Chi ci conosce sa che dell’otto marzo non ci importa molto. E’ una occasione per parlarne ma noi ne parliamo tutto l’anno. Non ci piacciono le mimose, gli auguri, le celebrazioni perchè per noi queste sono giornate di lutto in cui tutto ci ricorda ancora di più che ci sono mille donne a morire, mille donne a soffrire, mille donne a urlare, altrettante a restare inascoltate. Mille ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo.
Noi non usciamo da “sole” l’otto marzo per andare a rinchiuderci dentro un ristorante o un club privee che specula sul nostro lutto. Non ci importa di andare ad adorare un macho che vuol farci provare il brivido di un muscolo esibito. Non ci importa niente di miti televisivi che sfileranno nelle discoteche per le donne, di questo bagno di tronisti, ballisti, isti…
A noi delle donne interessa davvero e ci interessa anche degli uomini con i quali cresciamo insieme ogni momento. Ma le donne sono nostre sorelle e le ringraziamo tutte per i loro sforzi, per le loro battaglie quotidiane, per ogni scelta difficile che fanno ogni giorno perchè qualunque loro piccola o grande conquista è e sarà sempre una piccola o grande conquista per tutte noi. Qualunque donna si ribelli, dia voce alle sue speranze, alle sue esigenze, alle sue rivendicazioni, sta urlando per tutte noi e assieme a noi.
Se una donna dice Basta! tutte noi diciamo Basta! Se una donna dice di No, siamo tutte lì a dire di No. Per ogni donna stuprata, ferita, picchiata, umiliata, offesa, siamo tutte parte lesa.
Siamo grate a ogni donna per quello che ci ha permesso di fare oggi. Ad ogni donna che ci ha restituito un briciolo di libertà. Ad ogni donna che ci ha permesso di studiare, leggere, scrivere, esprimerci, sapere, partecipare, amare, ridere, ballare, giocare, godere, conoscere, lavorare, scegliere. Siamo grate ad ogni donna che con la sua lotta ci ha permesso di esistere. Ad ogni donna che con il suo lavoro ci ha aperto la strada per la nostra autonomia economica. Ad ogni donna precaria, disoccupata, che lotta per il suo e il nostro diritto ad avere un posto di lavoro. Ad ogni donna che lotta per il suo e il nostro diritto ad avere una istruzione, un reddito, una casa, una vita decente. Ad ogni donna che smette di usare la parola “conciliazione”, riferita al tempo in cui noi dovremmo spartire la nostra pelle tra ruoli di cura e lavoro, e comincia ad usare la frase “diritto ai servizi a tutela delle lavoratrici”, meglio se full time. Ad ogni donna che non si è arresa, ha resistito e combattuto per le proprie idee, per poter essere quello che voleva, per poter amare chi voleva, per vivere la sessualità nel modo in cui lo preferiva. Ad ogni donna che si è ribellata alla violenza maschile. Ad ogni donna che ha condiviso la propria dolorosa storia e la propria esperienza di riscatto affinchè le altre potessero trarne insegnamento. Ad ogni donna che ha smesso di piangere, che si è rifiutata di essere una martire, un capro espiatorio, un agnello sacrificale, che ha mandato a quel paese l’idea di sacrificio che tutti le imponevano, per il bene della patria, della famiglia, dei mariti, dei padri, dei padri dei padri, e che ha deciso di vivere la sua vita da protagonista, lottando, scegliendo, presente a se stessa, sempre.
Grazie alle donne tutte, biologiche e non. Grazie alle donne che ci hanno permesso di dire quello che stiamo dicendo senza correre il rischio di finire ammazzate, in galera o in manicomio. Grazie alle donne che ci hanno permesso di scegliere un presente e un futuro per noi stesse.
Grazie alle nostre nonne per le grandi sofferenze che hanno patito e per aver aperto un varco per ciascuna di noi. Grazie alle nostre figlie perchè ci rimettono in discussione, perchè ci mostrano nuovi metodi, nuove pratiche, altri necessari obiettivi, perchè vorremmo lasciare loro un mondo meno crudele di quello presente avendo il tempo di godercelo almeno un po’. Grazie alle nostre mamme che ci hanno protetto da padri violenti, possessivi, arrabbiati e che ci hanno permesso di sfuggire a matrimoni imposti o alle attenzioni di maschi di famiglia “troppo premurosi”. Grazie a quelle donne che ci hanno curato e che si sono prese cura dei nostri figli per permetterci di essere studentesse e lavoratrici emancipate. Grazie per ogni attenzione, ogni ricetta di cucina, ogni consiglio privato, ogni suggerimento riferito come fosse una magia di orecchio in orecchio affinchè arrivasse a noi, affinchè il nostro destino potesse compiersi in modo diverso. Affinchè il nostro destino potesse trasformarsi nella determinazione consapevole e responsabile della nostra vita, della nostra maternità, della nostra sessualità.
Siamo grate alle donne con le quali andiamo d’accordo, a quelle con cui discutiamo, litighiamo perfino, perchè ciascuna ci permette di crescere e ciascuna rappresenta un granello di passione che unito agli altri diventa pura energia, temibile, grandiosa, eccezionale in ogni azione realizzata e in ogni piccolo o grande progresso fatto. Siamo grate alle donne che la pensano come noi e a quelle che non la pensano esattamente come noi. Siamo grate a tante ma non a tutte.
C’è bisogno di fare distinzioni in questa giornata “istituzionalizzata” perchè non si pensi che tutte le donne fanno bene alle donne. Ce ne sono di devastanti e deleterie per se stesse e per tutte noi. Ci sono donne sessiste che sfruttano i corpi delle donne tanto quanto gli uomini. Ci sono donne razziste che votano o promulgano leggi in cui è scritto che le donne straniere saranno deportate dentro centri di identificazione ed espulsione e lì umiliate, private delle loro speranze e delle loro vite, stuprate. Ci sono donne razziste che non sono mai turbate quando ascoltano donne che vengono da paesi lontani e che per arrivare hanno vissuto l’inferno, sono passate di stupro in stupro per poi essere respinte in mare, ammazzate tra le acque del mediterraneo o riconsegnate ai loro aguzzini stupratori. Ci sono donne fasciste che obbediscono al patriarcato e sono le nostre kapo’ perchè ci vogliono tutte piegate e sottomesse al volere degli uomini, ci impongono una sessualità mutilata e costretta al solo scopo riproduttivo, ci costringono a soffrire per qualunque scelta di libertà compiuta, marchiano i nostri uteri e inzozzano il nostro cammino di libertà con mille ostacoli che non possiamo perdonare perchè non c’è sorellanza con quelle donne che vogliono distruggerci, neanche se lo fanno per realizzare la loro emancipazione sulla nostra pelle. Nulla giustifica la crudeltà, l’egoismo, la miseria delle loro scelte, dei loro pensieri e delle loro parole.
Perciò a loro lasciamo i ristoranti e i fiorellini e noi ci prendiamo il rispetto per le lotte compiute e per quelle che continuiamo a realizzare, in questo percorso difficilissimo in cui è fondamentale lottare per esistere, oggi più che mai giacchè le conquiste fatte sono messe a gravissimo rischio e molti regressi purtroppo si sono già verificati.
A pugno chiuso, sorelle, a testa alta, orgogliose, fiere, felici, in pubblico, in privato, in piazza, sul posto di lavoro, a scuola, in casa, ogni giorno a sputare su hegel, sul maschilismo e sul patriarcato. Abbiamo mille sassi che ci hanno lanciato addosso per lapidarci, lastricare la nostra strada di spigoli appuntiti, appesantirci per non farci arrivare mai alla meta. Una pietra ciascuna. Una dopo l’altra. Il patriarcato non potrà resistere a lungo.
Vogliamo l’uguaglianza, per ogni essere umano. Nessuna persona dovrà mai più essere sottomessa, sfruttata e discriminata. Nessuna persona dovrà mai più subire quello che abbiamo subito e che ancora subiamo noi.
Buon otto marzo a tutte!
con amore e rabbia
le Fike Sicule
Grazie compagne, parole bellissime e profondamente sentite.
Facciamo però in modo da non doverle riscrivere, uguali, anche l’anno venturo.
el
è stata una boccata di aria fresca… abbiamo utilizzato le vostre chiare, incontrovertibili, giuste riflessioni, che non potevamo non sentire nostre, espresse in modo fluido e commovente per farne dono a giovani donne studenti che ci sono venute a trovare al centro antiviolenza in occasione dell’8 marzo. è un manifesto che utilizzeremo in tutte le occasioni di incontri pubblici e che “passeremo” alle piccole donne.Grazie, le donne dell’asociazione Erinna di Viterbo.
Bello, condivisibile parola per parola. Grazie.
citate 🙂 buon anno!..
Buon 8 marzo, sperando che sia meno ipocrita e commerciale dei precedenti
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee a tutte voi!
“Il patriarcato non potrà resistere a lungo”
Speriamo. Speriamo davvero.
Un immenso abbraccio a tutte.
ciao, anche nel nostro paese di 1000 anime é scattato subito il dibattito sulla festa della donna.
grazie Fike sicule per le vostre riflessioni…siamo commosse ma anche profondamente determinate…liberiamoci tutte, tutti i giorni dell’anno…
finalmente trovo un blog dove regna dignità, grinta e voglia di lottare nelle donne. Avevo perso la speranza, e capitare qui per caso in occasione dell’8 marzo mi riempie veramente il cuore. Grande donna, difenditi e difendi quante aspettano che una mano si allunghi verso di loro per poter rinascere, da sole possiamo fare tanto, ma unite possiamo cambiare il mondo. Grazie e auguri a tutte le donne che si rispettano e si amano
commossa, davvero, bellissimo post
grazie a tutte le donne passate e presenti
per quanto mi riguarda un grazie a voi ed al vostro blog, mi fate tanto bene ;))
ciao ragazze,
anche noi abbiamo scritto le nostre “regole” per questa giornata “mimosa”, se vi piacere commentarla siamo su
http://rimarchevole.wordpress.com
un abbraccio
dada
Alla fine ciò che importa non è se domani ci regalano le mimose e le prendiamo noi, se domani, in ragione della “festa” qualcuna approfitta per rivedere delle amiche che di solito, per lavoro e altri impegni, non può vedere, nemmeno importa, a me, contrastare a muso duro l’8 marzo, ciò che importa è che si muova qualcosa, che ogni giorno sia un buon giorno per riflettere e agire.
“Questa vita non è
come tu la vuoi
dici che così non va bene
che non ce la fai
quante sono le lacrime
versate non lo sai
sai soltanto che non va
che non ce la fai
tu difficilmente troverai
chi vorrà credere in te
sicuramente incontrerai
chi di te non capirà mai niente
chi ti ostacolerà chi ti deriderà
chi di tutto farà per sfruttarti
Questa è la realtà
no non cambierà
se non ti dai una mossa
non aver paura
di restare sola
basterà una semplice tua parola…
qui sarò, non ti lascerò
no no no no no
Raccogli tutte le tue forze
e guarda in faccia la realtà
non puoi tirarti indietro
se non hai capito ancora
da capo te lo spiegherò
non mi stancherò
no no no no no
tu difficilmente troverai
chi vorrà credere in te
sicuramente incontrerai
chi di te non capirà mai niente
chi ti ostacolerà chi non ti vorrà
chi di tutto farà per bruciarti
Questa è la realtà
no non cambierà
se non ti dai una mossa
non aver paura
di restare sola
basterà una semplice tua parola…
qui sarò, non ti lascerò
no no no no no”
http://www.youtube.com/watch?v=_e9xKH65Gzo
Buon 8 marzo, giornata di lotta per chi lotta tutti i giorni…
Grazie Fikesicule, un abbraccione!!!
commossa a piena di gioia per questo post. grazie di cuore a tutte le donne come voi
che bel post, mi sono commossa… grazie a tutte!!!
viviana
dimenticavo…fikalucana;)
Condivido ogni parola di questo post!
Grazie ad ogni donna che con la parola e l’azione ha permesso che io sia quello che oggi sono…
E grazie anche a voi…fikesicule!
Uguaglianza, libertà e diritti per tutte!
Anch’io ragazze.. Grazie di cuore, di tutto.
Fika Romana.
Che meraviglia! Mi son commossa :’)
Grazie fike sicule!
(la fika sarda)