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Femen: immagini e immaginari!

Facciamo un gioco. Vediamo se indovinate. Ci sono due foto. Una è quella di una coraggiosa dimostrazione delle Femen, che a me sono tanto simpatiche, e mi spiace che in questo caso siano fotografate da chi riproduce un immaginario – la donna braccata dallo sbirro e in posa – che si presta molto a legittimare l’eros da caserma tutto autoritarismo ed erezioni, erezioni e palpeggiamenti delle donne bloccate, e l’altra è quella di una nota pubblicità (per la Relish), poi ritirata in seguito a proteste e al giudizio dello Iap, che è stata più volte criticata, sovvertita e commentata anche da noi qui, qui, qui, qui, qui. Voi le distinguete?

Posted in Comunicazione, Corpi, Critica femminista, Fem/Activism.


5 Responses

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  1. valijolie says

    ma solo a me lo sbirro di spalle pare una donna?
    (molta amarezza comunque, davvero mi chiedo cosa ne dicono le femen, comunque lo si giri è sempre lo stesso carrozzone mediatico)

  2. ivabellini says

    perchè non provi a fare questa domanda alle femen?

  3. Serena says

    vergognosi questi poliziotti. non condivido questa forma di protesta, le Femen non mi vanno proprio a genio, ma vedere i sorrisetti maliziosi delle forze dell’ordine e il poco rispetto verso queste manifestanti, mi fa girare le ovaie.
    parlo per me, naturalmente, ma fossi stata io forse avrei preferito una manganellata che quelle risatine eccitate. VERGOGNA!

  4. Lorenzo says

    non so quanto sia efficace come forma di protesta, anche perché lo sbirro mi sembra divertito. Inoltre lei non so come cavolo faccia a non essere morta congelata… il poliziotto c’ha un bel giaccone e un berretto… eroica solo per questo!

Continuing the Discussion

  1. (S)coprire la tetta come "dovere di cronaca" (Femen e Repubblica) | agora-vox.bluhost.info linked to this post on Febbraio 14, 2012

    […] Ora appunto dominano nella destra colonna le Femen, “attiviste femministe ucraine in topless” (composizione di citazioni da Repubblica) che vanno nel posto x, fanno la protesta, arriva la polizia e le arresta. Io sono innamoratissimo della “bella mora” nell’immagine qui sopra; scusate se la qualità non è il massimo, ma su Repubblica e gli altri quotidiani italiani c’era sempre e solo con le zinne fuori, ho dovuto tagliarla (jpg già compresso, croppato e ricompresso, bleah! Lei comunque sempre divinissima et angelicatissima). Su come “donna nuda + maschio rivestito di divisa e potere e potere di costringere + manette + sottomissione” sia o una catena simbolica che va cautamente trascinata in mura domestiche tra persone adulte e molto consapevoli o una catena reale e un immaginario ipersessista che va fermamente denunciato non credo vi siano da spendere troppe parole (ma si legga questo post di Femminismo a Sud). […]