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Donne palestinesi in tour italiano per “Sport sotto l’assedio” – aggiornamenti


Eccovi un po’ di aggiornamenti che l’instancabile Prue mi manda a proposito delle donne palestinesi in Tour.  

La carovana inizia Domenica 4 novembre.

Dopo un viaggio estenuante attraverso lo Stivale fra code di rientro improponibili, la carovana raggiunge la prima tappa del calendario: con una puntualità svizzera (solo 7 ore di ritardo… e a questo giro i blocchi degli israeliani non c’entrano) le atlete di Deisheh arrivano al circolo
Arci di Bonate Sotto, dove ad accoglierle ­ oltre a una nutrita presenza della comunità palestinese presente sul territorio bergamasco ­ c’è una festa organizzata in collaborazione con il circolo stesso che prevede, oltre al concerto della Askatasuna, un momento di benvenuto e di presentazione del progetto Sport Sotto l’Assedio.

Interessante è stato portare l’esperienza di ragazze che vivono la pratica dello sport sotto l’occupazione israeliana, le difficoltà che incontrano e la determinazione nel voler giocare a basket in un campo profughi.


La stanchezza della delegazione palestinese non ha impedito i primi contatti, le prime chiacchiere, i primi sorrisi fra le ragazze palestinesi e i ragazz* italian* presenti, favorita dal momento conviviale della cena.

Ospitate in Valle Seriana, nella splendida cornice del borgo medievale di Olera, le ragazze si sono svegliate in forma il lunedì per l’incontro con le scuole di Milano.

Lunedi 5 novembre

E finalmente si gioca! Cominciano questa mattina le iniziative della delegazione femminile di basket del Centro IBDAA previste nell’ambito della campagna "Sport sotto l’assedio ­ Un percorso di Pace con il cuore nel pallone" promosso da Crocevia .

Se da una parte cresce l’emozione per un viaggio che ci vedrà insieme alle giovani atlete palestinesi, dall’altra è grande la delusione per il mancato arrivo della squadra di calcio dell’Università di Al Aqsa da Gaza. L’assurda decisione delle autorità militari israeliane, è resa ancora più dura da digerire visto il lungo lavoro di coordinamento avvenuto per rendere possibile il loro passaggio.

Le nove ragazze dell’ IBDAA Center comunque si sentono ora responsabilizzate maggiormente nel rappresentare la realtà dei Territori Occupati palestinesi anche in nome delle loro coetanee di Gaza.

Oggi all’istituto superiore Cardano di Milano incontro con gli studenti di alcune classi e successivamente partita di basket con le ragazze del liceo sportivo Gramsci- Schiapparelli. In biblioteca ci accoglie una mostra dedicata al conflitto israelo-palestinese realizzata dagli studenti e le ragazze ritrovano nelle foto luoghi e volti lasciati da pochi giorni.

Inizia ,dopo una breve introduzione, il racconto delle ragazze sulla loro esperienza di sportive di un campo profughi palestinese e di quelle che sono le rinunce a cui sono obbligate a causa della perdurante occupazione militare. E’ difficile per gli studenti che le ascoltano comprendere a
fondo gli scenari descritti perché così lontani dal loro quotidiano.

Le due ore trascorse insieme sono il preludio alla partita di basket, esordio sportivo internazionale per la squadra di IBDAA. La partita è combattuta anche se alla fine prevalgono le studentesse milanesi. Il momento sportivo come già accaduto in passato in altre iniziative di Sport
sotto l’assedio toglie qualsiasi imbarazzo favorendo la completa integrazione dei due gruppi. Prima però con la squadra di calcio del Cardano una foto dietro ad uno striscione con la scritta "Al Aqsa Un. Is my team!!" per dimostrare la solidarietà con le calciatrici di Gaza. Lo stesso accade anche durante il pranzo quando senza alcuna mediazione si trascorrono momenti di socializzazione. Prima dei saluti i partecipanti all’incontro si scambiano gli indirizzi e-mail per mantenere nel tempo il
ricordo di questa mattinata così diversa per tutti.

Alle 17.30 la delegazione ha incontrato i rappresentanti del Consiglio Comunale di Bergamo, nella Sala Consiliare di Palazzo Frizzoni, mentre fuori dall’edificio ­ segno del destino? – passava uno degli eroi dello sport bergamasco, supermassimocarrera.

L’accoglienza era stata predisposta dal presidente del consiglio comunale Marco Brembilla, dal consigliere comunale Roberto Bertoli e dall’assessore allo sport Fabio Rustico, che hanno ricordato come lo sport sia strumento fondamentale di incontro e crescita. L’ex calciatore Rustico, terzino di
serie A dal piede non certo felpato, ha paventato la sua presenza calcistica per la prossima carovana nei Territori Occupati, segno che il lavoro fatto dal contigente bergamasco di Sport Sotto l’Assedio (partendo dal "basso" e da "sinistra") è stato di buon livello e ha saputo
coinvolgere tutti i livelli della società bergamasca. Dopo una conferenza stampa e uno scambio di regali, la delegazione si è spostata presso il Circolino della Malpensata, luogo "storico" della sinistra bergamasca, sede del Circolo Paci ­ Dall’Orto, che ha offerto una cena alle ragazze e organizzato il concerto dei Jabberwocky, nota folk band… lo spettacolo è stato nel pre-concerto, quando un paio di ragazze, sebbene stanche, hanno improvvisato una jam session con gli strumenti del gruppo.

I soliti tornanti e via, a letto nel fresco della mezza collina.

Martedì 6 Novembre

Il cammino delle nostre ragazze attraversa un’altra provincia lombarda, la città di Brescia. Accolte nell’auditorium Balestrieri dove sono presenti le classi e le squadre del Liceo Scientifico Leonardo di Brescia, Liceo Scientifico Calini di Brescia, Istituto Superiore Don Milani di Montichiari, l’associazione di lesbiche Pianeta Viola di Brescia.

Dopo la presentazione del progetto Sport Sotto l’assedio, della sua storia e dei suoi obiettivi e dopo aver ricevuto i saluti dell’Assessore allo Sport del Comune di Brescia Giorgio Lamberti e della preside dell’ Istituto Leonardo le ragazze sono state invitate a raccontare la loro vita quotidiana. Stimolate, forse, dalla grande presenza e dall’interesse dimostrato da chi le ascoltava e cogliendo la grande opportunità a loro disposizione hanno descritto con grande fervore e passione le loro
esperienze e, in particolare, la sofferenza e allo stesso modo la grande forza del popolo palestinese. Queste brevi testimonianze hanno suscitato una forte reazione nei giovani delle classi bresciane e creato un momento reale di scambio, di riflessione e di dialogo tra le diverse realtà e
culture presenti. Le ragazze hanno pranzato con le squadre del torneo e si sono recate presso il centro sportivo San Filippo dove hanno disputato le partite di Basket mentre si svolgeva il torneo di calcetto. Il nostro pensiero e ricordo è andato alla squadra di calcio che ancora ad oggi non
può uscire da Gaza!

La giornata si è conclusa al centro sociale Magazzino47 con una cena e proiezioni di video.

Mercoledì 7 Novembre

Altra sveglia mattutina per raggiungere Milano in tempo per l’incontro "Sport e donne in Palestina ­ Quando lo sport toglie l’assedio", presso la sede Master dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’incontro è organizzato in collaborazione con i docenti del Master II livello in "Management psicosociale: sviluppare la cooperazione, mediare i conflitti" e l’URPSS- Unità di ricerca in Psicologia, Sport e Società. La sala è gremita di studenti oltre le disponibilità dei posti. Le ragazze entrano emozionate e subito dopo iniziano gli interventi dei relatori. Tra questi quello del Presidente del Comitato Provinciale UISP di Milano e dell’Assessora allo Sport, Pace,Cooperazione e Politiche Giovanili della Provincia di Milano Irma Dioli. Con le testimonianze delle ragazze si entra
nel vivo dell’incontro, o meglio si dovrebbe entrare nel vivo. Gli studenti presenti faticano infatti parecchio a interagire con la delegazione femminile. La cosa risulta sorprendente vista la specificità delle materie del Master che vertono proprio sulla gestione dei conflitti anche attraverso la pratica sportiva. Forse l’elaborazione delle informazioni ricevute avverrà in un secondo momento con i docenti, ma ci saremmo aspettati un maggiore coinvolgimento da parte loro. Questi incontri sono
comunque utili a dare una lettura diversa e forse più reale delle nuove generazioni che popolano il mondo arabo ed in particolare in questo caso la Palestina. Dopo una breve visita alla storica sede dell’Università Cattolica la delegazione si sposta presso il centro sportivo Fenaroli dove
ci attendono le squadre di calcio e basket della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università. Ulteriore prova di solidarietà con le studentesse di Al Aqsa da parte delle calciatrici che disputano l’incontro di calcio a 5 con un team della Uisp Milano. Nel frattempo all’interno del palazzetto inizia
la partita di basket che oppone le nostre giocatrici alla formazione vincitrice dell’ultimo torneo Cus di Milano. Il divario è nettissimo, anche dal punto di vista fisico, e lo testimonia impietoso il tabellone elettronico che segna una parziale di primo tempo di 45 a 7. A questo punto
si decide saggiamente di mischiare le due squadre ed è un’altra partita! Oltre ad un ritrovato equilibrio agonistico si crea una straordinaria atmosfera tra le ragazze in campo. Le giocatrici della Cattolica, più esperte si prodigavano a dare consigli sulle posizioni in campo e le ragazze di Deisheh che prendevano coraggio. Questa partita assume un significato particolare vista anche la difficoltà del centro IBDAA di incontrare le squadre palestinesi cattoliche dei dintorni di Betlemme per
una sorta di pregiudizio nei confronti delle squadre dei campi profughi. Dopo i saluti e l’invito a disputare un altro incontro in Palestina ci dirigiamo verso il Circolo Area di Carugate. Qui nel cuore della Brianza ci accolgono per una serata che è anche il saluto alla delegazione da parte
dei tanti amici milanesi. Le foto del campo di Deisheh realizzate nella carovana 2006 e i video degli altri viaggi fanno da cornice ad una serata piacevole arricchita dalla presenza della squadra femminile locale che ha voluto stringere un gemellaggio con le atlete palestinesi a testimonianza
del valore aggregativo dello sport a qualunque livello praticato.

Giovedi 8 Novembre

Le ragazze incontrano gli studenti della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bergamo. L’incontro, dal titolo "La realtà dello sport femminile in Palestina", non è molto partecipato a causa della sospensione delle lezioni dell’università.

Dopo il lauto pranzo offerto dall’università e un giro veloce nella città di Bergamo, la delegazione palestinese incontra la vice-sindaco del comune di Terno D’Isola che le accoglie nella sala consiliare e poi subito a giocare a basket presso il Palazzetto dello sport comunale. La delegazione
non vince neanche qui, ma d’altronde l’importante non è vincere ma partecipare e in questo progetto questo detto vale più di qualsiasi altra cosa. A dimostrazione di questo l’ultimo tempo della partita viene giocato dalle ragazze mischiandosi e creando così due squadre.

Dopo la partita il comune di Terno d’Isola ci offre 15 metri di pizza al ristorante vicino al palazzetto. Dopo questo "piccolo" buffet la delegazione si sposta al centro sportivo "Don Bepo Vavassori", Villaggio degli Sposi. Qui si svolge il torneo di calcetto e ancora una volta manca la presenza delle ragazze della squadra di Al Aqsa di Gaza. Alcune ragazze palestinesi quindi insieme ad altre italiane creano una squadra di calcetto in sostituzione…Il torneo si svolge in tranquillità e scopriamo con
grande sorpresa che le nostre cestiste sono anche delle ottime calciatrici.

Dopo il torneo la comunità palestinese di Bergamo ci offre un’ottima cena palestinese e con i ringraziamenti del comune di Bergamo, i saluti della delegazione palestinese, gli scambi di regali e il ricordo per la delegazione che ancora è bloccata a Gaza si comincia a mangiare.

Il viaggio in Lombardia è così terminato. Vorremmo ringraziare tutti quanti i partner, associazioni e enti locali, tutti gli studenti che hanno partecipato alle iniziative, le tante persone che abbiamo incontrato, l’autista del nostro pullman per la sua infinita pazienza.

Ci avviamo quindi in Toscana nella incantevole città di Pisa (Qui il report).

Le foto della carovana in Lombardia si trovano a QUI.

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