Skip to content


#StigmaKills: le #sexworkers consegnano rose rosse in lutto alla Presidente #Boldrini

red rose black ribbonQuesta mattina Pia Covre del CDCP  ha partecipato ad un convegno sulla tratta tenutosi al Parlamento convocato dalla Presidente della Camera dei Deputati  On. Laura Boldrini.

In questa circostanza un simbolico mazzo di rose rosse con fiocco a lutto è stato donato dalle Sex Workers alla Presidente della Camera a nome di tutte le donne e transessuali lavoratori/trici del sesso decedute a causa di atti di violenza a nome di : Jasmine, Dora, Florentina, Sofia, Molina, Adriana ecc…Le rose accompagnate da una lettera e dalla storia di Jasmine.

Alla cortese attenzione

Della Presidente della Camera dei Deputati

On. Laura Boldrini

 

queste rose sono un gesto di riconoscenza per il Suo indiscutibile impegno nel campo dell’affermazione dei Diritti Umani. Speriamo che il Suo impegno sia garanzia anche della conquista dei Diritti che a molte di noi vengono negati.

Sono le prostitute a offrirglieLi, il nastro nero rappresenta il lutto che si sta soffrendo per la morte violenta di tante, troppe donne e transessuali che si prostituiscono.

Le prostituite trafficate, le lavoratrici del sesso autodeterminate, le transessuali, in tutti i paesi in Europa e in tutto il mondo, vengono assassinati perché le nostre vite sono viste come meno degne di altre. Noi non siamo cittadin* a pieno titolo ne a pieni Diritti e questo stato di discriminazione giustifica lo stigma che ci viene inflitto e la violenza che soffriamo. Domani in alcune città del mondo ci sarà una protesta in memoria di due attiviste assassinate nei giorni scorsi in Svezia e in Turchia, e in memoria di tutt* coloro che sono stat* uccis* a causa dell’odio puttanofobico e transfobico,

Continued…

Posted in Fem/Activism, Iniziative, R-esistenze, Sex work.

Tagged with , , , .


#StigmaKills: Roma, 19 Luglio, ombrelli rossi in lutto contro la violenza sulle #sexworkers

65915_10152066523254408_1402112862_n

All’Appello del Comitato Internazionale per i Diritti delle Sex Workers in Europa rispondono in tanti/e. Molte sono le città in cui si manifesterà davanti alle ambasciate svedesi e turche (in Francia si manifesterà anche davanti a quella italiana) contro la violenza sulle Sex Workers in memoria di Jasmine e Dora.

Continued…

Posted in AntiAutoritarismi, Corpi/Poteri, Fem/Activism, Iniziative, R-esistenze, Sex work.

Tagged with , , , .


Amanda Palmer e la tetta che scappa

Da Abbatto i Muri:

di Jinny Dalloway

Il tempo è adesso: come sovvertire il sessismo dei media con ironia e nudità autodeterminata

Per chi non la conosce, Amanda Palmer è una cantante, compositrice e performer americana: “la vera ragazza cattiva che Lady Gaga vorrebbe essere”. Incidentalmente, suo marito è Neil Gaiman, uno dei più apprezzati scrittori inglesi contemporanei.

Il 28 giugno scorso Amanda si è esibita al famoso festival annuale di Glastonbury, in Inghilterra. Viene fotografata mentre canta, con il reggiseno casualmente fuori posto che rivela un seno. Il tabloid inglese Daily Mail pubblica subito uno scoop con la fotografia “osé” titolando con un gioco di parole (“making a boob of herself”) che rimanda all’idea del “fare la figura di una scema” e insieme all’idea di “tetta” erotizzata. Il sottotitolo spiega che una “tetta” le è “scappata dal reggiseno” e l’articolo la descrive come “vittima di un imbarazzante errore nell’abbigliamento”. Senza accennare alla musica dell’artista, il Daily Mail, sfoderando il suo migliore (ma non mi dire…) sessismo scandal-voyueuristico, si concentra sulla parte del corpo di Amanda esposta al pubblico ludibrio, con grande godimento, si presuppone, di lettori arrapati. Già che c’è, non tralascia di buttare lì un altro ingrediente piccante: la cantante, udite, udite, è pure bisexual.

Venerdì scorso, 12 luglio, Amanda Palmer scrive una lettera aperta in riposta al Daily Mail, ma invece di inviarla in forma tradizionale, la scrive in forma di canzone (un valzer!) e la canta, indossando un kimono, durante un concerto alla Roundhouse di Londra. Ma non finisce qui. A metà di questa sua performance, riprendendo l’immagine usata dal tabloid della tetta “che scappa dal reggiseno”, canta ridendo…:

OH NO! sento che adesso tutto il corpo mi sta scappando dal kimono!”

Continued…

Posted in AntiAutoritarismi, Comunicazione, Critica femminista, Fem/Activism, R-esistenze.

Tagged with , .