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Di Don Roderigo e della sua crociata paternalista Anti/FikaSicula

Don Roderigo, ovvero “tutto ruota attorno a lui“, meglio conosciuto come il vendicatore del web dei gruppi Anti/Pas (scherziamo, naturalmente, ah ah!) e delle ortodosse della “violenza maschile”, torna a giustificare scorrettezze e insiste con l’infamia. Si badi bene che questa è una critica politica, di metodo, perché il metodo è sostanza, a prescindere dal fatto che qui riteniamo che costui non meriti neppure quella perché la politica non si fa di certo così. Ma le gogne noi le chiamiamo gogne, perché di questo si tratta.

La sua ultima crociata, con schedatura arraffazzonata di un personaggio che deve stargli tanto sulle palle, è contro FikaSicula.

roderigocolpa

Dopo essere stato tacciato di paternalismo (e vedrai che FikaSicula aveva visto giusto fin dal primo momento) quando egli offrì “soccorso” per la narrazione di Finché Morte Non Vi Separi, da quel momento in poi il suo forum costituì una Task Force contro FikaSicula.

Ad alcuni post in cui egli insiste per dire la sua patriarcale idea, ovvero che le donne devono essere e manifestarsi solo in quanto vittime e che mai potranno stabilire soluzioni autodeterminate nei propri percorsi di violenza, ne succede uno che è il massimo della disonestà intellettuale.

Bisogna considerare il personaggio: non si sa chi sia, né quali percorsi politici di presa di coscienza contro un certo maschile egli abbia fatto, d’altronde i suoi post sono sermoni, al massimo citazioni di donne che lui usa per avvalorare sue posizioni, ma del suo personal/politico nessuno sa nulla. Non si sa da dove arrivi, quali percorsi militanti, insomma chi cazz’è, alle tante assemblee femministe che abbiamo fatto o organizzato non s’è mai visto, e dunque non si capisce da quale parte arrivi tutto questo suo grande interesse virtuale per il femminismo. Di lui sappiamo che ce l’ha con i mascolinisti, d’altronde li ha cacciati via dal suo Forum, e virilmente si pone nei loro confronti in aperta sfida. Dunque come potrebbe lui sopportare che qualcuno, una donna e perdipiù femminista, parli con costoro e li trovi perfino più interessanti di quanto non sia lui?

Continued…

Posted in AntiAutoritarismi, Comunicazione, Critica femminista, Muro del Riso, Omicidi sociali, R-esistenze, Satira.


#Macao, 10/19 maggio: OCCUPARE IL CONFLITTO Violenze sessiste, corpi sessuati, desideri sessuali

OCCUPARE IL CONFLITTO

Dal sito di Macao:

OCCUPARE IL CONFLITTO
Violenze sessiste, corpi sessuati, desideri sessuali

Continued…

Posted in Fem/Activism, Iniziative.


Il grande complotto ordito da FikaSicula

Giusto per riassumere il chiacchiericcio sparso che si diffonde per la rete. Quel che si dice di lei.

Ricorrono i termini “guerra”, “artiglieria”, “armi”. Perché qui si tratta di barricate in piena regola.

artiglieria

Dunque: questa signora ritiene che la sua guerra sia contro la “violenza maschile”. Indossa l’armatura e combatte. Una roba dignitosa, che credete. La sua collega di Forum nel frattempo è già pronta a sparare. A FikaSicula. Prima che apra bocca. Però virtualmente, eh, non sia mai che non ci si capisse su questo punto.

Sono convinte che lei sia una propagandiera (dico bene? sarebbe questa l’accusa?), una penna mercenaria, una che non scriverebbe in nome di una sua personale idea ma per conto del nemico. FikaSicula, che nel suo blog, quello in cui si è autoesiliata, dice “verso la fine della guerra fredda (e pure calda) tra i sessi” a qualcuna sembrerebbe armata. E dire che l’accusa semmai potrebbe essere di diserzione e così in effetti pare. Ma lei non può esporre sue opinioni sulla questione, firmare assieme a noi altre petizioni che parlano curiosamente di Violenza di Genere, non può fare proprio nulla perché se non pronuncia esattamente il verbo che parla di “Violenza Maschile”, pur essendo una che la violenza la conosce e l’ha analizzata in tutte le sue forme, viene tacciata di negazionismo.

Quindi, badate bene, la battaglia contro la violenza sulle donne è ostaggio di questa idea precisa e chiunque declini la questione in modo diverso, sicuramente avrà un secondo fine. Che diamine. Perfino su Bollettino di Guerra c’è il sospetto che contare le vittime di femminicidio, violenza di genere, sia una attività portata avanti per distrarre. Che strano: negare la violenza sulle donne contando e analizzando i delitti di violenza sulle donne. Sono diventate proprio brave queste negazioniste, eh? Le prime al mondo che dicono che la violenza sulle donne esiste ed è pure tanto più complessa. Molto di più che parlare di Femminicidio, cosa che oramai pronuncia chiunque e la pronunciano quelle che lei chiama Donniste per orientare la discussione su questioni che andrebbero trattate assai diversamente.

L’accusa ha una origine precisa. A queste persone non è piaciuto Finché Morte Non Vi Separi. E’ lunga da spiegare ma quello che dice quel racconto lei lo sintetizza qui. Lei dice che una donna che subisce violenza prima di essere vittima deve essere riconosciuta come soggetto autodeterminato. Non può essere istituzionalizzata, psichiatrizzata, non può esserle tolto il diritto di viversi la sua fase di conflitto, inclusa la co-dipendenza prima di un più definitivo distacco. Le dissero che scrivere quelle cose fosse pericoloso, perché la vittima non può avere titubanze in corso d’opera. Non può riappropriarsi di un modo per risolvere la questione che non passi dall’autovittimizzazione. Deve dare soddisfazione a chi la tutela, legittimare voci e presenze che vogliono linciare la persona che picchia.

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