Stamattina pensavo ai vari metodi che si possono utilizzare per impedire ai bambini di farsi del male. Se non vuoi che si abbuffino di schifezze gli nascondi le merendine. Se non vuoi che si brucino allora nascondi i fiammiferi e l'accendino. Se non vuoi che cadano dal quarto piano allora chiudi per bene porte e finestre. Se non vuoi che corrano pericoli allora sottrai loro ogni oggetto malefico che possono ingoiare o sbarri loro la strada se stanno per precipitare. Così si fa con i bambini. Poi ci sono quelli che preferiscono, e io sono tra loro, dare ai bambini la prova provata di quello che potrebbe accadere come conseguenza di ogni loro azione. Perchè si ritiene che impedire loro di bruciarsi un dito magari un giorno può voler dire che si versano addosso una pentola di acqua bollente o danno fuoco alla casa.
Nella loro crescita, i bambini – io credo – abbiano bisogno di essere guidati per diventare autosufficienti, più sicuri di se'. Nel primo metodo educativo, quello del pronto intervento preventivo, ogni cosa viene ricondotta ad una fonte assistenziale eventualmente colpevole di non avere presenziato nel momento delle disgrazie. Perciò la colpa diventa sempre delle madri o delle figure genitoriali cui quei bambini in alcuni momenti sono affidati. Perchè questa premessa? Perchè io credo che il papa si deve essere sbagliato. Ci ha scambiato, a noi donne, per bambine deficienti e continua ad applicare il primo metodo educativo descritto. Lui evidentemente pensa che se ci nasconde le cose noi allora non facciamo le birbone. E' un padre, anzi il padre per antonomasia, e quindi giustamente si preoccupa. Poi volendo essere precisi bisogna anche dire che più che bambine ci considera pecore, però non importa. Il fatto che le donne abbiano anima e cervello e siano in grado di scegliere – e ne hanno diritto – delle loro vite è un insignificante dettaglio.
Il papa è buono e dice cose giuste. E' buono e giusto per legge. Lo hanno scritto e detto tutti. Non si può dire il contrario perchè altrimenti possono contestarti il reato di vilipendio ad un capo di stato (il suo) o alla religione di stato (la nostra che io – ad esempio – non ho mai scelto). Nella sua immensa bontà il papa continua a bacchettare tutte le pecore del suo gregge dicendo loro cosa fare e cosa non fare e quando farlo. Così la sua ultima strizzatina d'orecchie è andata ai farmacisti che secondo lui dovrebbero obiettare e rifiutarsi di dare farmaci (pillola del giorno dopo? pillole anticoncezionali?) alla gente anche se prescritti dal medico. I farmacisti timidamente rispondono che la legge li obbliga a dare i farmaci a chiunque ne faccia richiesta dietro prescrizione medica. E lui allora li rimprovera di nuovo e dice che devono cambiare la legge. Lo dice al governo e di sicuro ci sarà qualche uomo di buona Volonte' che presenterà un disegno di legge dove si dirà questa cosa arguta e modernissima.
La ministra della sanità dal canto suo precisa che la legge per ora sta così e che i farmacisti la devono applicare. E io immagino il papa, questo genitore preoccupato del benessere dell'utero delle sue tante pecore smarrite, a battere i pugni e a farsi il segno della croce e poi a ribattere i pugni e a rifarsi il segno della croce con un mumble mumble fumettistico stampato in cima al cranio, ops… pardon: al suo eminentissimo e incoronato cranio. Ma io sono una bimba discola, si sa, e ho il pallino della autodeterminazione e quando un genitore mi nasconde le cose io me le vado a cercare a costo di scassinare la farmacia, se occorre. Perchè non si può passare da un estremo all'altro sempre secondo lo stesso principio medioevale. Non si può passare dall'eccesso di terapia alla totale assenza di terapia. Medici e farmacisti così diventano schizofrenici, oh papa. Che poi te li dovrai curare e lì vai a capire se li devi mantenere in vita o li devi lasciare sbattere mostrando loro i farmaci senza darglieli. Questa in qualche paese la chiamano tortura. No, non qui, non temere. Qui siamo tutti tuoi sudditi e il parlamento è una roba di facciata.
Io ho deciso una cosa: voglio chiedere che nel diritto di famiglia la madre e moglie sia sgravata dei doveri di cura che per legge ha (perchè li ha). Voglio fare di mestiere la madre di famiglia che obietta, con diritto di sciopero e tutto. Voglio far obiettare l'utero e voglio anche una fika (sicula) che sventola la bandiera della obiezione di coscienza e mentre la faccio obiettare faccio sesso virtuale o uso quello che trovo sottomano. Il mondo è pieno di zucchine ben dotate, e cetrioli e banane eccitantissimi. Si possono fare tante belle cose con questi meravigliosi prodotti. Basta metterci su un preservativo per l'igiene o avvolgerli in una bella fascia di carta proteggi cibo, quella trasparente, e tutto va che è una meraviglia. Le carote sono ottime per certe cose anche se io davvero preferisco le zucchine, quelle genovesi. Per quella forma così anatomica e per quella morbidezza/durezza giusta. Altrimenti ci aiuta la meccanica. Ci sono ottimi vibratori e grandiosi/giocosi marchingegni che farebbero ululare di piacere anche una monaca di clausura (si può dire o sto vitipendiandola anche così?). Ci può aiutare una amica, ci può aiutare quello del bancone dell'ortofrutta al supermercato, ci possiamo aiutare da sole e giuro che volendo ci può aiutare persino un farmacista (che ora che ci penso non mi pare mi sia mai successo di farlo con un farmacista e forse per questioni militanti e di statistica diretta dovrei proprio provare).
Oh papa, la prossima volta che dirai: che devono obiettare gli ortolani? Se sono donna e chiedo una zucchina sarò guardata con sospetto e quello può obiettare e non le vende? Che lo sai che me la posso coltivare da sola, vero? Non ti resta che sbarrarci le porte del giardinaggio… 🙂
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NB – Francesco Paoletti, di Uaar Roma, dice:
"Come ho dichiarato il 20 settembre se per caso un giudice come Luigi Tosti decidesse di sospendere le sue udienze RINUNCIANDO AL PROPRIO STIPENDIO in segno di protesta per violazione del principio di laicità dello stato perchè nell'aula di un tribunale c'è un crocifisso, viene invece perseguito a norma di legge per interruzione di pubblico servizio.
In questo paese, un medico o un farmacista possono importi la loro religione impedendo un pubblico servizio e non vendendoti farmaci proibiti dal loro credo religioso perchè sono obiettori, mentre un giudice che chiede il rispetto di un principio della Costituzione non può farlo!"
Grazie Mujeres libres 🙂
troppo buon*
pure io devo farti i complimenti. ho letto tutta la storia sulla precarietà nella cooperazione sociale e mi è venuta la pelle d’oca. non per altro. è che ci sono passata anch’io…
😐
baci
FS
Bello, bravissima, bel post. Lo metto tra le mie news per segnalare l’ultima pensata del nostro papa.
Si alla madre di famiglia che obietta, con diritto di sciopero !!!!!!!
Grazie, siamo onorati di far parte delle cattive compagnie di Femminismo a Sud…
Saluti
staff freesud
Grazie staff free sud 🙂
vi ho inseriti pure io con le vostre preferite cattive compagnie 😛
buon lavoro e i miei siculi e calienti ossequi pure a voi
Femminismo a Sud è stato inserito tra i link di Ribera Online. Buon lavoro. Un saluto.
staff freesud