Di sessismo in questa campagna elettorale ce n’è a iosa. Abbiamo già parlato di manifesti elettorali sessisti. Linguaggio d’attrazione principale è il richiamo di fanciulle che promuovono, con i loro corpi e la loro immagine, partiti maschili o candidati maschi. Questo manifesto però si distingue per alcune caratteristiche precise. Intanto ci sembra stranamente simile a quello dell’alma mater che le sorelle bolognesi hanno sovvertito e criticato. C’è qualcosa di più: questo riferimento alle padanine, ninfette, adolescenti, quindi minorenni e in posa ammiccante/saffica/erotizzata è pedofilia politica, al pari della sfilata delle "giovani italiche" a promozione del regime di mussoliniana memoria. Ci sarà un limite, di buon senso, di età, di decenza, nello sfruttamento dei corpi femminili?
Che tipo di messaggio politico vorrebbe essere quello in cui le ragazzine vengono esibite in modo decorativo? Non a studiare per costruirsi un futuro, non ad imparare e crescere, non a realizzare importanti obiettivi, non a lottare e fare politica in modo attivo, non ad attrezzarsi per difendersi da tutto quello che dovranno affrontare ma esposte, decorative e ammiccanti per richiamare l’attenzione su un candidato, maschio?
Non abbiamo davvero più parole. Vi rimandiamo al pezzo tratto da Zic.it (via Staffetta). Buona lettura!
..e dopo le letterine, le veline, le cretine….ecco a voi le padanine!
ma in che paese viviamo?!ipocrita e irreale…
voglio emigrare! è solo questo quello che riesco a ripetermi…scusatemi, ma io nn vedo prorpio più nessuna speranza
/me veramente sconsolata