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Il Presepe senza la Madonna

C’era una volta un villaggio in mezzo agli ulivi. Tanto filo spinato e anche un muro. Il posto mi pare si chiamasse Betlemme. Il paesello stava in una terra piena di gente incazzata. Ciascuno per i propri motivi.

Giuseppe veniva da lontano e doveva portare Maria in ospedale. Quella povera donna doveva partorire. Al posto di blocco guardava i militari e chiedeva pietà. Si contorceva. Teneva la pancia con le mani.

Il soldato le disse che non poteva aprire il cancello. Dovevano prima controllare se la sua pancia era una cosa vera. Così la spogliarono, davanti a tutti. Giuseppe urlò di lasciarla stare. Che la sua donna aspettava un figlio.

         Ne è sicuro? – urlò il soldato.

Giuseppe rimase un po’ perplesso. Non sapeva come spiegare. Maria lo implorò con gli occhi di non rivelare la verità. Allora lui disse di si. Il militare, però, vide subito che quello stava dicendo una bugia.  Lo prese per un braccio e glielo strinse così forte da farlo inginocchiare. Maria disse: No! Non è così che deve andare.

Il soldato non capiva. Che storia era mai questa? Quella coppia era troppo strana. Così prese il calcio del fucile e lo sbattè forte contro la pancia di Maria. Voleva vedere cosa c’era dentro. Un altro militare teneva sotto tiro Giuseppe. Lei non emise un solo suono. Giusto una lacrima. Consolò il suo uomo con un sorriso.

Ci fu un momento che il dolore era troppo forte. Il bambino spingeva e lei era ancora nel posto sbagliato. Così provò a sdraiarsi in terra.

Il soldato era nervoso. Forse pensò che stava tirando fuori un’arma. Forse qualcuno lo aveva informato male. Oppure era solo stupido. Così partì un colpo. Secco. Deciso. La prese dritta in fronte. Giuseppe rimase immobile.

 

 [e.p.]

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