Da Abbatto i Muri:
Recentemente uno che aspira a farmi da pater familias e che diffonde il verbo sul bon ton dell’accademia della crusca bloggarola, mi ha detto che sono una blogger “poco seria”.
Io non sono mai stata una “ragazza seria” in vita mia, e lo rivendico con orgoglio, perciò figuriamoci se improvvisamente divento una blogger “seria” secondo l’idea di serietudine di un patriarca/sbirro formato 2.0.
Dato poi che mi sono stancata anche di imposizioni normative che mi dicono che dovrei occuparmi della mia “dignità” quando di essere “dignitosa”, nel senso di rispettosa delle convenzioni sociali, non ho proprio voglia, avendo a cuore principalmente la mia libertà di autodeterminare scelte e uso del corpo, direi che accolgo la proposta della mia amica VaviRiot di fare subvertising a questa roba qui e vado a scrivere un Manifesto Pork@.
Manifesto Pork@
Pork@ è godimento, passione, autodeterminazione e libertà. Pork@ se ne frega della mentalità gretta e ottusa della “brava gente”. La relazione tra Pork@ e l’ordine sociale si conclude con una leccata alla visiera del casco di un patriarca/sbirro, perché nessuno le può imporre restrizioni che le sbarrino la strada quando pensa, vive, gode, immagina e si ribella.
Pork@ non si fa controllare da nessun@. Se ti pari avanti a lei ti usa come trampolino per andare più lontano. Se tenti di arginarla Pork@ trova altre mille vie. Perché Pork@ fluisce ed è fatta di passione, vita, sangue e carne. Pura rivoluzione di intelletto e sensi.