Update: leggi il comunicato del “Movimento femminile per la parità genitoriale“. E poi leggi il comunicato di Bigenitorialità Assente, un gruppo di madri che organizzano la manifestazione annunciata per il 4 ottobre. Da parte nostra un ringraziamento al MFPG che ha voluto chiarire qui con noi la sua posizione e che come altre organizzazioni che si interessano di affido condiviso e bigenitorialità non hanno nulla a che fare con questo equivoco e a Bigenitorialità Assente per aver spiegato di che si tratta. (Fasse)
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In rete gira un appello a firma di un fantomatico gruppo di donne. Ha aperto una pagina, che ha chiuso dopo poche ore perché immediatamente interrogata circa la strana coincidenza, e ha invitato tante femministe del nostro circuito e oltre, ha espresso una specie di invito (ricopiato anche su una pagina che si occupa di affido condiviso) riferito alle donne e ad una manifestazione che sarebbe prevista per il 4 ottobre, stessa, ora e stesso luogo di un’altra manifestazione, quella dei padri separati, che si svolgerà in quella occasione a Roma.
Ad invito ricevuto e ad appello segnalato alcune amiche sono andate a chiedere lumi, a chiedere come mai vi fosse questa coincidenza, perché è BRUTTO invitare le donne a partecipare ad una manifestazione facendo loro credere si tratti di altro, senza considerare che se le inviti DEVI dire loro quali sono i contenuti ai quali si chiede di aderire, affinché scelgano se condividono o meno, se intendono supportare quella causa oppure no.
Basta dire: “care, c’è quel giorno una manifestazione con QUESTI PUNTI all’ordine del giorno, supporto del ddl957 sull’affido condiviso e Pas inclusi, sono questi punti e non altri che questi e vi invitiamo a venire“. Nulla di male. Si può dire no, si, forse, si può essere più o meno interessate ma di certo ci si resta male se si arriva ad una manifestazione invitate a fare numero e riempire una piazza di comparse che vengono ritenute senza un cervello e senza che sappiano esercitare libertà di scelta.
Le donne non sono corpi che li sposti a riempire le piazze di una manifestazione a favore dell’installazione della mattonella beige sulla strada con un invito che dice che si tratta di una azione a favore della mattonella viola.
Cos’è? Il solito cortocircuito comunicativo per far circolare una notizia tra persone non interessate? E a chi serve? Chi ha dato il patentino della comunicazione a chi inventa queste modalità? Non è chiaro che questo realizza un danno alla manifestazione in se’?
Comunque sia, se qualcuno ci avesse chiesto di dire che c’era ‘sta manifestazione, lasciando il mondo libero di decidere se partecipare o meno, avremmo anche detto, senza problemi, specificando che noi per tante ragioni che potete immaginare non ci saremo. Ma usare le donne come veicoli involontari da ingravidare e alle quali far partorire messaggi che altri/e non sanno declinare efficacemente è molto antipatico. Basta questo a dire agli organizzatori di quella manifestazione – che siamo certe non essere responsabili di questo fake – che le donne che conosciamo sicuramente il 4 ottobre non ci saranno.
Ps: pubblichiamo questa nota perché l’appello/invito a partecipare a questa manifestazione sta girando anche nella nostra mailing list generando equivoci e astio contro i protagonisti della manifestazione del 4 ottobre. L’account/pagina da cui si sono ricevuti contatti e che ha messo in moto questo meccanismo è https://www.facebook.com/bigenitorialita.assente. Essendo certissime che a fare questa cosa non siano state in alcun modo donne/femministe speriamo i padri separati, ai quali auguriamo lo svolgimento di una bella manifestazione nel pieno e legittimo diritto che è bello usare in ogni democrazia, accertino l’autore/trice di questo account per addebitargli la responsabilità di questo danno di immagine.
L’apoteosi della Torre di Babele.
OSTRUZIONISMO. Forza mamme! Chi cura tutti i giorni i figli? Forza, avanti tutta.
Tutto questo mi sembra strumentale….. a vantaggio di chi??? in primis, ci sono i bambini, in secundis ci sono o Padri separati gli altri se c’è “posto” vengono dopo….
Guarda, è la stessa vaghezza che abbiamo visto nelle vostre risposte alle tante domande che vi sono arrivate a chiarimento da molte nostre amiche. Una di loro ora scrive questo:
“Per le organizzatrici della manifestazione del 4 ottobre: La manifestazione è stata annunciata alla stessa ora, stesso giorno e stesso LUOGO della manifestazione dei padri separati. voi non avete divulgato una piattaforma né altro. Vi è stato espressamente chiesto più volte se erano due cose coincidenti e le risposte sono state vaghissime. Dunque se avete una piattaforma indipendente con un programma indipendente e decidete di fare una manifestazione in UN ALTRO posto noi siamo tutte orecchi. Fino a che non chiarite la vostra posizione resta il fatto che nella stessa piazza volete arrivino persone che di fatto hanno opinioni molto diverse.”
Se il vostro gruppo fa una manifestazione che non c’entra nulla con quella dei padri separati allora non si spiega come vi diano il permesso di farla nello stesso posto. Volete davvero portare le femministe nella piazza in cui i padri separati, cosa da tempo annunciata ci pare, hanno deciso di fare una manifestazione a supporto del ddl 957 sull’affido condiviso? No, secondo me o siete un fake oppure avete le idee veramente confuse. Ma molto confuse. Oltretutto se davvero fate una contromanifestazione dovete essere CHIARE e dire che state invitando le donne nella stessa piazza in cui ci sarà la manifestazione dei padri separati per contrapporre folle e argomenti. Io ad una cosa così non verrei manco morta. Loro hanno diritto a farsi la loro manifestazione e io non vorrei (e non solo io del nostro gruppo) essere elemento di contrapposizione, scontro e di disturbo. Se dite cose diverse fate la manifestazione altrove e un altro giorno, no?
La discesa in piazza di è ufficiale procura scompesi. Ne prendiamo atto e proseguiamo unite e compatte verso l’unico pulito obiettivo prefissato. Le comunicazioni ufficiali appariranno solo sulla nostra home insieme a quelle che usciranno su testate giornalistiche serie. Lo Staff di Genitorialità Assente