Oggi dappertutto è la fiera della banalità. Sfogliare i giornali è deprimente. Il Giornale torna a dire che se le donne mostrano il culo in copertina un po’ se la cercano. Poi sganciano gli auguri. Potrebbero ficcarseli voisapetedove. Nei quotidiani un po’ più women friendly o diversamente sessisti e misogini ci sono interventi che ce la dicono, ce la raccontano e in realtà se la dicono e se la raccontano perchè di cosa seria da dire oggi ce n’era una e una soltanto: ieri una donna, ancora una, è stata ammazzata dal convivente. Ovviamente sono accadute molte altre cose, una lista interminabile di violenze maschili, ma Anna Maria Cheti, di 48 anni, è morta ammazzata per mano di un uomo e tutto quello che le dedicano sono poche righe in ultima pagina.
Le hanno dedicato un paio di minuti in un tg ieri sera. Era un tg mediaset. Hanno usato quello spazio per gettare fango sulla donna. La conclusione del servizio poteva essere: se l’è cercata. E se i tg e i giornali oggi non discutono del modo in cui trattano le donne tutto l’anno che ci importa delle prime pagine a forma di mimosa ammuffita che ci dedicano in quanto aventi figa?
Scusate l’amarezza ma è che ne sentiamo e ne vediamo troppe e questo per certe fonti stampa dovrebbe essere almeno il giorno in cui si ritirano a fare autocoscienza per capire quali motivi personali li spingono a trattare le donne malissimo in ogni momento dell’anno.
Se è vero che esiste lo stalking a mezzo stampa quale gara di istigazione all’odio, quale stalking più diffuso di quello perpetrato contro le donne?
E’ deprimente anche vedere la tivù e già immaginiamo i siparietti, i commenti delle siliconate e dei tronisti, gli studi televisivi strabordanti di un fiore che potrebbe essere il crisantemo per quello che ci riguarda.
Appena ieri sera su raidue facevano una delle solite serie tv in cui c’è l’uomo che fa l’eroe e la donna che se non avesse l’uomo accanto chissà mai cosa farebbe.
La serie più misogina di tutte si chiama "Castle". Protagonista uno scrittore e una poliziotta. Lei non risolve un solo caso senza le intuizioni di questo grand’uomo e lui sembra venuto fuori dalla mente perversa dei nuovi movimenti neomaschilisti. Le madri del film sono tutte assenti, ubriacone, frivole, superficiali, irresponsabili. Ieri sera ce n’era una che avrebbe addirittura fatto rapire sua figlia per fare un dispetto al suo nullafacente e mantenuto marito. Non si capisce quale fosse la logica ma il telefilm è riuscito a fare vedere le donne come mostri e i maschi tutti come santi. Perfetta logica da Raidue che reitera nella sua misoginia presentando perfino i telefilm veicolati dalle lobby maschiliste americane.
Un attimo prima su raiuno c’era un tale che partecipava ad un quiz e che dichiarava amabilmente di continuare a farsi stirare le camicie dalla mamma a trent’anni. Non una ma cento camicie perchè lui è uno che segue la moda e se ne intende. Un messaggio per la madre: ma dirgli che se le può stirare da solo no?
A notte fonda raitre ha concesso la trasmissione di un giorno in pretura. C’era angelo izzo che testimoniava nel procedimento che coinvolge un ragazzo che pare sia stato suo complice nell’omicidio di madre e figlia quando lui era in semilibertà. L’unica trasmissione che faceva capire perfettamente quale livello di misoginia regna in italia l’hanno relegata a mezzanotte.
Izzo godeva nel descrivere i particolari di questo ulteriore atto di violenza. Le ha legate, toccate, stuprate, spogliate, ammazzate, prima la madre e poi una bambina di quattordici anni. Un uomo la cui famiglia è piena di soldi e al quale è stato permesso di fare del male a troppe donne senza che nessuno gli impedisse mai di farlo nè di continuare ad esibire – godendo visibilmente per questo – la sua spocchiosa e arrogante vita per ritagliarsi il ruolo di quello che sopravvalutandolo hanno definito "genio del male". Un poverino, un misero pieno di presunzione, che rideva anche al processo trasmesso ieri sera per aver stuprato e ammazzato due donne. Uno al quale è stato permesso ancora di essere nelle prime pagine dei giornali e nelle ore di punta dei talkshow televisivi perchè una donna ha accettato di sposarselo, chissà mai perchè poi.
Sappiate dunque che qualunque cosa leggerete e vedrete oggi è falsa. Palle, sono tutte palle. Ipocrisia, formalismi, frasi di circostanza, arruffianamenti, concessioni idiote. Come quando in australia portano in televisione la danza degli aborigeni come segno di una razza quasi estinta grazie ai crimini degli inglesi che li hanno colonizzati. Come quando gli indiani d’america fanno una danza nel grande parco giochi di walt disney in cui tutti sono buoni. Come quando ci invitano a parlare di "cose di donne" con frasi antipatiche del tipo: "siete la metà della mela" (proprietà dell’uomo!), "siete la luce del cammino degli uomini" (schiave sfruttate!), "siete creature armoniose che rendono più bello il mondo" (perdipiù decorative!).
La realtà è un’altra e voi la sapete bene. Siamo solo quelle che secondo i maschilisti dovrebbero stirare camicie, farsi trattare male, farsi ammazzare senza dire mai niente. Siamo solo quelle dalle quali sperano di ottenere pompini, reali e metaforici.
Scusate la brutalità ma questa giornata ci fa arrabbiare. E tutte le parole migliori le abbiamo spese per quelle che se lo meritano.
Ricordate: Nessuna dovrà mai più essere sottomessa!
—>>>Nella foto Lisbeth Salander, personaggio protagonista della trilogia su gli uomini che odiano le donne!
Dopo aver letto la solita serie di favolette che ci raccontano ogni anno in questa occasione fortunatamente sono capitata qui a leggere qualcosa di sensato. Vi ringrazio anch’io, avevo bisogno di un post sincero e sentito come questo, condivido in pieno le idee contenute.
Ho visto Castle ieri sera, non ci potevo credere, anche perchè hanno avuto il coraggio di far passare per matta lei che lavorava 10 ore al giorno per mantenere un marito pseudo-pittore una figlia adottiva di due anni che lui lasciava beatamente da sola in un’altra stanza mettendosi pure le cuffie, e alla fine lui dice: cosa ho fatto per farmi odiare tanto? ESISTI!
non è la prima volta, il personaggio stesso dello scrittore è un padre divorziato con una moglie attricetta svampita che non si cura della figlia, e una madre un po’ ubriacona (praticamente come tutte le americane sopra i 50 pare) un po’ scema che s’inventa lavori new age.
A me la guerra al padre come padre non interessa, però mi rompe abbastanza che si, come dice Erica qui sopra, un uomo che cresce da solo un figlio è un eroe, una donna è una fallita che non s ‘è saputa tenere l’uomo che l’ha messa incinta eccheccaz! scusate la volgarità in questo “lieto giorno di festa”.
e io che pensavo di essere l’unica alla quale questa giornata fa girare le ovaie.
Sono una mamma single, e in questo giorno, fatidico 8 marzo, testimonio con rabbia che questa parità proprio non c’è. Appena nato mio figlio per non perdere il lavoro ho dovuto continuare a lavorare e pomparmi il latte dalle tette con una macchinetta aspiratice e lasciare il biberon pronto alla baby sitter (ho avuto un sacco di mastiti) Eppure questa macchina era pubblicizzata come la pratica e moderna soluzione per le mamme lavoratrici! In questi 9 anni mi sono dovuta fare in 4 tra lavoro, corse a prendere il bambino a scuola, soldi che non bastavano mai.. Capi di lavoro insofferenti se il bambino si ammalava, (mi hanno anche licenziato perché avevo fatto 6 giorni di assenza in un anno perché mio figlio stava male ed ero poco elastica con gli orari) e ogni volta che sono stata col mio inseparabile bambino in situazioni in cui non è usuale che ci sia un pargolo: estetista, ristoranti, studi di commercialisti, gerit equitalia, pub, ho visto sguardi infastiditi, quasi a volermi far sentire una cattiva madre: Poverino! Non è stanco? Non è a scuola? Non deve essere già a letto? Non si annoia?
Ma io dico… che cos’è, quando una diventa mammma, si mette la cuffietta con i merletti, abita nella castta del mulino bianco e tutto il giorno gioca ai lego col bambino? Ma se una è sola, chi l’aiuta? Come si dovrebbe mantenere? Qui in Italia o si è mogli “serie” o giovani single allegre… Una donna madre sola è davvero sola, perché i bambini non stanno nelle braccia di tutti, solo della mamma, e lei deve avere un protettore padrone, marito o padre.. Un uomo solo con un bambino sarebbe visto come un eroe, e lo dimostra il film di Muccino (Alla ricerca della felicità). Una mamma sola con un bambino se lo merita, ci poteva pensare prima, è colpa sua perché non si rifà un vita.
Vorrei solamente ringraziarvi per questo articolo. Sono felice di vedere che qualcuno capisce perche’ potrebbe essere irritante se un tuo compagno di banco prima ti fa gli auguri e poi cerca di palpeggiarti le tette..
appunto ipocrisia a go go, oggi direi proprio di non accendere la TV.
per quanto mi riguarda questo è il mio punto di vista http://blog.libero.it/ostinarsi/8529633.html
grazie, avevo bisogno di leggere una cosa così oggi. esattamente così.gracias!