Milano, 7 settembre 2009
All’Azienda Sanitaria Ospedale San Paolo di Milano
PETIZIONE PER IL DIRITTO DI SCELTA DELLE DONNE NELLE PRESTAZIONI SANITARIE ABORTIVE
I firmatari della petizione, nel rispetto della legge 194 del 1978, chiedono il riconoscimento del diritto di scelta, laddove praticabile, fra l’aborto chirurgico e l’interruzione di gravidanza farmacologica. Attualmente l’Ospedale San Paolo offre alle donne che si sottopongono all’interruzione volontaria o terapeutica della gravidanza solo la possibilità di ricorrere al metodo chirurgico; dopo l’approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco della pillola RU486, riteniamo necessaria l’introduzione anche del metodo farmacologico. Questa petizione non persegue come fine il maggior utilizzo della pratica abortiva, bensì si pone il problema delle donne che decidono o debbano – per motivi clinici o terapeutici – ricorrervi, liberamente e nella legalità, di optare fra metodiche differenti. Scegliere un determinato trattamento sanitario, principio costituzionalmente garantito dall’art. 32, non può quindi essere derogabile in alcun modo a motivi ideologici o di natura politica né tanto meno discriminatori. Pertanto, si invitano gli organi competenti e decisionali dell’azienda ad accogliere questa richiesta.
Si porgono distinti saluti.
Promotori: SdL intercategoriale HSP, USI San Paolo-Sindacato Autogestito, CGIL fp HSP, Donne per una difesa del lavoro delle donne, ARCI Metromondo, Sinistra Critica
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—>>>petizione_ru486.doc