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Barricate dentro il corpo: facciamo “Resistenza!”

Quando si parla di embrione è abitudine dei cattolici quella di
imprimergli una immagine che resta nella mente della gente e che
corrisponde alla figura di un bel bambino che sgambetta e che sorride
quand’anche non pronuncia la sua prima parola che sicuramente
sarà "santo padre".

Dappertutto vediamo immagini che riportano
questo concetto profondamente falso e anche immediatamente lesivo della
intelligenza degli stessi esseri umani. Se in una pubblicità si vede un embrione che balla e parla dentro la pancia della mamma quale sarà secondo
voi il primo pensiero che viene a proposito di una donna che vuole
abortire? Ovviamente che è una assassina!

Noi, femmine panciute, viviamo il
perenne conflitto "di genere" che rende mutilata la nostra esistenza
invece che arricchirla, perchè della nostra "capacità" di generare figli
non possiamo mai fare una ricchezza che ci appaga e ci ripaga della
fatica e della scelta. Si, si tratta di una scelta e non di un compito
affidato da un datore di lavoro. Non è un dovere. Non è un obbligo. Si
tratta di una scelta: quella di essere madre come, quando e se lo si
vuole.

Sta tutto lì il problema. Nel tentativo che portiamo
avanti da decenni di riappropriarci del nostro corpo e per fare questo
abbiamo bisogno di lavarci accuratamente da tutte le scorie radioattive
lasciate dai tanti che hanno voluto definire la nostra "funzione"
riproduttiva secondo altre regole che non ci appartengono e soprattutto
che non tengono mai conto di quello che vogliamo noi.

In tanti anni
attorno a questo argomento si sono dette tante cose. Se vale più l’uovo
o la gallina, se il nostro corpo può vivere di sessualità intense e non
finalizzate alla riproduzione o se invece deve per forza assolvere al
ruolo di generatrice della specie. E’ un dibattito estenuante che
lascia noi per prime avvilite, amareggiate, psicologicamente offese,
spezzate. Perchè quando parliamo di aborto, gravidanze, figli si tratta di scelte difficili che vengono fatte pesare tanto di più quanto ci si trova costrette a giustificare ogni cosa, a pagare con un senso di colpa che non ci lascia integre.

Cosa ancora più grave è che non si resta alle chiacchiere. Ma si procede a creare leggi che regolano la vita dei nostri corpi. Come vivere, come fare sesso, con chi farlo (nella legge 40 la procreazione medicalmente assistita è prevista solo per coppie etero), perchè farlo, come fare figli, quando farli, perchè farli, con chi farli. Come dire che viene regolata la direzione di lancio degli spermatozoi e il posizionamento dell’ovulo, disponibile a gambe all’aria a intercettare i visitatori. Se siamo donne il nostro impiego dal quale non si può prescindere è quello di mucche. La regola è: dare vitelli buoni da far scannare, dare latte, soddisfare il toro. Se non timbriamo il cartellino siamo destinatarie di un trattamento anomalo: invece che licenziarci ci perseguitano. Mentre lavoriamo, poi, siamo oggetto di continuo mobbing. Ci lasciano stare a quella che evidentemente ritengono essere una catena di montaggio, ma mai senza un supervisore che ci stia incollato e che ci sgridi se non facciamo bene il lavoro. Non si fidano di noi.

Cosa dobbiamo fare ancora per dimostrare che siamo in
grado di scegliere in maniera responsabile, senza che altri tentino in
tutti i modi di privarci del diritto della scelta? Cosa dobbiamo fare
ancora per non essere oggetto di così tante ignobili crudeltà? Perchè dobbiamo essere punite di ogni decisione, di ogni cosa che ci riguarda? Perchè quando si parla del nostro utero si parla di "dovere sociale"? Perchè ci augurate la sofferenza, sempre, in ogni caso, qualunque sia il versante dal quale noi tentiamo di raggiungere equilibrio e serenità? Cosa vi dobbiamo ancora che non ci avete già tolto? Cosa vi dobbiamo e perchè dovremmo dovervi qualcosa? Perchè è come se fossimo perennemente in debito. Come se avessimo riscosso un credito che dobbiamo saldare. Ma con chi? Perchè? 

Non
siamo
forse state sufficientemente attente e responsabili tanto da
meritarci non dico un plauso, ma almeno un credito, un po’ di fiducia
che diamine. Una dimostrazione di stima verso un genere, quello
femminile, che di fatiche ne ha compiute tante e davvero non merita di
essere oggetto di attacchi così cruenti.

Abbiamo bisogno di
respirare e invece ci tolgono l’aria. Abbiamo bisogno di poter
scegliere e invece ci tolgono il diritto di scelta. Abbiamo bisogno di
poter decidere di noi e del nostro corpo e invece ci dicono che non
meritiamo questa "fantastica" funzione che la biologia ci ha dato.

Chiedo:
perchè non ce la meritiamo? Chi la merita allora? Chi la saprebbe
gestire meglio? Di chi cazzo è la colpa se questa funzione ce l’hanno
le femmine e non gli uomini? Quando la smetterete di provare invidia,
si invidia. Invidia delle tette, invidia dell’utero, invidia per le
mestruazioni, invidia per le doglie, invidia per il dolore e invidia
per i sacrifici che dobbiamo fare? Fino ad ora di tutte queste belle cose noi siamo solo ostaggio.

Le volete?
Bene, prendetevele e fatene quello che vi pare perchè fino a che questa
cosa riguarda me, voi non potete e non dovete metterci il becco. Trovate
metodi scientifici per proliferare e piazzare i vostri feti tra una
gonade e l’altra di modo che siano ben coperti ad evitare urti e
spifferi. Fino ad ora non avete fatto altro che cercare di trovare
metodi riproduttivi in cui le donne non sono più necessarie. Fate
presto. Sbrigatevi e non rompete le ovaie. 

A noi serve
riappropriarci del corpo. Il nostro. Con l’inganno avete fatto in modo
che un notaio compiacente vi firmasse un atto di proprietà fasullo. Ma
noi abbiamo "occupato" e non ci potete sgomberare ne’ ci potete tenere
agli arresti domiciliari. Non ci basta più neppure la libertà
condizionata che ci concedete quando e se ne avete voglia. Il nostro è
un CPO, corpo personale occupato. E’ una zona autogestita, fatevene una ragione.

A me serve stare qui perchè
devo avere il tempo di capire cosa mi piace di me. Devo riuscire a
ritenere che la mia capacità riproduttiva sia una ricchezza piuttosto
che un limite che altri continuamente mi impongono. Devo poter
immaginarmi intera, senza che vi siano centinaia di commensali a
rosicchiare la mia carne con la scusa che io non la so gestire bene.

Si
tratta
di me e non di qualcun’altro. Non potete aspettarvi che io
rinunci ad esistere senza lottare. Così rimango a fare resistenza,
barricata nel mio corpo, con la divisa di un utero che non vuole cedere
più niente. Al limite un ovulo non fecondato: solo, per esproprio
proletario!

—>>>La foto viene da QUI 

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


49 Responses

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  1. marialuce says

    D’accordissimo con fika sicula. Tutti devono capire che il corpo è nostro e noi lo dobbiamo gestire. Non certo chi ci strupa o ci sfrutta o ci “ama” a modo suo. Delle religioni non ne parliamo. Ragazze ma non ci siamo stufate di sentire che tutto ciò che decidiamo o è peccato o è sbagliato? UNIAMOCI!

  2. imprecario says

    Quanto alle profferte erotiche caro si-culo … forse dovrebbe utilizzare altro genere di media visto che qualcunaltr* da quando ha letto il tuo commento mi sta circondando con varie serie di reticolo di filo spinato 😉

    Per la Testa, invece caro se mi dai un recapito email, come già detto sul mio blog ,ho da spedirti qualcosa.

  3. FikaSicula says

    grande! 🙂
    mi sento già su love boat 😛
    dipende da ImPrecario. bisogna che ti risponda lui.

    tutto quello che dici è giustissimo e lo condivido totalmente. infatti per resistenza io intendo anche quella che negli anni settanta mettevano in atto i compagni e le compagne con gli aborti assistiti illegalemente dai docenti e dagli studenti delle facoltà di medicina.

    se ci ripiazzano nell’illegalità si troverà di sicuro una forma di resistenza attiva. di certo non ce ne staremo qui a guardare.

    è che mi sono rotta di questa supposta superiorità morale. mi sono rotta davvero. uffa!

  4. si-culo says

    Mumble… ogni volta che si tirano in ballo i corpi è un gran casino.
    Con le anime è facilissimo: uno zigote=un’anima. L’anima non ha confini, è divina, etc… quindi insomma, alla fine della fiera, uno un’etica molto precisa e dogmatica prima o poi da qualcuno la riceve.
    Con i corpi non è altrettanto facile: stabilire dove finisce uno e inizia l’altro è un macello. Il confine “umano-animale-macchina” è piuttosto debole (lo è sempre più), come pure quello “uomo-donna”. Quindi difendere l’integrità del corpo ci mette sempre in una posizione strana, quella per cui poi, all’improvviso, ti trovi citata da Ratzinger in qualche documento della Congregazione per la Dottrina della Fede contro transessualità, cyborg, androginia e dintorni.
    Neanche buttarla in cinismo funziona molto: se dici che non ha molto senso nascere disabili per morire soffocati dai rifiuti o sfruttati dal capitale di solito ti rispondono in due modi: c’è la persona più cinica di te che ti dice che “puoi sempre sperare di nascere disabile a Napoli e di tutti i sensi trovarti senza olfatto” e poi c’è quello che ti dice (e vi giuro che m’è capitato), che la situazione attuale è “la prova del fallimento del fondamentalismo laicista che giuda le società”. Lì, ovviamente, sbarelli: Christogesummaria, avete governato in occidente per due millenni e adesso viene fuori che è tutto colpa degli altri?! Peccato però che sbarellare non sia una strategia retorica molto efficace, perché di solito poi il cattolico di turno risponde “Non c’è bisogno di aggredirmi, facciamo un dialogo civile”. E in un batter d’occhio ti hanno fatto diventare Goebbels.
    Se anche ti metti a spiegare la distinzione tra stato e chiesa, o tra religione e pubblica amministrazione, rischi di perdere la sanità mentale: c’è chi questa distinzione proprio non ce l’ha. È come spiegare ad un daltonico la differenza tra il rosso e il verde. Così se dici che il problema è il concetto giuridico di persona ti senti dire che la persona è vita e che la vita va tutelata. tu dici giurisprudenza e loro rispondono biologia.
    Questa è come la storia che noi froci siamo contro-natura. Poi un frocio guarda le tonache e pensa che esiste certamente un albero che, per frutti, fa tonache [i]già tinte di nero![/i].
    Quello che voglio dire è che è del tutto evidente che abbiamo ragione, ma avere ragione non basta a se stesso. Uno può produrre miliardi di argomenti solidissimi, ma dall’altra parte chi ha il potere si limita a fare spallucce dicendo che “non è vero”, e siccome l’ha detto l’autorità allora non è vero.
    Noi però questa cosa della discorsività della verità l’abbiamo scoperta prima di loro, e l’abbiamo imparata sulla nostra pelle (il prof gay che fu licenziato da una scuola USA perché gay fece ricorso e il licenziamento fu confermato sulla base del fatto che, se la scuola avesse saputo che era gay non sarebbe stato assunto, dunque egli ha ingannato la scuola). Che i torti e le ragioni sono un fatto [factum, che letteralmente qualcuno ha fatto] a priori e non una conseguenza della logica lo dovremmo sapere ormai molto bene (la logica è quella cosa che ti fa diventare matto perché, quando l’hai scoperta, scopri anche che viene sistematicamente mandata in vacca). Dopotutto la dicotomia destra/sinistra precede la simbolizzazione giusto/sbagliato [right/left] che, a sua volta, ordina un mondo intero.
    Detto ciò, una qualsiasi pratica di resistenza è, per quel che mi riguarda, un argomento validissimo. Però alcuni argomenti (cioè alcune pratiche di resistenza) possono essere più validi di altri.
    Tipo iniziare a spacciare pillole del giorno dopo, vendendole per corrispondenza da una farmacia che ha sede legale in un Dominio d’OltreMare francese… dopotutto è possibile acquistare all’estero farmaci non reperibili in Italia (con la RU486 in Toscana hanno fatto così).

    P.S.: ho stabilito che, a testa, ImPrecario mi fa sesso. Se gli faccio una profferta erotica dici che rifiuta?

  5. FikaSicula says

    siculo 🙂
    il tuo intervento mi ha come dire rilassato 😛
    almeno si ragiona…

    e abbandoneremo la difesa del corpo delle donne e tenteremo di trovare altri argomenti, ma quali?

    sul livello di istruzione secondo la statistica quelle che abortiscono sono soprattutto immigrate. non so se c’entra con il livello di istruzione o no. è una cosa che andrebbe analizzata inmaniera approfondita.

    sulla questione della difesa del dna già mi sono espressa e sono d’accordo con te. come non esserlo.

    X nino: ti ringrazio molto per le tue parole pacate e piene di buon senso.

    io penso esattamente ciò che pensi tu. da non cattolica ma comunque da persona che rispetta la visione dei cattolici.

    quello che rivendico è il fatto che una questione di coscienza non può essere normata.
    la 194 consente a tutte di fare la propria scelta e soprattutto mette in piedi, se applicata correttamente, gli strumenti adatti a prevenire il problema.

    però dalle nostre parti non si fa educazione sessuale e ancora si vietano i contraccettivi. stiamo a questo e pe tue parole assieme alle altre contano perchè se non le diciamo tutto continuerà come prima e anzi ora rischiamo persino di peggiorare 😐

  6. Nino says

    Da uomo e padre, sono contrario all’aborto. Credo che se fossi donna ed incinta non me la sentirei di scegliere l’aborto come soluzione ad un problema, per quanto grave possa essere. Credo, perchè non sono nè donna nè incinta, e credo che in questa scelta la donna sia inevitabilmente sola con se stessa e con la sua coscienza, anche quando è (e non sempre accade) circondata da persone che le vogliono bene e la sostengono.

    Non credo (fatte salve le sempre possibili eccezioni) che l’aborto sia visto come una semplice pratica contraccettiva, ma come una scelta dolorosa, pesante, che segna la vita di una donna. E non mi sento di giudicare nè chi sceglie di abortire nè chi seglie di non abortire compiendo anche sulla pelle del futuro figlio una scelta difficile.

    Sogno un mondo in cui la scelta se abortire o meno non sia mai necessaria, ma la realtà è diversa, e allora meglio una legge che salvaguarda almeno la madre, che una legge che non salvaguarda nessuno.

    E ai cattolici che gridano all’omicidio, invito a lottare affinche la legge 194 sia meglio applicata, affinchè ci sia una maggiore educazione sessuale ed una maggiore conoscenza dei metodi contraccettivi, affinche ci sia una diffusione nell’uso corfretto del preservativo e della pillola del giorno dopo, affinchè ci sia un maggior supporto psicologico a chi decide di fare questa difficile scelta … lo so, parole sprecate, ma uno avrà ancora diritto di sognare, no ?

  7. siculo says

    Ho latitato. Ma, come dice appunto ImPrecario, io il giorno di ferie non ce l’ho. Quindi non chiedo perdono.
    Ringrazio Barbara, per avermi fatto scoprire che come DNA ho 4 miliardi di anni e me li porto benissimo: adesso le mie amiche schiatteranno d’invidia! La Questura sarà meno felice di saperlo, quando chiederò di retrodatare la data di nascita ad un anno imprecisato dell’alto proterozoico.
    Anche il notaio non sarà felicissimo di vedersi costretto a ricostruire il mio albero genealogico. Inoltre dovrò fare lobbying sul CdA dell’INFM per convincerli a sviluppare un modello matematico che tracci nella storia i percorsi delle basi che costituiscono il mio DNA, e io odio le azioni di lobbying.
    Chi resterà comunque più sconvolto dal cambiamento è chiaramente l’INPS…

    Vado a bomba sull’argomento:
    a) dobbiamo aggiornare le argomentazioni, perché evidentemente della criminalizzazione della donna non gliene frega niente a nessuno. Insomma: siete delle criminali per natura, quindi smettetela di rompere e, invece, agite conseguentemente, ottemperando alle mancanze delle vostre colleghe che non sono, a loro tempo, intervenute dove avrebbero dovuto [su, fate lo sforzo di leggere bene tra le righe… ecco grazie! :-)]
    b) sarebbe bello scoprire l’estrazione sociale di chi abortisce: sono sicuro che tutte quelle che usano alla grande metodi anticoncezionali hanno qualcosa di più che la quinta elementare. L’aborto è anche un problema di classe (il buon vecchio Marx).
    c) perché ce la stanno menando tantissimo adesso con questa storia dell’aborto o meglio della vita a tutti i costi? Io da un lato ho l’impressione che ci sia in ballo il controllo sul concetto di “natura” – e al riguardo invito Barbara a leggere qualche pagina di Canguilhem, perché “vita” non è una nozione acritica e dire che è un flusso è come dire che niente è naturalmente scomponibile, però noi scomponiamo i fludi…! per non dire del fatto che l’idea che il DNA la governi è immagine alquanto fallocentrica: il DNA da solo non fa un tubo, qui stiamo a riproporre il cervello che comanda il corpo e altre fantasie settecentesche, ma per favore! – dall’altra parte non riesco a fare a meno di pensare a quant’è bella, in tempi di crisi economia, la sovrappopolazione per l’abbassamento del costo del lavoro in tutti i settori… perché la difesa della vita come quantità va a scapito della difesa della vita come qualità. Ma io sono uno tra i vivi o sono in quanto vivo?

  8. FikaSicula says

    brava skuly, condivido appieno quello che dici.

    ma non capiscono: intanto guarda che dicono QUI e QUI

    baci :)*

  9. skuly says

    cara sara io un figlio l’ho fatto e quindi so di cosa parlo. Una potenzialità ce l’hai se puoi svilupparla in piena coscenza sapendo che il tuo ruolo di madre non è esattamente sfornare dei bei biscottini.
    E anche rispetto al fatto che sia una delle cose più belle è una esperienza umana e quindi soggettiva: non ha lo stesso andamento per tutte e neanche gli stessi esiti anche in termini di costi personali (sia fisici, che psicologici, che sociali..io per esempio ho perso il lavoro -non per scelta)
    I finti Difensori della Vita sono quelli che come te pensano che “basta che respiri” (e anche molto meno a quanto pare), salvo poi chiudere gli occhi quando questa vita (sostantivo astratto e svuotato di senso nei vostri discorsi) viene umiliata, offesa, negata in mille modi…

  10. FikaSicula says

    sara, il termine “criminalità” assieme a “piaga” e “assassinio” vengono tutti da un dizionario clerico/fascista/patriarcale. complimenti per averle tirate fuori tutte assieme.

    ma per aggiungere una cosa che non resisto a dirti: non è che siamo per l’autodeterminazione della donna perchè non “sappiamo” fare figli, ti è chiaro, spero, no?
    perchè se non ti è chiaro davvero, prova a dare una spolverata alle tue opinioni perchè stai annegando in mezzo ai pregiudizi 🙂

  11. sara says

    io sono d’accordo con marco. l’aborto è un assassinio e va contro il diritto alla vita. Io sono una donna ma non sopporto questa piaga del finto femminismo ormai diffusa. Un figlio non è una limitazione per la donna ma una potenzialità e una delle cose più belle. Si vede che non ne avete mai avuto uno. Provateci piuttosto che impuntarvi a difendere la criminalità.

  12. skuly says

    trovo sempre più fuorviante la discussione biomedica su quando una “vita” ha inizio e quindi andrebbe “tutelata”. Seguendo i principi di questi ragionamenti sembra quasi che l’unica cosa importante sia garantire “autonomia” al -feto-embrione-grumo-dna mentre è nell’utero materno riconoscendogli diritti, spesso in opposizione a quelli materni come se i due non vivessero una condizione particolare di intima e viscerale relazione e la madre non avesse competenza e capacità di giudizio sulle propria capacità o volontà di gestire o meno una maternità (e non solo gravidanza) serena e responsabile, anche nell’interesse di chi nascerà.
    Quello che più mi stupisce è l’assoluta noncuranza di ciò che avviene una volta nati.
    Anche volendo ragionare in termini di diritti “oppositivi” non capisco perchè una donna dovrebbe essere costretta a partorire per un “diritto alla vita” dei non-ancora -nati , mentre nessuno si sognerebbe per esempio di costringere un padre (biologico-naturale) a donare un rene o a sottoporsi a trapianto di midollo o anche ad una semplice trasfusione se ciò servisse a salvare la vita della propria prole già- nata.
    Secondo la logica criminalizzatrice bisognerebbe imputare costoro come minimo per omissione di soccorso e forse di omicido colposo?
    Rispetto ai cattolici ferventi difensori della “Vita in potenza” che ci bombardano di immagini di bimbi felici di essere nati chiedessero al Vaticano e alle sue gerarchie dove hanno nascosto i preti condannati in ogni parte del mondo per aver stuprato bambini che la “felicità” di essere nati l’hanno persa per strada e, in quanto già-nati, non godono del privilegio di essere tutelati e difesi strenuamente da Santa Madre Chiesa
    Non è l’utero è il posto più oscuro in cui la “vita” si trova a dover passare…

  13. imprecario says

    visto che siamo in tema di smancerie …. da me c’è qualcosa per te 🙂

  14. FikaSicula says

    :)*
    e su quello, che è ricambiato, io sono felice di poter contare!
    grazie

  15. imprecario says

    sull’eroismo non ci conterei, sull’affetto invece si 😉

  16. FikaSicula says

    😀
    mi sa che devo rigirare le tue osservazione a chi gestisce la piattaforma …

    le foto le riciclo per senso della comunità perchè se butto troppa roba nel server prima o poi mi linciano 😛

    devo trovare però un modo per ridurre il peso dei file senza far sgranare rovinosamente le immagini e con gimp non mi riesce tantissimo.

    per la produzione dipende dagli stimoli e siccome ne arrivano a bizzeffe e a metterci le idee siamo in tre fikuzze sicule allora diventa complicato, lo so. è che poi ci sono interi periodi in cui non ci posso mettere mano e lì puoi recuperare 🙂

    i numeri antispamm sono l’unico modo per evitare di beccare merda che neppure te l’immagini. anche questa cosa dipende dalla piattaforma ma è l’unico modo per il momento di evitare gli spamm. questo blog tra l’altro, come tutti quelli che su google hanno un buon rank, è bombardato da spamm di ogni genere ed è una guerra :|||

    sulla storia della cache non lo sapevo a meno che non dipende dal fatto che il tuo browser conserva la cache e quindi va riaggiornata. ma immagino che non sia così perchè lo avresti di sicuro capito. boh. rigiro questa osservazione e tento di capire che vuol dire.

    comunque questo significa che chi mi legge come te supera barriere terribili :)))
    siete eroi e dovete proprio volermi bene bene.
    sono contentona!
    grazie grazie

    ps: le dieci pagine dei pregi mandale pure anche a rate che un po’ di iniezioni di sicurezza non fanno male :PPP

  17. imprecario says

    1) ogni tanto ricicli le foto dei vecchi post ….siccome ne scovi di stupende dovresti applicarti di più

    2) hai una produzione che per seguirti ben benino ci vorrebbe un giorno di ferie a settimana (e ti garantisco che i miei almeno non sono retribuiti)

    3) hai questi cacchio di numerini antispam che fanno venire l’esaurimento nervoso

    4) hai una piattaforma che a volte pesca la pagina nella cache e quindi uno si collega al tuo blog e trova in cima un post della settimana prima

    Per i pregi invece ci vorrebbero una decina di pagine ;P

  18. FikaSicula says

    Imprecario ma come, pensi che questo blog ha qualche difetto e me lo dici così?
    ora però mi dici qual’e’ perchè altrimenti come faccio a renderlo migliore? 🙂

  19. imprecario says

    Cara Barbara, il fanatismo è quella cosa che porta a non riconoscere l’ironia. in realtà magari qualcun* potrebbe anche stranirsi al sentirsi dare dell’omicida da persone come te, che in virtù di una scelta personale (legittima e che sicuramente ti fa onore) pretendono illegittimamente di normare i comportamenti altrui. E invece ti si risponde sdrammatizzando. Nessuno ha censurato i tuoi commenti, nessuno ti offende, nessuno ti accusa di reati altisonanti e improbabili. Ti si vuole solo segnalare che se pensi di essere approdata in mezzo ad una accolita di assassini assetati di sangue … semplicemente non lasci molto margine alla discussione. Questo detto da uno che esattamente come te è in visita a questo bellissimo blog dai molti pregi e qualche difetto

  20. FikaSicula says

    carissima babi :****
    secondo il punto di vista dei cattolici sei una omicida solo perchè respiri e quindi temo che in questa situazione da guerra di religione e da campagna elettorale tutta orchestrata sul nostro corpo non troverai risposte non traumatiche.

    il loro concetto di “vita” è alquanto labile, hai ragione tu. sarebbe vita il dna ma vengono giustificati crimini contro i tre quarti dell’umanità. ferrara ancora non ci ha spiegato come mai gli piace tanto la guerra in iraq, lo sterminio dei bambini, e poi si affatica tanto per crocifiggerci e metterci al rogo invitando i cattolici praticanti ad essere persino più severi.

    se tu riuscissi a fermare la riproduzione per loro non conti nulla. non conta nulla chi non ha la mestruazione, chi non può avere figli, chi decide di “sprecare” i propri orgasmi con persone dello stesso sesso. come dice il fantastico video che ha segnalato imprecario e che ho pubblicato nel post successivo a questo ogni spermatozoo è sacro e solo i pagani li sprecherebbero.

    babi io so solo una cosa che se continua così davvero io me ne vado a trovare gli amici che sono felici di potermi accogliere in spagna. non mi pare ci stiano lasciando tanta scelta…
    ti abbraccio :)*

  21. babi says

    e da ieri mattina che sto cercando di capire quali sono i limiti per non essere considerata un omicida, mi chiedevo quale sia, a questo punto, il limite per non uccidere anche involontariamente un essere umano/animale, ad esempio tutt* questi ferventi cattolici si pongono il problema di quanti piccoli esserini “quasi invisibili” hanno ucciso; per dire scagli la prima pietra chi non ha mai schiacciato una formica camminando, eppure anche lei e’ un dono divino con pari dignita’ di vita e la scusa “ah… ma non lo vista” non vale eh! no no no
    altra domanda che mi ponevo era: ma tutte le volte che ad esempio mi lavo le mani un tot di cellule morte vengono portate via dall’acqua del rubinetto sepolte nel tubo di scarico, e’ tutto questo considerato un funerale dignitoso per una cellula morta?

    forse l’unica cosa chemii rimane da dire per non essere inseguita dal prelata/o di turno e’ dire ok sono sterile quindi non posso essere accusata di nulla 🙂

    e’ triste e’ veramente triste che si continui solo a pensare alle donne come macchine da riproduzione, io ho deciso di non riprodurre, e per ben due volte ho rischiato di farlo, ho deciso per mille “mie” ragioni di non portare avanti la gravidanza e questo mi ha anche portato ad avere come accessorio una bella esplosione di endometriosi. devo dire che a parte la difficolta’ di convivere con questa cosa, il fatto che piu’ mi ha dato fastidio e’ stata la domanda di rito che ogni ginicologo mi ha fatto: “uh ha l’endometriosi, brutta cosa, quindi ha problemi a rimanere incinta e vorrebbe sapere come fare” la mia risposta e’ sempre stata la stessa “non voglio un figlio, non vorrei avere le contrazioni da parto tutte le volte che ho le mestruazioni”.

    mi stavo anche chiedendo ma tutto l’endometrio che io ad esempio ho in eccesso come devo considerarlo? cioe’ mi devo preoccupare anche di come si riproduce ma se riuscissi a fermare la riproduzione sarei comunque un omicida?

    baci :**

  22. FikaSicula says

    diana sono perfettamente d’accordo con te. la maternità deve essere un atto di responsabilità perchè te lo devi assumere per tutta la vita. non è come fare una passeggiata e non mi si può neppure chiedere di sfornare il figliolo per regalarlo a qualcun’altro come fossi un microonde.

    guarda quello che succede in america dove ci sono le mamme in affitto e quelle che firmano la cessione della prole. come si fa, davvero, a semplificare così tanto e a ritenere che l’unico nemico è la donna…

    è solo la cosa più semplice da concludere per chi vuole evitare di ragionare tenendo conto di tutto. è solo la cosa più comoda.

  23. Diana says

    c’è una cosa che non capisco. mi sarebbe piaciuto discuterne con Barbara, che però sembra aver abbandonato il campo. anche perché da quanto ha raccontato ha vissuto in prima persona l’esperienza del confronto con una gravidanza indesiderata. che lei ha deciso di affrontare. non capisco perché scandalizzi l’idea che una donna non abbia voglia di avere un figlio. è chiaro che se fa uso di metodi contraccettivi è perché non ha voglia di avere un figlio. è vero che di fronte ad una gravidanza, cioè alla manifestazione concreta di quella che prima era solo una possibilità, spesso si fa una scelta diversa. mia madre lo ha fatto e io sono molto contenta, ma se non lo avesse fatto io non lo avrei neanche saputo. la mia possibilità di diventare una neonata dipendeva tutta da lei. è per questo che continuo a sostenere che una donna che non ha voglia di avere un figlio non è un mostro. me lo ha insegnato mamma. vorrei che anche Barbara lo insegnasse a sua figlia/figlio.

  24. FikaSicula says

    barbara manchi di senso dell’umorismo. tu sei venuta a darci lezioni di etica e ci hai insultate dicendoci che commettiamo omicidi a colazione per … come li hai chiamati? ah si, capricci esistenziali.
    perdona se ci sentiamo un po’ ferite.
    se dici queste cose accetta poi che ti si dica una opinione differente. le battute ironiche sono solo battute. le accuse di omicidio sono un’altra cosa.
    lieta di averti avuta tra noi
    ciao

  25. Barbara says

    Qui non ci si è limitati ad esprimere opinioni diverse dalla mia (sempre ben accette, altrimenti manco mi sarei sognata di scrivere la mia posizione su un forum di questo tipo).
    Qui mi si è accusata di fanatismo (ma da un altro punto di vista, anche il vostro potrebbe essere visto come tale) e mi si è presa in giro parlando della difesa dei protoni, che tra l’altro evidenzia come chi l’ha scritto non sappia neanche cosa sia un protone.
    Mi sembrano posizioni un po’ diverse dalla semplice espressione di opinioni.
    E con questo, vi saluto.

  26. Crocco1830 says

    Mi pare che per qualcuno non siano chiari alcuni passaggi, peraltro fondamentali.
    Ognuno può considerare vita qualunque stadio del nascituro. Partendo da qui, occorre stabilire da quando inizia la vita di una persona (non semplice vita).
    Secondo alcuni, la vita da essere umano comincia dal concepimento? Bene, portate avanti la gravidanza! E’ un diritto di cui ogni donna può godere.
    Accanto a questo diritto, deve rimanere quello della donna, di poter disporre del proprio corpo, senza che nessuna imposizione di legge o, peggio, di religione alla quale non si è obbligati ad aderire, possa porre dei limiti. Ne vale la libertà individuale della persona nata (appunto la donna).
    Insomma, non si può stabilire per Legge o dogma religioso che sia, che la donna sia solo il contenitore di una vita, che quel corpo usa e da cui prescinde. Si svuoterebbe la donna della propria dignità, per il solo fatto di avere un utero.

  27. FikaSicula says

    barbara come i cattolici se una esprime una opinione diversa dalla tua ti dichiari vittima.
    qui non accettiamo accuse di omicidio. la tua opinione la leggiamo ma potremo non condividerla no?
    per il resto: se tu hai ritenuto di voler fare un figlio sono davvero felice per te ma quella è appunto una tua scelta che non può condizionare la vita di altre.
    si tratta di una scelta personale che nessuno dovrebbe influenzare. hanno sbagliato le tue amiche infatti a tentare di convincerti a fare qualcosa che non volevi fare.

    sulla vita dell’embrione aspetto notizie ufficiali. sui diritti legali, l’embrione non ha lo status di persona e quindi non può goderne.
    la forzatura sta nella richiesta di estensione di diritti sottraendoli ad una persona: la madre.

    ma una mentalità intrisa di fanatismo va dritta al punto e non vede quali cadaveri si lascia appresso (ove per cadavere si intende una persona nata cresciuta e poi morta). le donne sono morte a centinaia di migliaia di aborto illegale. ma a te scommetto che questo non importa perchè dirai che se lo sono meritato…

  28. FikaSicula says

    imprecario è bellissimo :)))
    ora lo pubblico subito!!!
    grazie!!!

  29. Barbara says

    Ok, a quanto pare i fanatici siete voi, visto che si viene attaccati non appena si esprimono opinioni diverse dalle vostre.
    Beata te che non hai mai conosciuto qualcuna che abbia detto che abortiva solo perchp non aveva voglia di fare un figlio! A me è capitato, e mi è capitato anche di parlare con un paio di amiche (e ci tengo a dire che sono rimaste tali) che hanno tentato di convincermi a farmi abortire semplicemente perchè per loro ero troppo giovane.
    Per tua informazione, l’embrione è considerato “vita” dall’intera comunità scientifica. Se è considerato vita un virus, figurati se non lo è un embrione!
    La discussione verte su un altro punto: da quale fase della vita un essere umano può godere di diritti?
    Per me da subito, ma è un’opinione personale. E, mi sembra di capire, in questo forum le opinioni personali diverse dalle vostre non sono accettate.

  30. imprecario says

    ti posso consigliare un lenitivo consolatorio e liberatorio giretto qui :
    http://www.youtube.com/watch?v=uNgotUM4gk8

  31. FikaSicula says

    imprecario vada per la tutela costituzionale dei protoni. e che ne dici se propongo una riannodamento della pinnuzza di tutti i cattolici che non vogliono rischiare di farci abortire?

    per noi laici invece resta il sesso saggio e tante belle zucchine fresche fresche 🙂

  32. FikaSicula says

    diana grazie a te perchè ci sosteniamo a vicenda. se non tiriamo fuori la nostra voce tutti finiranno per pensare che esistono solo cattolici e fanatici antiabortisti.

  33. FikaSicula says

    barbara la tua definizione di aborto per un “capriccio esistenziale” la dice lunga su quello che realmente hai in mente quando parli di donne.

    io non so chi tu abbia conosciuto ma personalmente a me non è mai successo di trovarmi ad avere a che fare con donne che per capricci esistenziali hanno abortito.

    la tua difesa del dna ti fa onore, davvero, ma per me viene prima la gallina e se la tua coscienza ti dice che l’insieme di cellule sono già un essere umano comunque non puoi impormi leggi che mi vincolano all’obbedienza di un tuo credo.

    una legge deve garantire a tutte eguali possibilità. deve garantire a te di poter scegliere di NON abortire e garantire a me il diritto di poter abortire volontariamente in maniera gratuita e con tutta l’assistenza medica adeguata al caso.

    nel momento in cui io scelgo di abortire non uccido nessun esser umano. non sono una assassina e se a te fa piacere diffondere queste scempiaggini per criminalizzare le donne e per evocare punizioni stratosferiche sulle loro scelte non solo dimostri di non avere nessuna obiettività scientifica e laica ma ovviamente tendi a portare la discussione dove pare a te con rivelazioni choc fresche fresche dalla tua presunta esperienza di laboratorio.

    la ministra turco ha chiesto al consiglio superiore dei medici di esprimersi su cosa è un embrione. appena lo dicono ne ragioniamo. fino a quando le tue affermazioni non sono supportate da un parere scientifico inequivocabile allora è e resta una tua personalissima opinione.

    e qui di delitto che si compie ce n’e’ solo uno: quello contro la mia libertà di persona.

    e bada: se continui a dire che io non ho la libertà di uccidere sappi che puoi decisamente andare a interloquire con ferrara. qui le accuse fanatiche di omicidio non le accettiamo.

  34. imprecario says

    a me stanno simpatici i protoni vorrei tutelarli costituzionalmente!!!

  35. Barbara says

    Cara Diana, forse non mi sono spiegata. Credevo che fosse abbastanza chiaro che la mia posizione era riferita a quelle che se ne fregano delle precauzioni, ma forse non era così.
    Per quel che mi riguarda, ho preso la pillola per 11 anni, poi sono diventata all’improvviso intollerante, non me ne andava più bene una e così, un bel giorno, ho scoperto che, a causa di un preservativo rotto, mi sarebbe arrivato un figlio. Ho deciso di tenerlo (ed oggi dico per fortuna!), ma non mi sognerei mai di giudicare una che ha cercato di evitarlo.
    Il mio discorso era riferito a quelle che non fanno nulla per evitarlo e poi se ne sbarazzano come nulla fosse. In pratica, quelle che usano l’aborto come metodo anticoncezionale.

  36. Barbara says

    Mi domandi se viene prima l’uovo o la gallina, ma il punto per me non è quello.
    I diritti li hanno chiaramente tutti e due, ma nel caso di aborto volontario, la priorità ce l’ha la vita dell’embrione.
    Nessuna donna, in nome di nessun capriccio, crisi esistenziale, insicurezza, ha il “diritto” di uccidere un altro essere umano.
    Credo sia proprio questo il punto in cui non ci capiamo: per te si tratta solo di cellule poco definite, per me si tratta già di un essere umano in una fase della vita.
    Tu la tua chance unica e irripetibile l’hai avuta, sei venuta al mondo, sei cresciuta e la tua libertà di scelta non finirà mai, purché questa libertà non calpesti il diritto degli altri e, secondo me, l’aborto proprio questo fa.
    Sto chiaramente parlando dell’aborto entro i primi 3 mesi, quello che tante volte ho sentito giustificato da frasi come: “Non me la sento di avere un figlio”, “Non ho la testa per me, figuriamoci per un figlio”, “Ho troppe cose da fare per diventare madre”, “Il corpo è mio e ne faccio quello che voglio”, ecc.
    Purtroppo, però, non si fa quello che si vuole solo del proprio corpo, ma anche di quello di un altro: quello del proprio figlio.
    Ripeto: se una non lo vuole, ha tutti i diritti di tutelarsi come meglio crede per non rimanere incinta, ma se non lo fa, non può poi scaricare le proprie responsabilità sugli altri.
    Personalmente, l’uovo dalla gallina l’ho già scisso: la donna ha il diritto di tutelarsi prima, ma se per sua delibrata scelta non lo fa, i diritti sono poi del figlio, perchè la scelta dell’aborto è troppo drastica per essere giustificata da indecisioni o ripensamenti o da una poco condivisibile (per me) libertà di scelta.

  37. FikaSicula says

    imprecario, oh imprecario come mi sei mancato :)))
    guarda che fanno sul serio. davvero fanno la battaglia per la difesa del dna. che bisogna fare? un ente per la tutela dell’atomo?

    magari funziona… sai mai con ‘sto fanatismo insulso che c’e’ in giro 🙂

  38. Diana says

    Cara Barbara,
    visto che hai studiato tanto saprai che purtroppo non esiste la sicurezza per nessun metodo contraccettivo. modificare il mio equilibrio ormonale assumendo una pasticca al giorno con rischi contenuti, ma comunque esistenti, per evitare una gravidanza indesiderata mi sembra già fare molto. ma non è detto che basti. l’unica via, come mostra l’intervento di Marco, è astenersi. Però una sana sessualità, indipendentemente dal proprio stato civile, è un elemento fondamentale dell’esistenza. Privarsene non fa molto bene.
    Quindi, cara Barbara, ti inviterei a metterti nei panni di una donna sessualmente attiva e responsabile che fa il massimo per evitare una gravidanza e che si ritrova incinta. Ho già capito che secondo te dovrebbe assistere al cambiamento del proprio corpo, nutrire la vita che è in lei e consentirle di venire al mondo. Poi, naturalmente, dato che non intende essere madre, abbandonare il neonato a genitori adottivi. Ti auguro che nessuna delle donne a cui sei affezionata si ritrovi mai una situazione simile. A quanto pare, essere atei non implica essere liberali.
    Ringrazio l’autrice del post. Sto leggendo molti dei tuoi interventi e ti ringrazio per la chiarezza e l’energia con cui sostieni la tua libertà. Mi sentivo un’aliena, tu mi stai dando il coraggio di esprimermi senza paura, ancora grazie.

  39. imprecario says

    ultimamente ho molto meno tempo per leggerti ma dal tono di alcuni interventi mi sembra che il ferrarismo binettiano stia veramente dilagando. Si
    fanno passi da gigante tanto da far rimpiangere i bei tempi in cui si discuteva di feto, poi si è passati all’embrione ed ora al Dna. A quando una discussione sui diritti delle molecole?

  40. FikaSicula says

    barbara non hai bisogno di offrire credenziali per poter dire la tua opinione. qui decidiamo che siamo d’accordo oppure no senza urgenze fideistiche. non è un dogma che detta la nostra opinione ma il buon senso.

    per il resto: il mondo è pieno di gruppi di cellule in evoluzione, il punto è – e forse faccio un paragone assai azzardato ma d’altro canto tu hai tirato fuori la storia della biologia – che una donna non è un vegetale. il mio corpo non è un pugno di terra dentro il quale sta crescendo una tenera piantina. il mio corpo è parte di quel miracolo che così dettagliatamente hai voluto illustrare. spiegami: quand’e’ che io finisco di essere una “chance unica e irripetibile” cui può essere negato il diritto di sopravvivere, vivere, decidere, scegliere?

    tra un insieme di cellule e una persona fatta e finita tu preferisci le cellule?

    chi ha bisogno di tutele? chi va privilegiato? viene prima l’uovo o la gallina?

    quando e se la scienza riuscirà a scindere l’uovo dalla gallina allora possiamo parlare di tutto quello che dici tu.

    fino ad allora io mi rifiuto di accettare lezioni etiche in fatto di mortalità delle cellule perchè il prezzo che mi chiedi di pagare è la mia vita di cui evidentemente non frega nulla a nessuno.

    la 194 è proprio fatta nella direzione che dici tu. tenta di prevenire l’aborto e in effetti lo fa. sono d’accordo con te non una ma mille volte che l’aborto bisogna prevenirlo con gli anticoncezionali che la chiesa non dovrebbe proibire, con le lezioni di sessualità nelle scuole, con una informazione costante ed efficace.

    ma fino ad ora l’unica intenzione che passa è di tipo punitivo. e, come leggi nel commento sopra che riflette la opinione di tanti cattolici, la loro soluzione è che per non fare figli noi donne non dovremmo fare sesso. punto e basta.

    per il resto sai anche tu, essendo una che si occupa di scienze, che un anticoncezionale può non essere efficace e in quel caso deve essere permesso l’uso della pillola del giorno dopo.

    la maternità è una scelta di responsabilità e non un dovere morale fatto per dare una chance unica e irripetibile ad un insieme di cellule. noi non siamo cavie da laboratorio. siamo persone e quel figlio poi dobbiamo crescerlo e accudirlo. se non scegliamo tutto questo nessuno può obbligarci a farlo.

  41. Barbara says

    Premetto che sono atea. Non solo non credo in alcun essere supremo e creatore, ma non credo neanche nell’esistenza dell’anima. Per farla breve, secondo me siamo esseri biologici la cui evoluzione ci ha portati ad essere più intelligenti (ma sarà così?) degli altri animali, ma ogni nostro pensiero, sentimento, emozione non sono altro che il risultato di reazioni elettrochimiche che avvengono nel cervello o provengono/ritornano da/a esso. Questo per chiarire che la religione non c’entra nulla nella mia posizione. Sono giunta a queste convinzioni a causa dei miei studi, che hanno avuto su di me due conseguenze importanti: la prima, è stata farmi schierare assolutamente contro l’aborto. Una volta lo sostenevo, le vostre ragioni erano le mie, ma è bastato dare qualche esame di zoologia, embriologia, genetica, biologia evoluzionistica, ecc. ecc. per farmi prendere posizioni opposte.
    La seconda conseguenza è stata appunto rendermi atea, anche se per questo c’è voluto decisamente più tempo (credere è molto comodo), ma mi sono dovuta arrendere all’evidenza.
    In pratica, approfondendo gli argomenti, ho capito che non è vero che l’embrione non è altro che un grumo di cellule senza alcun diritto. Lo zigote, la prima cellula che si sviluppa dopo la fecondazione, contiene un dna ben preciso, il dna di un essere umano. Ma non solo: quell’essere umano non avrà mai più altre occasioni di venire al mondo, quella è la sua unica chance, unica e irripetibile e, per me, nessuno al mondo ha il diritto di togliergliela, sopratutto in un’epoca dove esistono pillole anticoncezionali, diaframmi, spirali, preservativi e pillole del giorno dopo (contro queste non mi schiero, perchè il concepimento vero e proprio avviene dopo l’impianto nell’utero e la pillola del giorno dopo impedisce proprio questo). Le alternative ci sono, le possibilità per non fare un figlio ci sono, e se una se ne frega e fa sesso senza precauzioni, secondo me non ha poi il diritto di ammazzare chi ha superato una durissima selezione naturale (dovreste leggervi cosa succede dentro le tube di una donna) per venire al mondo. Non è suo diritto. E l’aborto è un omicidio in piena regola, perchè interrompi la vita di un essere umano, perchè dopo nove mesi non ti sbuca fuori un moscerino o una lucertola o un lombrico, ma un essere umano, lo stesso che nove mesi prima era solo un grumo di cellule. Sono fasi diverse della vita di una persona: è come prendere un neonato e metterlo di fianco al vecchio di 90 anni che diventerà: vi sembrerebbero la stessa persona? No, ma nonostante questo la persona sarebbe sempre la stessa. Stessa cosa vale per l’embrione: è una fase della vita di una persona, che dopo 3 mesi è già completamente formato e deve solo crescere, dopo 8 mesi può sopravvivere autonomamente, dopo 5 anni è un bambino, dopo 20 anni un ragazzo. Ma è sempre lui. Abortendo, una donna gli impedisce di vivere la sua vita.
    Capisco i nostri diritti, ma non ci sono solo i nostri. C’è anche il diritto alla vita degli altri, che secondo me è molto più importante del nostro diritto di salvaguardare il nostro corpo, soprattutto perchè, come ho già detto, rimanere incinta senza volerlo, ai nostri giorni, è solo una questione di incoscienza. Ci si pensa prima.
    I figli li generiamo, ma non ci appartengono e tantomeno ci appartiene la loro vita.

  42. FikaSicula says

    infatti. ma è veramente una cosa difficile. la battaglia è impari. ci stanno massacrando. hanno accesso a tutti i maggiori media, sono coperti in ogni sputo che tirano, qualunque cosa dicano viene sempre mostrata in prima pagina e orientata contro di noi. siamo perennemente strumentalizzate perchè sui nostri corpi fanno campagna elettorale. la nostra battaglia pare non interessare a nessuno. come se non esistessimo… 😐

  43. Crocco1830 says

    Sono d’accordo con te. E’ dal referendum per Legge 40, che è ripartito un duro attacco alla donna, che si vorrebbe semplice contenitore dei figli e perciò svuotata di suoi diritti che dovrebbero essere considerati inesigibili, quali quello di poter decidere del proprio corpo e di potere deicidere in piena libertà. Una donna svuotata della propria dignità, per il solo fatto di possedere un utero e perciò meno degna del diritto all’autodeterminazione rispetto ad un uomo.
    Per ottenere questo, non si sono fatti scrupoli di rappresentare la donna che abortisce, come una boia panciuta con cappuccio nero, pronta a sferrare il colpo mortale.
    Un vergognoso attacco all’autodeterminazione delle donne, dal quale sarà bene che ci si liberi presto.

  44. FikaSicula says

    marco quello che dici tu è raccapricciante. ci auguri la galera e parli di natura del pomodoro come delle nostre abitudini sessuali. se non vogliamo fare figli non facciamo sesso?
    e chi lo ordina? tu?
    noi facciamo sesso quanto e come ci pare. esistono gli anticoncezionali che VOI cattolici proibite rendendovi responsabili della trasmissione di malattie letali come l’AIDS.
    Poi dicci chi si può definire assassino, eh?
    sposarsi, fare sesso nel matrimonio e poi fare figli non è una cosa “naturale”. l’hanno decisa quelli come te e le cose che vengono stabilite dagli uomini si possono e anzi si devono cambiare. specie se come in questo caso sono sbagliate. fino a prova contraria per ora qui l’aborto non è reato e chi sceglie o è costretta ad abortire non è una assassina.
    rivolgo la stessa banale e insulsa osservazione a te: se vuoi che le donne non abortiscano allora tieni ben chiusa la cintura lampo e ben sigillate le mutande e se hai bisogno di eiaculazioni fisiologiche prova a fare da te: sai, dicono che le seghe fanno miracoli di questa stagione!

  45. marco says

    La natura è lampante e non si va contro-natura. Tutto è iniziato quando qualcuno ha iniziato a mettere in discussione cose che nemmeno per sogno si mettono in discussione. Se prendo una pistola e vado in giro ad ammazzare mi si deve mettere in galera, non c’è bisogno di discutere, è naturale, come voler mettere in discussione che il pomodoro maturo è rosso. Quindi tutti questi vostri discorsi insensati sono inutili. L’aborto è un omicidio volontario e per giunta premeditato e dovrebbe essere punito con la reclusione per la donna (mandante), il medico (esecutore), in caso infermieri (complici) e in certi casi anche l’uomo (persona a conoscenza dei fatti). Ma fin quando ci sarà gente insensata e senza più alcuna morale, gente schiava di una pseudo-libertà che si proclama rispettosa di tutto e di tutti, il mondo non potrà mai essere un mondo civile e senza crudeltà. Ogni anno milioni di piccoli bambini vengono ammazzati e questo non vi fa schifo??? Vergognatevi a parlare di libertà della donna. E’ ovvio che la donna è libera, ma non libera di ammazzare, come non ne è libero nessuno. Per questo, il discorso che fate qui sopra, è un discorso vuoto e in certi passi raccappricciante. Nessuno vi costringe ad avere figli. Se non li volete basta non farli, non fate sesso. E’ lampante. Se invece volete farlo, vi sposate e fate i figli. Questa è la natura e la via giusta in questo mondo.

  46. FikaSicula says

    sono d’accordo fiammifero.
    la legge estensibile solo ai credenti che l’hanno richiesta sarebbe una bella provocazione.

    bisognerebbe diffondere il concetto in ogni luogo cosicchè le donne potrebbero rendersi conto che quello che hanno non è scontato e quando gli servirà dovranno falsificare le loro carte di identità con timbrino religioso…

  47. fiammifero says

    Ci sono donne e donne,c’è quella che gli piace accettare il ruolo di vacca e quella no,c’è chi si “prostituisce” sposandosi perchè così si sistema e chi invece lo fa per conto proprio per necessità e/o piacere,c’è chi si “beatifica ed espia “credendo nella religione,c’è chi vi si oppone.Siamo donne ma con retaggi culturali e credenze diversi.
    Perchè imporre una sola “Visione” ? Non lo accetto e non lo capisco. La Legge non è obbligatoria ed coercitiva,ma a disposizione di chi già che ha deciso,non vuole essere macellata da una mammana.
    Propongo che sulla carta di identità venga inserita la voce “religione cattolica” così le donne che vogliono abortire se la prendono in quel posto perchè solo a loro vietata. Tanto semplice! Stesso discorso per l’accesso ai ritrovati medici-farmacologici e scientifici così osteggiati.

  48. FikaSicula says

    Grazie Claudia, ne sono davvero molto contenta 🙂

  49. claudia says

    ti seguo sempre con interesse, davvero.