#save194: La 194 è salva, per oggi. Pochi minuti fa la Corte costituzionale ha comunicato che la questione di costituzionalità della legge 194 sollevata dal giudice di Spoleto è “manifestamente inammissibile” [1].
La campagna è nata spontaneamente su internet, tante donne e uomini hanno/abbiamo “istigato” più appuntamenti in varie città d’Italia e non solo [1] [2] [3] [4] [5] [6]. C’era anche un gruppo di supporto a Londra. Abbiamo diffuso materiali utili in rete ed ecco alcune immagini (da Roma/Livorno/Napoli/Bologna…) già condivise sulla mobilitazione nelle varie città.
[Foto di Chiara Siani]
Mandateci i vostri report di lotta (o foto o quel che volete scrivendo a fikasicula@grrlz.net) e saranno condivisi sul blog in questo post in costante aggiornamento.
Ora resta da combattere contro no-choice che vogliono che il parlamento europeo ratifichi il fatto che le donne che abortiscono vengano considerate delle assassine, le varie regole funerarie che obbligano alla sepoltura degli embrioni e i no-choice che si appropriano dei consultori per renderli succursali dell’ideologia dei quali sono portatori. La 194 è salva. Noi lo siamo un po’ meno. Continuiamo a lottare perché il nostro corpo e le nostre scelte sono tutte da difendere. Vogliamo educazione sessuale nelle scuole, libertà di scelta, contraccezione disponibile anche d’emergenza, ivg gratuito e assistito, basta ricatti e terrorismo psicologico. Basta giudizi morali sulla nostra sessualità. Vogliamo risiedere nella civiltà e non nel medioevo e nella barbarie che lasciava morire dissanguate le donne che si infilzavano l’utero con un ferro da calza o che si avvelenavano con gli infusi di prezzemolo.
Buona lotta a tutt* noi!
Grazie di cuore è grazie a tutte voi se l’hanno salvata!
Però sanno che se la toccano potrebbero scoppiare violente reazioni. L’obiezione di coscenza mi spaventa e praticamente è quasi se la legge 194 fosse inesistente perchè non è applicata e in molte regioni d’Italia l’aborto è praticamente fuori legge visto che ad esempio nel Lazio e molte regioni del sud non praticano gli aborti e sono regioni comunque che dovreero garantirlo per legge visto che fare un figlio in certe parti d’Italia significa rinunciare al proprio futuro o non avere soldi per camparlo, senza pensare che al sud la disinformazione sessuale è più accentuata quindi di fatto avvengono più gravidanze indesiderate :(. Bisognerebbe continuare a fare altre iniziative a difesa della legge.