antisemiti,
troppo antiamericani, troppo di tutto, troppo di destra per essere di
sinistra. Chi le idee se le vive perchè ci crede e non per adesione
acritica ai partiti queste cose le capisce. Il problema vero è che non
tutti sanno distinguere. Il problema è che con questo fatto che la
destra si è mischiata con il centro e il centro con la sinistra e la
sinistra con la destra, le persone non capiscono più cosa è fascismo e
cosa non lo è.


Non lo capiscono
perchè l’antifascismo si è
svuotato di senso, perchè il revisionismo ha spruzzato tanta bella
nebbia sul passato e il fascismo rosa, quello di berlusconi tutto culi
al vento e televisioni del premier, ha impastato tutto e ne ha fatto
una bella frittata.


Quando
parlo di destra e sinistra non parlo
di ideologie. Anzi per cultura laica i dogmi mi stanno stretti ovunque
siano. Però parlo di idee, di valori, di modelli sociali, collettivi e
individuali. Parlo del mio progetto di futuro e di vita. Parlo di me.


Qual’e’

la società che voglio sia costruita? In quale mondo voglio stare? In
uno in cui gli immigrati sono deportati in moderni lager (vedi i centri
di permanenza temporanea), in cui i figli degli immigrati non hanno
diritto all’assistenza sanitaria ne’ a frequentare la scuola, in cui i
loro padri e le loro madri non possono concorrere ai posti di lavoro
disponibili sul mercato italiano? In uno in cui i gay, le lesbiche, i e le
trans siano sottoposte a terapie curative affinchè "diventino" etero,
in cui si costruiscano luoghi di lavoro ai quali non hanno accesso, in
cui si costruisca una società che li deride, li perseguita e li fa a
pezzi? In uno in cui una persona deve essere per forza cattolica? In
uno in cui le donne devono per forza prendere marito invece che trovare disponibilità di lavoro,
devono farsi picchiare dagli uomini e devono evitare di usare
contraccettivi e quindi fare figli per forza anche se non lo vogliono?


Voglio
stare
in un mondo così o in un mondo diverso? Ebbene, a me verrebbe da
propendere per la seconda ipotesi. Perciò è sempre bene approfondire.
Chiedete pure, se incontrate qualcuno che vi dice che la pensa come
voi, cosa ne pensano degli immigrati, delle donne, dell’aborto, dei
gay. Sono questi i temi attraverso i quali al momento individuate chi
vi somiglia e chi invece no. Fate attenzione e provate ad indagare
sugli argomenti che toccano le vostre esistenze e coinvolgono il vostro
privato.


Il mondo
che questa gente vuole è autoritario, ragionato
per fingere di dare certezze sulla base delle richieste popolari, del
"sentire comune", dei livelli più o meno alti di esasperazione delle
persone. Quando la gente non ne può più e rincorre una propria piccola
visione di giustizia tutta costruita attorno al proprio ombelico,
diventa veramente semplice per chiunque raccogliere quella richiesta e
farla diventare un partito politico. E’ già successo mille volte. Le
persone non si autodeterminano. Tendono ad affidarsi. Se gli si
presenta un uomo forte, duro, che si finge efficace, che urla e tuona e offre
certezze per quanto siano finte, la gente ci crede e lo elegge a capo. 


I
popoli
educati alle schiavitù amano essere dominati. Amano che gli si
dica cosa fare con voce autoritaria. Amano che qualcuno decida per
loro, che li diriga, che interpreti i loro bisogni e li pronunci più
forte. Il po-po-lo ama i dittatori. Li sceglie continuamente anche se
li chiama, quasi per renderli più innocui, leader. Questo perchè l’autosufficienza e
l’autodeterminazione comporta responsabilità e fatica e molte persone
sono principalmente pigre e senza coraggio.


Io non so vivere così
. Io non so fare la fascista neanche per
finta. Io voglio vivere in un mondo diverso. Non se ne abbiano a male i
fascisti, ma è una questione personale: nel senso che riguarda me e non
qualcun’altr@.

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio, Personale/Politico, Scritti critici.


7 Responses

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  1. FikaSicula says

    Pippi: non mi sorprende che ci sia ancora chi insiste nell’usare termini quali “nazifemminismo”. sono tutti modi per denigrare un movimento radicale che mette fortemente in discussione il modello patriarcale e quello “fascista” su cui è costruita la società. se c’e’ chi – e parlo di esimi membri della conferenza episcopale italiana – ci chiama femministe terroriste, nulla mi sorprende più.

    mauro, grazie: in effetti si. io intendo la sociaetà come costruzione dal basso. e questo richiede partecipazione e assunzione di responsabilità. affidarsi non è “partecipare”. affidarsi è “delegare” senza esigere neppure una cambiale in pagamento. è molto diverso.

    Il Russo: grazie 🙂
    correggo mentalmente perchè per me questo resta un pezzo personale (e politico). ma so benissimo che non sono la sola a pensarla così. per fortuna!

  2. il Russo says

    “Io non so vivere così.”
    Correggi pure. Noi non sappiamo vivere così.

    Gran bel pezzo, brava.

  3. mauro says

    “Questo perchè l’autosufficienza e l’autodeterminazione comporta responsabilità e fatica e molte persone sono principalmente pigre e senza coraggio.”

    Questo passaggio è stupendo, democratico nel senso più puro perchè riassume la fatica di partorire soluzioni condivise, partecipate, in un mondo che scaricare ogni responsabilità…

  4. Pippi says

    Salve. Bel post, anche se mi allarma. In effetti di fascismo di questi tempi si parla tantissimo. In modo positivo, o finto neutro al massimo. Ora sono loro i buoni, quelli bravi che aiutano il popolo. Quando non lo pigliano a mazzate perché della razza o del partito sbagliato. Ma continuano pure la buona vecchia tradizione delle mazzate a casaccio, come è successo l’anno scorso a roma al laghetto di villa ada.
    Comunqe vi volevo segnalare alcuni post in un blog becero, dove le proteste allo squallidone di ferrara sono descritte come atti di fascismo:
    http://www.orarel.com/blog/
    In realtà si tratta di un angolo di integralismo puro, tenuto da un prof di religione (per inciso: guarda a chi dobbiamo pagare lo stipendio!) e pochi altri invasati che se la cantano e se la sonano in celestiale armonia cattolicista.
    Ma mi chiedevo: come mai ci tengono tanto a far passare per fascista il movimento femminista? Proprio ora che il fascismo è pure sdoganato? si vede proprio che stanno fuori dal mondo, e vivono rincoglioniti: loro nemmeno se ne sono accorti di certi cambiamenti politici.
    Certo che devono aggrapparsi proprio a tutto pur di accusare le proteste di ferrara di illegittimità.
    Che ne pensate di questi invasati?

  5. FikaSicula says

    grazie anna 🙂

    e grazie anche a blazar per lo splendido paragone.
    baci

  6. anna says

    carissima, se proprio tosta!
    un grande abbraccio
    anna

  7. blazar says

    Perfetto! Mi hai fatto tornare in mente una splendida citazione di Pasolini