Alcune donne hanno deciso. Andranno a Montalto di Castro. Chiamatela passeggiata, una bibita al bar in piazza (qualcun@ suggerisce colazione a sacco). Si tratta di donne che andranno a trascorrere una domenica in un paese in cui tanti/e hanno criminalizzato Marinella, vittima di uno stupro di gruppo, e hanno difeso pubblicamente gli otto stupratori, rei confessi, attualmente affidati ai servizi sociali e liberi di transitare per quelle strade mentre Marinella non può certo fare la stessa cosa.
Solidarietà a Marinella e alle donne che stanno con lei a difenderla, sostenerla, perchè si sappia che Marinella non è sola.
Non è nulla di organizzato. Si tratta di un appuntamento "informale" contro lo stupro, la violenza maschile e per Marinella, deciso da chi – indecorosamente e liberamente – ha semplicemente voglia di andare lì.
Per chi volesse potete incontrare le donne domenica 29 novembre alle 11.30 vicino allo Studio San Sisto, Via Tirrenia. C’è un parcheggio, salendo, sulla destra (vedi google maps). Vi incontrate lì e poi andate (andiamo) a passeggio per il paese.
—>>>Segnaliamo anche la lettera aperta all’associazione nazionale comuni italiani sui fatti di Montalto di Castro
Non sapevo niente di questa iniziativa, altrimenti sarei venuta.
Io credo che il comportamento di Salvatore Carai meriti ben più di un richiamo dall’associazione italiana comuni.Con il suo comportamento ha infranto diverse leggi ed ha offeso la nostra bandiera alla quale come sindaco ha giurato fedeltà.Mi piacerebbe che anche il PD prendesse provvedimenti a riguardo ma non è ancora successo ed è uno dei motivi per i quali non voterò mai questo partito fantoccio.
Anche il ministero della giustizia dovrebbe essere interrogato a riguardo e quel giudice sollevato dall’incarico,spero che se ne stiano occupando i legali della ragazza.
Un altro punto di riferimento potrebbe essere la Corte di giustizia Europea.
Spero che il 29 a Montalto sarete in molti,uomini e donne,perchè la barbaria in questo paese ha raggiunto un livello allarmante e che questa vicenda non venga dimenticata.
Ho letto che è stata istituita una raccolta fondi per sostenere la vittima di questa barbaria che continua ad opera della giustizia e della intera società italiana ma non ho trovato alcun riferimento a un conto corrente o altro.Non vorrei che sia stato chiusa questa raccolta fondi perchè questa vicenda non deve essere considerata conclusa e non ci dobbiamo accontentare delle manifestazioni di sdegno ma pretendere giustizia.
beh c’è poco da commentare. è una call, se si vuole venire si viene altrimenti niente.
c’è poi che molte preferiscono sfilare in ragione della visibilità che riescono ad ottenere, quindi dove stanno più giornalisti piuttosto che in un luogo arroccato. dall’altra parte c’è il gruppo capeggiato alla cardella che dalla loro posizione di destra sembrerebbero volere il monopolio sulla questione per sollevare una opposizione politica alla giunta e al sindaco, deprecabilissimo, dei ds.
a noi non ce ne frega niente di tutto ciò – nel senso che non facciamo battaglie contro la violenza sulle donne sulla base del colore politico da denigrare – ne ci frega di avere la scena su un argomento che ci sta a cuore da tempi insospettabili e dunque venga chi vuole venire e chi non vuole continui a fare quello che fa.
pace e bene. 🙂
son stupito che non ci siano adesioni, commenti. Son troppo lontano, se fossi più vicino, verrei di corsa a manifestare. Ad essere con voi.
mario