Mentre le sue amiche, ieri, finivano di insultare e sfornare deliri complottisti ai danni di FikaSicula, lui rispondeva, nella pagina di Maschile Plurale, all’invito infastidito di una femminista che raccontava come l’immagine che venga fuori da questo scontro in atto sia quello “del femminismo e delle donne mostruosa” perché “il femminismo è altro, è pluralità, inclusione e sorellanza“. Ovvero tutto quello che la compagnia Lizzi & Co, così tesa a escludere chi non gli piace, in questo momento non rappresenta.
Perciò Lizzi non trova di meglio da fare se non addebitare la responsabilità dei disordini al fatto che un membro di Maschile Plurale aveva postato la mia critica sulla pagina. Quella che poi hanno chiesto fosse censurata, per capirci. Invece i suoi mille post contro Maschile Plurale e la sua assidua presenza tesa a legittimare se stesso, prima di tutto, su quella pagina, secondo lui rappresentavano l’ordine.
In realtà il caos nella pagina è iniziato per le prove di intolleranza di chi ha fatto censurare il mio post e per il fatto che lui, per le ragioni che descrivevo qui, ha condiviso il mio link con la risposta a Ricciocorno (che non c’entrava con Maschile Plurale) sotto il quale si è scatenata, con mille insulti, la Lizzi’s Girls. Dopo i disordini, ai quali ha assistito, voglio sperare, con un briciolo di soddisfazione (ottimo lavoro Lizzi!), cose squilibrate che riguardavano le donne, ecco arrivare lui, il maschio, sobrio, con una posa autorevole che tiene a recuperare il senso serio e severo della discussione.
La sua teoria è che la critica politica rivolta ai suoi metodi, e a quelli di Il Ricciocorno (e il resto della truppa) sarebbe stato un mezzo attraverso il quale distogliere l’attenzione. Lo ha chiamato “errore difensivo degli admin“. Riporto ora qui, in sintesi, copiando stralci di discussione avvenuta su Maschile Plurale, quello è seguito a questa sua maniera di sfuggire le critiche e puntare il dito, sempre, verso l’altro, l’uomo peggiore, il Maschile Plurale, quello che va arginato per il bene delle donne. Continued…