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Ricordate il 9 giugno? L’11 luglio c’e’ il processo e un sit-in presso il tribunale di Roma, piazzale Clodio

Della vicenda vi parla Chiara dal blog delle Vagine Volanti. Quello che si dice nell'appello spiega qual'e' diventato (di nuovo? da sempre?) il livello di scontro tra chi esige il diritto di manifestare il proprio dissenso e di esprimere la propria opinione e chi censura e intimidisce in nome di guerrafondaie e destriste "ragioni di stato". Che la faccenda dello stadio catanese diventasse la scusa per applicare leggi repressive su pezzi di movimento lo si sapeva sin dall'inizio. Ogni faccenda si riduce alla censura e ai processi alle opinioni, alle idee. Per fortuna ogni tanto il Ministero dell'Interno deve pagare per rifondere i danni che le solerti forze dell'ordine procurano alla gente

—>>> Ecco l'appello al quale i gruppi promotrici invitano ad aderire:

11 luglio, dalle ore 10.00, sit-in presso il tribunale di Roma, piazzale Clodio.

L’11 luglio, presso il tribunale di Roma, piazzale Clodio, si terrà l’udienza del processo che vede imputati 8 manifestanti arrestati alla fine del corteo contro Bush e le politiche di guerra del governo Prodi, corteo, promosso da un ampia rete di movimenti locali e nazionali, che si è svolto a Roma il 9 giugno scorso con la partecipazione di oltre 100.000 persone.

Gli 8 manifestanti sono accusati di resistenza e violenza e lancio di oggetti contundenti, il tutto condito dall’aggravante 339 che, prevedendo la presenza organizzata di più di 10 persone, aumenta di molto la gravità dell’accusa e le pene previste. È la prima volta che il decreto “post-Raciti” viene applicato alle vicende di movimento, confermando per l’ennesima volta quanto nei “laboratori del controllo” come lo stadio, lo Stato sperimenti le forme più inquietanti di repressione, per poi però estenderle a tutto il resto della società.

Un'accusa tutta politica, tanto che nell’udienza di convalida degli arresti, svoltasi l’11 giugno davanti alla 4° sezione collegiale del Tribunale di Roma, agli imputati non sono stati confermati gli arresti (solo per uno è stato emesso l’obbligo di firma).  
Ricordiamo, se ce ne fosse bisogno, che alcuni di questi ragazzi riportavano evidenti segni di percosse dovuti agli abusi delle forze di polizia e che hanno denunciato questi fatti in udienza davanti alla corte, oltre al fatto che tutti gli arresti sono stati eseguiti nelle vie laterali da personale in borghese o nel mucchio durante la carica in Piazza Navona.

Del resto il clima repressivo asfissiante e spropositato che hanno vissuto Roma e i movimenti in quei giorni, era sotto gli occhi di tutti.
In molte stazioni si sono dovuti bloccare i treni per permettere a tutti di raggiungere Roma, e poi sono fioccate le denunce nei confronti di chi reclamava solo un diritto legittimo, quello di esprimere il proprio dissenso. Le provocazioni dei check-point sulle autostrade, con perquisizioni dei pulmann, fermi e identificazioni per le strade di Roma durante la mattinata (come per l’iniziativa degli studenti medi), i camion con le amplificazioni bloccati e controllati dalla Digos e, infine, l’imponente e insopportabile schieramento di forze dell’ordine durante tutto il corteo. E poi le cariche vendicative alla stazione Tiburtina, quando migliaia di attivisti dovevano riprendere i treni per tornare nelle loro città dopo il corteo.

Ma il tentativo mal riuscito da parte del governo di isolare la manifestazione boicottandone il corteo non è riuscito e il muscolare dispositivo di controllo preventivo e blindatura della manifestazione con più di diecimila agenti in tenuta antisommossa, non ha fermato la determinazione della piazza contro le politiche di guerra di Bush e del governo italiano.

L’11 luglio, dalle ore 10:00, saremo di fronte al Tribunale di piazzale Clodio, solidali con gli 8 manifestanti sotto processo e con tutt* i denunciati per le manifestazioni nelle stazioni italiane. Invitiamo tutte e tutti a partecipare.

Liber* tutt*!

Promuovono:

Laboratorio Acrobax project, Coordinamento cittadino di lotta per la casa, Polisportiva All Reds; Global Meeting Network (Esc, atelier occupato – Roma, Astra19 – Roma, cso Pedro – Padova, CopyRiot Café – Padova, cso Rivolta – Marghera, cso Morion – Venezia, capannone sociale – Vicenza, s.o.a. Arcadia – Schio, cantieri di montecioRock – Vicenza, ubik lab – Treviso, cso bruno – Trento, rete studenti – Trento, cso Crocevia Alessandria, csoa Gabrio – Torino, cso Terra di nessuno – Genova, cso Cantiere – Milano, Casa loca – Milano, cs Tpo – Bologna, lab.occ. paz – Rimini, cs Fuoricontrollo – Monselice, s.p.a.m. – parma, lab. aq16 – reggio emilia, rete degli spazi sociali – Venezia giulia, Lab. Insurgencia – Napoli, Lab. Diana – Salerno, Movimento antagonista toscano, Ass. Difesa lavoratori, tutte le sedi di YaBasta, Metropolis café – Verona); Comunità resistenti – Marche… –asiloccupato Firenze- vaginevolanti……………..

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali.