“E allora abbiamo dovuto, e questo sì che ci è costato anche psicologicamente, chiedere un sacr..PROT!” (la prendo in prestito da Jo’ che in questo momento si sta sbizzarrendo, giustamente, a trovare conclusioni più plausibili per la frase in oggetto!)
Qualcun@ ci crede? La madre che si commuove e piange e il macho virile che la soccorre e tiene la barra ferma e dritta, perché quando c’è da durare i duri non mollano mai. Non sono come quelle cose mosce delle femmine che rinsaldano nel mondo intero la convinzione che siamo tutte un po’ mestruate, in menopausa, si direbbe in questo caso, con le nostre cose, gli ormoni avariati e quella sensibilità che ci contraddistingue. Non per niente sono spesso le donne a tenere stretta la cinghia in casa a regolare i conti, a battere cassa quando si avanzano crediti e a tenere il libro delle entrate e delle uscite meglio che un intero staff di ragionieri al soldo di una azienda.
Ma questo non è il caso della signora, che si commuove e piange mentre ci spacca in quattro la vita. Lei è più come la thatcher, quella che in tempi di austerity ti mandava i manganelli nelle fabbriche con gli operai che tentavano gli scioperi per sopravvivere. Gente per bene, senza dubbio.
Ma ci interessa il clichè, la madre buona che non ce la fa a scannare il porco e lascia l’uomo a fare il lavoro sporco per sfamare i figli. La femmina pietosa che non riesce ad amputare l’arto di suo figlio e lo fa mozzare al padre così da risparmiare sulle scarpe, ché una è meglio che due.
La femmina vigliacca che non si assume responsabilità e lascia fare a lui, l’orco della famiglia, a ripristinare una perfetta unione familiare in nome dei vecchi tempi del pater familias o padre padrone che dir si voglia.
Ma a parte il fatto che questa donna ha in un colpo solo cancellato anni di evoluzione sulle relazioni tra i generi, e che è diventata il tramite per la legittimazione di uno stato Maschio, in cui le femmine fanno da decoro per sdoganare merda, mi piaceva tornare un attimo ad alcune considerazioni che sono state fatte qui e là dalle tante donne che hanno raccolto firme, opinioni, sospiri, scorregge sul perché fosse necessario averci queste femmine al governo perché le femmine, anche le cattolicissime e affiliate al clan del vaticano, avrebbero dato un’impronta diversa, avrebbero sicuramente detto e fatto cose tanto belle e poi, diciamolo, queste donne che sono così “naturalmente”, come diceva la premessa che abbiamo tanto criticato della puntata di Italian Sessions, dedite alla cura, così sensibili, così pie, così angeliche, donne che fanno tanto medioevo e che potrebbero tutte chiamarsi Beatrice anche quando sbagliano porta e invece che portarci in paradiso ci portano all’inferno, queste donne qui, davvero, le volevamo da tempo.
Da secoli auspicavamo la presenza di donne adatte a piangere in pubblico mentre ci offrono supposte di acido altamente corrosivo. Questa immagine infermieristica della crocerossina che deve farti male e piange mentre ti sta ricucendo un buco è frutto di una bella costruzione mediatica. Esperti di comunicazione con i controcazzi, senza dubbio. Tanto di cappello a chi ha organizzato questa cosa patetica ma certamente efficace.
Volendo dire qualcosa di memorabile e sofferto, lo dico anch’io piangendo, giuro che ho lacrime che stanno allagando la tastiera: ridateci le puttane, che di suore lacrimevoli non abbiamo bisogno.
—>>>Governo dal volto umano un paio di ovaie… ma fateci il piacere!
—>>>continua con “Anche i ricchi piangono (e a noi che ce ne fotte!)“
—>>>Leggi anche: Piango lacrime di serie B e Se non le puttane, allora, chi?
ma se il punto non è il diritto di piangere di una donna (e sono d’accordo) allora perchè attaccare e prendere per il culo proprio quello in questo post? evidentemente non ho capito ma mi era sembrato questo il tema del post…parlando di ruolo femminile e madre stereotipata…quando si usano toni aggressivi è facile provocare forti consensi da parte di chi era già d’accordo e la totale chiusura da parte di chi non gliene frega un cazzo o ha opinioni precedenti diverse..per esempio se si voleva parlare della manovra e dei suoi tanti difetti si dovrebbe parlare razionalmente di quello, in merito, anche perchè ce ne sono di cose da dire…chi urla (e non attacca direttametne la questione come in questo caso in cui è stat presa di mira una ministra solo secondariamente e di sfuggita per i suoi provvedimenti) fa credere di non avere argomenti…è vero non siete mai state voi ad usare il termine zoccole ed è questo il motivo per cui ho iniziato a seguire il blog, che aveva un unto di vista lontano dai soli stereotipi, ma allora perchè questa provocazione, un colpo basso stavolta verso una donna perchè ha le caratteristiche di una donna “bene”? mi rendo conto che non volevate dire questo e che forse vi ho letto troppo io, ma mi è sembrata una riproposizione di quella dicotomia esclusiva che divide le donne in due tipi (perchè io non sono abituata a ragionare con queste due categorie in mente e non avrei mai pensato di usare queste due parole e queste due rappresentazioni in riferimento a una persona che piange, quinid è stat una sorpresa che mi ha colpita molto vedere puttane lì nel post, con questa retorica da slogan che non mi piace..) . detto questo voglio ripetere che mi piace molto questo blog e che il fatto di non essere d’accordo con un post non mi rende una “che fino a poco tempo fa marciava contro le “puttane”….perchè dire questo, su che base?
Come ho già scritto in altro commento, in cui già si spiegava che qui si discute di comunicazione politica dato che noi, purtroppo o per fortuna, non ci immedesimiamo nelle performance, quelle di chi punta all’emotività delle persone, compiute da chi ci toglie soldi dalle tasche, ricopio:
“io non credo qui sia in discussione il diritto di piangere. qui è in discussione il tempo il luogo e chi ha accennato il pianto. è tutto talmente patetico da essere incommentabile. la manovra è omicida, è assurda e quel governo è lì apposta per farla, era stato voluto per quello e quello che sappiamo è che se questa cosa l’avesse fatta berlusconi cori di indignazione si sarebbero levati ovunque – invece l’hanno fatta gli emissari delle banche e di confindustria e allora siamo lì a consolare la ministra mentre annuncia un’operazione generale di sodomia contro gli italiani e le italiane. content* voi!
ps: a proposito di quelle che in giro lamentano l’uso della parola “puttana” ricordiamo che noi ci siamo sempre opposte alla divisione tra donne per bene e donne per male e che a usare più volte il termine “zoccole” non siamo MAI state noi. perciò fa specie sentirsi dire che non bisogna usare quel termine giusto da chi fino a qualche settimana fa scendeva in piazza contro le “zoccole” di palazzo. noi in generale guardiamo all’operato politico di occupa certe cariche istituzionali e il resto non ci interessa e “ridateci le puttane” è una chiara provocazione. evidentemente riuscita.”
il ruolo dato alla Fornero ( anche se pagato a 9 cifre) rappresenta ancora una volta il relegamento della donna italiana ad un ruolo tipico femminile , secondario e alquanto pietoso. Lei dovrebbe rappresentare il cuore, il lato sentimentale di questa incresciosa situazione, M a vi ricordo che la testa, cioè il presidente del consiglio è Mario Monti , ancora un uomo appunto. E’ lui la testa e lei, in quanto donna, è stata relegata solo al ruolo di portavoce piangente….Come da copione ormai collaudato., prima c’erano le troie e ora ci sono quelle destinate a fare le finte mamme che prima di uccidere il figlio piangono, Un’altra figura femminile usata apposta, becera ma cosi rassicurante nel nostro paese . E loro lo sanno che in Italia funziona mooooltooo beneeeeee così, che questi canoni cosi consolidati avranno tanta presa sull’italiano medio . Donne svegliatevi che è meglio, che qui stiamo nella merda. E togliete questo ” ridateci le puttane” che è veramente orrendo.
certo capisco le intenzioni ed il messaggio che chiaramente approvo, ma questo ritorno all’utilizzo di termini a dir poco fastidiosi (per usare un eufemismo) ma siamo impazzite????
Care compagne femministe e lesbiche io non ci sto ad accettare questa parola… evitiamo l’imbarbarimento da rabbia!
Jo non vedo in che modo posso aver sato ragione a questo post…forse dal mio ultimo messaggio hai pensato che criticassi dipiù le vecchie ministre per quell’opposizione tra puttane e sante….guarda che credo che i/le vecchi/e ministri/e non vadano messi sullo stesso piano degli attuali non per giudizi moralistici! ma che si riferiscono alla sola meritocrazia! perchè più che il sesso della persona che fa il ministro dobbiamo vedere capacità e onestà……inoltre non amo in generale gli atteggiametni troppo aggressivi e urlati, in particolare quando fanno riferimetno a tematiche di genere…ancora una volta mi trovo ad essere d’accordo con paolo84
Paolo84: ” se tali lacrime sono sincere e non simulate, non mi garba,” se sono sincere ti OPPONI, se sono sincere TI DIMETTI. Se sono sincere e quindi hai una coscienza (non tu la tizia) alzi un casino della madonna, fai le barricate. Le DONNE fanno così. Non fai la lacrimosa mammoletta e poi sferri il colpo tanto hai fatto vede’ che ti dispiace.
Come quarant’anni da manager e poi piagnucola? e io ci credo.
Non è che se una è di sesso femminile non sia stronza.
Brav* WhiteNoise, vedo che ci intendiamo, con la tua risposta hai dato ragione a questo post che criticavi tanto. E’ bastata un po’ di sincerità in più da parte tua e ci siamo capite benissimo, fa piacere sapere che siamo tutt* d’accordo 😀
X Jo
La satira politicamente scorretta e “fetente” la difendo anch’io, sono un estimatore di Bill Hicks e George Carlin e Sarah Silverman e south park che certo non sono angioletti, amo la comicità e la satira in ogni sua forma.
Ma il disprezzo verso le lacrime di un essere umano quando tali lacrime sono sincere e non simulate, non mi garba, proprio non ce la faccio a sindacare sulle lacrime di qualcuno chiunque sia e non è questione di politically correct che non mi è mai piaciuto come non mi piace la mancanza di autocontrollo anche in me stesso (ma la Fornero è stata controllata). e ripeto: le critiche anche dure e “politicamente scorrette” a questo governo e al suo liberismo sono sacrosante
le ministre berlusconiane sono un altro paio di maniche….come i ministri berlusconiani…sia per i toni che avevano che per le loro capacità…in alcuni casi la loro sola presenza era un insulto per gli italiani…non trovo strana una differenza di trattamento…
Certo, che toni.
Quando in questo stesso blog si faceva satira sull’ex ministro Meloni nessun* di voi stava qui a commentare, allora vi andava tutto bene http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/05/06/ministronza-2-e-menomale-e-grazie/
Non lo trovate strano anche voi?
Ragionando in termini politici quello che è stato fatto in questo post è coerente con tutto il lavoro che fas fa da anni: analisi della comunicazione poltica senza per forza usare un linguaggio politicamente corretto.
Non è importante se quelle lacrime erano vere o false, bisogna guardare agli effetti non alle intenzioni. Le intenzioni dei politici sono irrilevanti rispetto alle conseguenze delle loro azioni. Quello che ho visto io è stata una rappresentazione paternalista del potere. L’uomo che tiene la barra dritta e stringe la cinghia per tirare avani la baracca e al suo fianco una donna che parla di sacrifici e si commuove per le sorti del popolo bambino. Magari piangeva perché le è morto il gatto ma noi guardiamo alla forma della comunicazione politica di quel momento. oggi tutti parlano di queste lacrime, repubblica ha messo ieri la foto col primo piano della lacrima che ricorda “l’occhio della madre” della corrazzata P., e questo gesto ha paralizzato le critiche, che cmq arrivano e arriveranno ma intanto l’attenzione è stata distolta. In un intervento che ho sentito alla radio stamani, un ascoltatore che interveniva nella trasmissione affermava di essersi a sua volta commosso e messo a piangere con la fornero. Ecco a me queste cose sconcertano e fanno riflettere… piangere vedendo allo schermo della tv una donna che piange parlando di sacrifici che Noi, non lei, dovremo fare si avvicina molto alla partecipazione emotiva del pubblico che si immedesima guardando una fiction.
Grazie FAS, siete grandi e coerenti come sempre. Non capisco tutto questa commozione (?) verso la Fornero che piange mentre il governo finisce di massacrare lavoratori e pensionati.
Ricorda tanto quegli omuncoli che ammazzano moglie e figli poi piangono perchè li amavano tanto, e tutti lì a commuoversi come ebeti, e chissà che gli avranno fatto la moglie e i figli, e chissà come soffre lui poverino, avrà questo rimorso per sempre, e bla e bla e blablaaah non si può aggredire quel poveretto che soffre. Intanto ha sterminato la famiglia, ma sticazzi, PIANGE! Soffrepiangesoffrehastilehaclassemicaèburinochelihaammazzaticomefosseunleghista!
Disgustata da molti commenti che ho letto, secondo me dimostrano la malafede di molte persone che si son riempite la bocca di diritti, giustizia, equità solo quando c’era berlusconi, e ora si nascondono di nuovo nel politicamente corretto e nelle apparenze.
Vaffanculo eh.
Senza lacrime, s’intende.
cara Ivana,
il prot fa molto punk 🙂 e chi l’ha messo alla fine del commento rende invece molto bene il senso di tutto. in generale non mi sembra ci sia nulla di “violento” e “volgare”. la violenza sta in quel provvedimento e la volgarità sta nella mistificazione di una operazione mediatica che infatti ha sortito il suo effetto.
in quanto a facce anche berlusconi ci metteva la sua: dici che la sua faccia era più credibile quando orchestrava i suoi dialoghi con la vecchina post terremoto dell’aquila subito pronto a comprarle la dentiera? e no, non ci piaceva sacconi e non ci piacciono in generale quelli che adottano un welfare che ci massacra la vita e vorrei capire se a te risulta che la fornero abbia messo in discussione il libro bianco di sacconi perchè a noi non sembra, anzi, tra una lacrima e l’altra, ci sembra che la condizione delle donne, sulle quali ricade tutto lo stato sociale, è aggravata anche dal fatto che dovranno essere sfruttate fino a settantanni. o non è così?
un abbraccio anche a te.
Da femminista (collettiva_femminista Sassari) provo molto disagio e dispiacere per ciò che scrivete in questo post. Soprattutto per il modo violento e volgare che avete usato, stiamo pur sempre parlando di una donna, non di uno stupratore seriale, o di Calderoli che spara boiate. Si può condividere o meno quello che fa, ma almeno riconoscerle la dignità di una che almeno ci mette la faccia (preferivate i modi e i contenuti di Sacconi?), mi riferisco a quel prot, che vi fa avvicinare più a modi maschili (vedi Libero o Padania) che al pensiero delle donne.
Non vedo poi, che male ci sia nel piangere.
Vi riconosco il grande lavoro di denuncia sulla violenza che state facendo, e di ciò vi ringrazio, spero sia stato un episodio, ma comunque, saluti a voi.
Ivana
…e intanto i grandi uomini e le grandi donne che ci inondano di lacrime e commozione, hanno deciso che lo Stato (cioè noi, cioè i nostri soldi) si farà garante per le banche.
Qualcuno ha parlato di solidarietà, già, ma verso chi?
@sabbry
il governo monti non ci piace. dunque siamo come la lega? ma per favore! schiacciare le opinioni altrui in là verso le parti difettose non farà apparire il pd migliore di quello che è. chi supporta questo governo vuoi o non vuoi è totalmente fuori dal tempo e dal mondo e sta legittimando una operazione di macelleria sociale della quale nessuno vuole assumersi le responsabilità.
@lameduck
per te qualunque cosa diciamo è faziosa. i tuoi commenti arrivano solo per ricordarci che siamo di parte. si lo siamo, e allora? stiamo dalla nostra parte che evidentemente non è la tua. grazie per avercelo ricordato e spiacente, certo che non si deve essere sempre d’accordo ma credo tu, con fem a sud, non lo sia mai 🙂
ps: noi continuiamo a stare dalla parte di quelle che tu chiami “zoccole”!
Raramente mi sono trovato a disagio su questo blog,ma questa è una di quelle.Se qualcuno sa qualcosa di me,spero garantisca sul mio assoluto antisessismo e sulla mia vicinanza alla causa femminista,chè potrebbe essere in messa dubbio dopo ciò che dirò.Possibile essere femminist* finchè si parla di uomini o di atteggiamenti forti di donne forti,ma indignarsi fino a definire isterici o idioti pareri discordi dai luoghi comuni che si cerca,ad occasioni alterne,di combattere?Una donna che non occupa il proprio spazio,ma che aspetta in casa il proprio uomo,magari pensando a ciò che sarebbe potuto essere e non è stato,noi tutti la criticheremmo e la inviteremmo a prendere una posizione forte,ad uscire di casa ed a riappropriarsi di se stessa e della propria identità,invece,una donna che esprime (volendo essere buoni) un “vorrei ma non posso” in tv,sottolineando il suo essere succube della situazione,con una lacrima,noi la compiangiamo quasi condividendo quella pretesa d’impotenza?Il femminismo o è una presa di coscienza del sè,anche dura,o non è.Questo è quanto penso.(P.S.Sono troppo pigro per essere isterico,quindi se volete giudicare male anche me definitemi “Intellettualmente lento”)
d’accordo con voi quelli di libero…
ci sono delle volte che leggendovi davvero non vi capisco..
http://www.liberoquotidiano.it/news/884535/Coccodrilla-La-ministra-piange-sui-sacrifici-Cara-Fornero-ci-dovremo-aspettare-il-sangue.html
Quoto Gabriele.
Non ho paura di usare l’aggettivo isterico ma se preferite lo cambierò con fazioso. Tanto la sostanza non cambia. Voi intendete il discorso di genere a modo vostro, difendete le donne ma secondo uno schema che sempre più mi pare incomprensibile ed in questo caso avete deciso di dare addosso alla Fornero che, poveretta, sarebbe anch’essa una donna e dovrebbe essere difesa nel momento in cui si è lasciata sopraffare da un moto di commozione dovuto all’enorme pressione sostenuta in questi giorni. Debolezza femminile? No, forse solo quei sentimenti che una donna ha sicuramente meno vergogna di esternare.
La Fornero è solo una sporca capitalista allora? Perché dobbiamo partire dal presupposto che, siccome appartiene alla classe dominante, ed è colta, una donna non debba avere una piccola apertura di credito da parte nostra quando tenta di governare?
Preferivate le puttane di prima, quelle che invece di studiare come la Fornero passavano per la scorciatoia del pompino al Drago? Si vede che non ci meritiamo altro.
P.S. Non è obbligatorio essere sempre d’accordo.
anche se non sono d’accordo con l’articolo vorrei dire che sono ancora meno d’accordo con chi parla di “isteriche” o addirittura offende…davvero si sentiva il bisogno di leggere le vostre opinioni
@Lameduck, se posso permettermi, in questioni di genere siamo sempre agli antipodi. Se siamo dalla parte delle donne allora siamo troppo dalla parte delle donne e se siamo dalla parte della povera gente siamo isteriche. bhò, magari esprimi la tua combinazione di idee in modo tale da non usare termini quali “isterico”, che rimanda all’utero e che è una delle modalità più sessiste per denigrare le opinioni delle donne. grazie!
io ho trovato fuori luogo e sono anche stata un po’ infastidita dalla provocazione “ridateci le puttane” non certo per la parola puttana o per quello che può voler dire (per esempio in merito alla manifestazione delle donne “bene” contro quelle “male” l’ho trovata molto adatta e ha espresso il mio fastidio per un movimento pieno di stereotipi e di retorica) ma per il contesto: in caso di individui non dovremmo ideologizzare tutto, ogni azione e sentimento! solo perchè donna una persona non può esprimere una certa gamma di sentimenti? sicuramente c’è nella società lo stereotipo molto forte della donna “santa”, dedita alla cura, sensibile e da proteggere, ma non vedo come di fronte a una donna preparata (Non la si può accusare di essere la moglie di…), che ha forse l’incarico più impopolare e politicamente difficile nel governo (lavoro e politiche sociali, con le misure impopolari che si devono attuare) e che come dice paolo non è abituata ad un ruolo di così grande responsabilità e di primo piano non dovremmo vedere solo la reazione emotiva e umana di una persona, una docente, non abituata a decidere del futuro delle persone…se fosse stata uomo sarebbe stata libera di commuoversi? credo che la sua sia stata una reazione completamente sana e razionale, bene diversa da anni, decenni di politiche arroganti, ignoranti, irrispettose…
Mi spiace per voi, davvero. Se il dolore di questa grande donna, che non piange certo per i sacrifici che deve proporre, ma per lo stess del lavoro che ha dovuto fare per noi tutti nelle ultime settimane, per essere andata contro i suoi stessi ideali pur di mediare una posizione, che di fronte a 60 milioni di Italiani sa che si sta per beccare insulti e castighi, dannazioni e strali (come l’articolo qui sopra)…; se non capite questo dolore, allora difficilmente riuscirete a capire quello di tante altre donne, invece costrette ad essere i lacrimevoli angeli del focolare. Mi rattrista vedere che femministe come voi, così attente all’alterità, non sappiano leggere l’Altro (bisognoso e fragile, sempre mendicante) quando questo vesta dei drappi del potere ufficiale. Il volto di Elsa Fornero ci chiama ad una risposta che non sia chiusura e condanna. Ci chiama ad una solidarietà che va oltre il facile giudizio di messainscena (come è pacificante aggiustarsi la coscienza dicendo che mentiva!). Così dimostrate soltanto di aver paura di voi stesse, riconducendo un pianto sincero e provato, ad uno schema potere-maschio-fallogocentrismo, che svela la pochezza degli strumenti di analisi.
Per chi volesse approfondire quanto dico, lascio il mio post:
http://secondelinee.wordpress.com/2011/12/04/le-lacrime-del-dopo-caimano-elsa-fornero-commozione-commossa-piange/
il punto non è che sia negativo vedere una donna piangere!!! chiunque può piangere e non per questo risultare debole. il punto è che è atroce vedere tanta passività, rassegnazione, sottomissione da parte di una ministra che non avrebbe voluto che le cose andassero così e con quelle lacrime sembra dirci: “io non volevo! io sono buona! fosse stato per me io avrei fatto diversamente!”. ma brutta idiota, pensi che così hai guadagnato la nostra stima? sei una Ponzio Pilato lacrimevole e basta! sei la peggiore categoria: la vigliacca che non prende posizione. ma tu che ne sai, ministra bella! tanto oramai hai le spalle coperte per sempre tu! per il tuo ruolo in questo governo avrai agevolazioni ufficiali ed ufficiose che una persona normale non vedrebbe mai nemmeno col binocolo. non ti preoccupare, non piangere per noi, ministra! tu per le persone che hanno dignità e coraggio vali molto poco, le tue lacrime valgono anche meno.
Irene di Nora,
non mi sembra che la Fornero abbia detto nulla quando hanno accorpato il ministero delle Pari Opportunità con quello del lavoro. Per quanto facesse schifo il nome, non mi sembra comunque che siamo in un paese tanto avanzato da poter dire che non ne abbiamo bisogno. Della sua sensibilità non me ne fregga nulla se è solo di facciata, e se è per indorare la pillola, anzi supposta di cianuro che sta autorizzando.
@Irene condivido … Chi ora grida hapoca dimestichezza con il sacrificio che chi già da più di dieci anni lo vive (economizzando sul mangiare tipo riso … e riducendo li consumi magari con la filosofia della decrescita “felice” e sostenibile) e non da ieri … poco cambia …. Eh cosi … intanto si prepara il trionfante ritorno dei caimani … purtroppo ora il calice è amaro perchè noi l’abbiamo costruito … o i nostri padri e nonni (magari non proprio i nostri) che con superficialità hanno votato quelli che pensavano a loro, al loro amico e vicino .. . alla pensioncella . Certo voglio un mondo diverso e nuovo sostenibile ed umano e senza finanza … ma chi non lo vuole?
E le donne questa volta ancora pagheranno un prezzo altissimo che già da decenni pagano in termini di non lavoro, di umiliazioni e non reddito, dipendenza e subalternità continua … silenziosa e nel silenzio … si perché noi piangiamo e spesso di nascosto … e soffriamo di nascosto, perché questa è debolezza … Che ci può capitare di peggio … se non il meglio con questa ministra?
..strategia mediatica o meno..questa volta c’è da piangere davvero.. -_-‘
Se posso permettermi, un articolo isterico.
articolo inutile e idiota
Chiagne e fotte la fornero.
Degli italiani per cui finge di piangere non gliene puo’ fregare di meno. Concordo con il post.
C’è una cosa che non capisco:siamo sotto Natale,perchè non s’è portata il bambinello in grembo per far vedere anche per chi ci chiedono i sacrifici?In fondo c’è la donna forte ma con l’anima,l’uomo fermo e risoluto che la protegge,ma con circospezione (un po’ come a dire “dietro una grande donna c’è un grande uomo),per la figura dell’anziano saggio e vissuto,in quella specie di reparto geriatrico non c’è che da scegliere,manca solo il figlio di tutti noi,magari,però,adottato da mamma single,per strizzare l’occhio alla modernità…Maschi-Femmine 1:1,questo goal della Fornero pareggia Vespa a l’Aquila,vigilante sulla ricostruzione perchè abruzzese…rosso di sera bel tempo si spera:non c’entra un cazzo,ma luogo comune per luogo comune,ne ho messo uno anch’io…
io non credo qui sia in discussione il diritto di piangere. qui è in discussione il tempo il luogo e chi ha accennato il pianto. è tutto talmente patetico da essere incommentabile. la manovra è omicida, è assurda e quel governo è lì apposta per farla, era stato voluto per quello e quello che sappiamo è che se questa cosa l’avesse fatta berlusconi cori di indignazione si sarebbero levati ovunque – invece l’hanno fatta gli emissari delle banche e di confindustria e allora siamo lì a consolare la ministra mentre annuncia un’operazione generale di sodomia contro gli italiani e le italiane. content* voi!
ps: a proposito di quelle che in giro lamentano l’uso della parola “puttana” ricordiamo che noi ci siamo sempre opposte alla divisione tra donne per bene e donne per male e che a usare più volte il termine “zoccole” non siamo MAI state noi. perciò fa specie sentirsi dire che non bisogna usare quel termine giusto da chi fino a qualche settimana fa scendeva in piazza contro le “zoccole” di palazzo. noi in generale guardiamo all’operato politico di occupa certe cariche istituzionali e il resto non ci interessa e “ridateci le puttane” è una chiara provocazione. evidentemente riuscita.
Ma quale umanità, parliamo di gente con dichiarazioni dei redditi a nove cifre, che ci chiede “sacrifici” in nome della Nazione (!!!!!) e due lacrime finte come banconote da 12 euro dovrebbero farcele/i sentire più vicine/i? L’elemosina emotiva e il sensazionalismo patetico lasciamoli a Comunione e Liberazione, che a noi appartiene la rabbia.
No cioè fatemi capire… secondo voi si è messa la cipolla negli occhi? dai…
Non sono d’accordo neanche io. Che facciamo come gli uomini? Ci prendiamo per il culo se ci scappa un piantino?
Io credo che fosse emotivamente coinvolta nel dare la notizia e si è emozionata, capita, forse capiterebbe anche a me e anche a voi. Agli uomini non capita, no.
E sono d’accordo con la Zanardo, niente spettacolarizzazioni, ha pianto? ok capita, basta.
sono d’accordo anch’io con Irene, staate esagerando: una donna (o un uomo) che piange non è uno stereotipo, è un essere umano particolarmente sensibile e forse non abituato a stare davanti alle telecamere e ad avere un ruolo politico di così primo piano (perchè pure se sei “tecnico”, governare è sempre un atto politico). è giusto criticare le misure liberiste di questo governo, è terribilmente ingiusto sindacare sulle reazioni emotive del ministro Fornero che è prima di tutto un essere umano, per favore non facciamoci accecare dall’ideologia, restiamo umani. le madri di Plaza de Mayo non stavano “usando uno stereotipo in maniera eversiva” esprimevano dolore per i loro congiunti e il desiderio di giustizia, ideologizzare persino le lacrime è assurdo e ingiusto e aiutare, sostenere una persona in lacrime non è maschilismo.
Commuoversi su una singola parola non mi sembra manifestare umanità, ma semplicemente non essere in grado di gestire le proprie emozioni… e vai con gli stereotipi delle donne troppo emotive, bisognose di una spalla su cui piangere! Che schifo.
Più che di lacrime e di ridicolaggini del genere, credo che avremmo bisogno di un governo fatto di persone che abbiano provato sulla propria pelle cosa vuol dire non arrivare a fine mese, non di gente che in tasca ha i milioni invece delle monetine. E ricordiamoci che se siamo nella m. fino al collo lo dobbiamo proprio ai giochini di banche & co. di cui molta di questa gente è diretta rappresentante.
Vorrei solo ricordare che questa storiella della Fornero che si è alzata e se n’è andata davanti alla delegazione dei “ggiovani” circola solo nei titoli dei giornali ma è stata smentita da tutti, articoli inclusi. Per favore.
la penso esattamente come irene…..solo perchè è una donna si sarebbe dovuta comportare diversamente? ora la commozione è vietata alle donne? perchè segno di “debolezza”? menopausa? questi sono schemi e atteggiamenti abbastanza tradizionalisti e tipici di una concezioni di “genere” arretrata che non mi aspettavo di trovare qui….per me ha dimostrato umanità e senso di responsabilità (cosa inaudita nel mondo politico), anche prendendo in considerazione il settore della sua attività, così strettamente legato al sociale…..una persona che ha avuto una risposta umana a misure difficili, cosa rara…siamo le prime a dire che va superata l’ottica madonna o puttana e poi scriviamo questi link, ridateci le puttane, vedendo nella reazione emotiva di una donna per forza di cose una strategia falsamente pietosa? basta!
Anchio son d accordo con irene.
Se è arrivata a piangere vuol dire che quello che ci aspetta e un vero futuro nero…anzi
nerissimo, per tutti e tutte le fasce deboli, sempre lavoratrici e pensionati.
gira e rigira non tasseranno mai i soliti riccki. putroppo.
notte.
La Fornero non mi è mai piaciuta. E’ vecchio come il cucco il trucchetto di mettere in posizione di visibilità delle donne che sono un mix di stereotipi: la donna con le palle, che piange, la donna forte ma sensibile, la moglie di… che però si è anche fatta da sola. La donna concreta come una massaia e chi più ne ha, più ne metta…
E’ il peggio, perché affossa tutti (uomini e donne, giusto per semplificare) nella palude degli stereotipi, del dover essere…
La faccia(ta) sentita di una stangata epocale: guardate quanto non vorremmo, eppure ci tocca, e con quanto dolore (quanto?). Mi incazzo, perché non va toccato il dolore, ma non va strumentalizzato usato e mercificato, non va. Mi viene in mente un passo di Germaine Greer, non ricordo dove, che parlava delle lacrime, della forza del pianto, del dolore che smuove. Prendeva ad esempio il grande esempio delle Madri di Plaza de Mayo, in quel caso l’uso dello stereotipo era altamente sovversivo ed eversivo, in questo caso è oppressivo. In tutti i modi, simbolico e materiale.
questa volta state sbagliando di grosso. l’unico e primo briciolo di umanità da parte di questa classe dirigente è arrivato da una donna, e non poteva che essere così. vi ricordo che Fornero a lungo ha lavorato per le pari opportunità e che qualche giorno fa ad un tavolo della delegazione giovani formato da soli uomini è andata via prima, incazzata, dichiarando “Se neanche i giovani hanno la consapevolezza che il contributo delle donne deve essere valorizzato non si riesce ad andare da nessuna parte”.