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La scarpa della Santanchè con la falce e il martello

Qualcuno ci può dire cosa ci fa la scarpa sadomaso della santanchè su un manifesto di rifondazione?

Donna di classe sarebbe la
proletaria, l’insegnante licenziata, quella costretta a piazzarsi sui
tetti dei provveditorati o l’operaia licenziata o la straniera
rinchiusa in un Cie e poi mandata in carcere se prova a ribellarsi alle
molestie? Sarebbe quella la donna di classe? E chi è il/la creativ* che
ha avuto la bella idea di identificare tutto ciò con una scarpa
fetish/sessista che più sessista non si può? Perchè non una bella frusta e un corpino di pelle nera allora…

Da quando una donna "di
classe" mette una scarpa così scomoda se non per stuzzicare la fantasia
dei maschietti? E’ un manifesto fatto per richiamare l’attenzione delle
donne o per adescare maschi?

L’uomo di classe quindi come lo faremo? Con un mocassino di camoscio o con uno stivale in pura pelle di coccodrillo?

Perplesse. Basite. Siamo veramente molto perplesse. E qualcuna di noi rifondazione la vota pure…

—>>>il dibattito prosegue: Noi trinariciute? (e che vor di’?) ||| Non ci credo: hanno messo online un sondaggio!!! ||| La nostra risposta alla ideatrice del manifesto

Posted in Fem/Activism, Pensatoio.


21 Responses

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  1. annalena stocchi says

    ma di cosa si sta ragionando ….
    il limite è ormai passato da un pezzo
    è sempre + difficile ritrovare un’equilibrio una lucidità intellettiva che ci porti a smettere di partorire cazzate, immagini mediocri ,con la presunzione di essere al sopra di tutto
    come donna del forum mi sono definitivamente rotta i problemi sono molti altri e qualcuno ce ne crea anche di insignificanti….ditemi voi ma come bisogna dirlo ,che non è per essere integraliste ma non se nè può +
    tacco si tacco no preferirei essere rapresentata sicuramente cominciando dalla testa e non dai piedi
    lena

  2. petarda says

    l’uomo di classe ce l’abbiamo già: porta un cardigan di cachemire e la cordicella per gli occhiali griffata. il tutto all’insegna del comfort e non solo dell’eleganza, altro che i tacchi a spillo da tortura.

  3. fikasicula says

    e come potrebbe rispondere…
    e il sondaggio?
    un po’ paraculo, come minimo…

  4. blucitybike says

    ieri durante la trasmissione “un giorno da pecora” su radio 2
    hanno nominato il blog, l’ospite era ferrero e hanno letto qualche riga di critica al manifesto con il tacco.

    Ferrero e’ riuscito a non rispondere…

  5. marcello says

    Cosa vuol dire “i gruppi autonomi e i centri sociali non scherzano!”, “Tutti i partiti sono maschilisti” ???
    IL MANIFESTO E’ POLITICAMENTE SBAGLIATO, PUNTO.
    Cos’è facciamo come i socialisti che dicevano “Eh rubano tutti e allora rubiamo anche noi”?

  6. marco says

    bhe io non ci vedo tutte ste dietrologie sessiste…se non le stesse esagerazioni barocche che hanno animato la fantasia malata dei cosidetti creativi (e non di partito ma stipendiati da agenzie private) negli anni di sansonetti e del bertinottismo rampante…ma daltronde che ti aspetti da gente che viene dal psi (perchè quella era la casa madre di bertinotti,bonadonna ,etc etc etc)…che ci si occupi di problemi del lavoro?
    Più che altro va detto che questo rappresenta l’ennesimo tentativo di tradimento del congresso di chianciano in cui la base disse chiaro e tondo che bisognava mollare tutti gli ammiccamenti new age per tornare a parlare dei problemi di classe….quelli veri….
    A onor del vero va detto che molti compagni stanno attuando la pratica della disobbedienza rispedendo al mittente dei manifesti del genere(ricordiamoci che il partito non è solo il suo segretario)cosicchè al momento molte federazioni sono intasate da siffatte oscenità grafichè rimaste “inattacchinate”
    Altra grande tradimento delle decisioni del congresso e della volontà della base è quela inerente all’abbandono delle illusioni governative calpestate nel lazio dall’appoggio a un vecchio e osceno arnese del sionismo confindustriale come emma bonino….si si proprio la grande emma che ci ha regalato porcate come l’abolizione dell’articolo 18 ,la flessibilità…le privatizzazioni…a sostenuto caldamente due guerre…una in jugoslavia e una in iraq…per non parlare del massacro del popolo palestinese che lei per prima nella storia della politica italiana sdoganò come “il diritto all’autodifesa dello stato di israele”…
    Di questo sono molto molto amareggiato…se le prossime regionali prevedono il voto incrociato darò il mio voto cmq alla federazione della sinistra…quantomeno per votare una grande persone come margherita hack,dando il voto a presidente della regione a una “testa di legno” senza possibilità ….se no sarò costretto a fare come alle politiche…ovvero recarmi al seggio e dopo essermi fatto timbrare il certificato elettorale rifiutare tutte le schede facendo mettere a verbale “nessuno degli schieramenti mi rappresenta”

  7. sara says

    se erano coraggiosi sposavano la campagna “anch’io sono una puttana” delle sexyshock, quella si che era comunicazione sovversiva. altrimenti avrebbero dovuto essere coraggiosi fino alla fine: una bella foto di betty page in pratica bondage. ma fare la santanchè rivolgendo il messaggio alle donne che non hanno un immaginario fascista è veramente da totali ignoranti in quel campo.

    evidentemente non si sono letti “il fascino fascista” di susan sontag…

  8. Angelo says

    Dietro quel manifesto non c’è pensiero. Tutto ciò che mi rappresenta, guardandolo, è feticismo della merce-donna e pornografia del corpo. Altro che “classe”. La cravatta di cashimire di Bertinotti era volgare, kitsch, questo manifesto è pornografia mistificata in cultura.
    Angelo

  9. fikasicula says

    solo per dire che ad alcune di noi non interessa fare campagna elettorale in una direzione o in un altra perchè semplicemente non votano. in che non significa che il dibattito non abbia comunque una ragione per essere svolto.

  10. lorena says

    certo che non è questione di immaginario sessuale ma anche. come dire che dovrebbe andarmi bene che su un manifesto sia mostrato solo il desiderio etero di un maschio etero o di una donna etero.

    per dire: io sono lesbica, non uso i tacchi a spillo e se l’identificazione che il partito fa delle donne che dovrebbero tesserarsi è quello per me sicuramente non c’è posto. e non è per ricalcare uno stereotipo perchè ci sonomie amiche lesbiche che il tacco a spillo lo portano così come ci sono etero che non lo porterebbero mai ma con tutte le cose che patiamo e i problemi che abbiamo è una stronzata che siamo qui a discutere di come la parte maschilista di rifondazione rappresenta le donne.

    meglio sinistra critica.

  11. enza says

    come già detto ad un’altra compagna:

    “l’immaginario sessuale non è in discussione 🙂
    ognuno può averci quello che vuole. qui si discute di comunicazione e di politica. dato che per prime le donne del forum prc non gradiscono questo manifesto mi chiedo quale sia il livello di partecipazione nella scelta della comunicazione da parte delle donne all’interno del partito.
    credo che le cose si discutano prima e non dopo. dopo significa solo subirle. prima invece significa partecipazione dal basso.”

  12. Olly says

    Nina, dici bene, autoironia un corno!

    Ma ci rendiamo conto?
    Io scelgo di boicottare i tacchi a spillo, perchè sono scomodi, cazzo, sono veramente scomodi. I tacchi a spillo sono LA tortura, e dico alle compagne del Forum delle Donne, che se sono vere femministe, debbono boicottare i “compagni”, perché stanno facendo sulla loro e sulla nostra pelle la campagna elettorale, una campagna berlusconiana, che non ha niente a che vedere con il vero comunismo, con i grandi comunisti, per esempio gramsci, il Gramsci che diceva Studiate!

    Dove siamo noi, donne universitarie, studentesse, lavoratrici?
    Chi cavolo ci fa al lavoro o all’università con quei tacchi a spillo?
    Dove siete?
    Perchè vi dovete abbassare ad accettare un manifesto del genere? Un manifesto di discriminazione, che andrebbe a far pubblicità a uomini politici, e dico UOMINI, non donne! E saranno loro a prendere quelle maledette poltrone, e le donne, ancora una volta, dovranno stare mute, oppure solo sul web!!!

    Scusate ma sono veramente arrabbiata.
    Ringrazio FaS per la segnalazione, ringrazio tutt* coloro che partecipano a questa discussione, perché è ora di capire chi sta con le donne e chi no.
    E scusate tanto, ma io (con grande entusiasmo) passo un sacco di tempo qui con voi a discutere, anche sulla mailing list, e poi non possiamo accettare questo! No no e ancora no!

  13. nina says

    io porto quelle scarpe e mi piacciono molto e ognuna deve essere libera di indossarle senza sentirsi dire che la scarpa è di per se sessista.

    però l’associazione di quella scarpa con l’idea politica che vorrebbe esprimere il manifesto non mi piace per niente. lo capirei solo se mi dicessero che ad aver pensato questo manifesto fosse lo stesso autore di striscia la notizia. (quello delle veline…)

    quando vado a fare politica e ad attaccare manifesti e a fare volantinaggio non metto le scarpe con il tacco a spillo e di sicuro non voglio essere identificata con quelle perchè è il mio cervello che vorrei si vedesse.

    peccato non ci sia nessun creativo che è in grado di mostrare la meraviglia che l’intelligenza delle donne ogni giorno offre al mondo.

    di tutto ciò che potevamo comunicare quindi la scarpa è proprio l’ultimo pezzo possibile. tanto valeva metterci il culo.

    ps: per chi dce che per apprezzare questo manifesto serve autoironia ricordate che sono le stesse cose che dice rizzi quando mostra il culo delle veline per fare aumentare l’audience di canale cinque.

  14. Serbilla says

    In tutta sincerità, la minigonna può anche essere intesa come un simbolo di “libertà” (tra virgolette), lo stiletto proprio no, dietro forse c’è un ragionamento che può essere: rinnovato interesse per il femminismo? hmm vediamo che ne esce, usiamolo per il partito, ma evitiamo che si pensi alle femministe come a delle frigide barbute, chessennò gli uomini si spaventano e le ragazzette che potrebbero votarci non lo fanno, meglio un femminismo fashion alla “il diavolo veste Prada” (feedback eccezionale). Ecco il manifesto perfetto del senso di colpa (il silenzio sui temi di genere) e del fraintendimento culturale (femminista=strega isterica) e dell’appropriazione indebita (femminismo non è = comunismo).

    Dierei che la scarpa è proprio copiata dalla locandina del film:
    http://cinema.cimuvi.org/…volovesteprada/cop.jpg

  15. fikasicula says

    qualcuna di noi ha già scritto questa notte ed è bene che l’abbia fatto… (grazie!)

    il manifesto è una vera porcheria. non mi sembra ci sia altro da dire. so che altre donne rivendicano la possibilità di essere rifondarole e con il tacco a spillo ma non stiamo parlando di libertà di scelta d’uso di una scarpa ma dell’identificazione del concetto di donna di classe con quella scarpa che significa mercificazione, caviglie triturate, imposizione estetica, sessismo.

    le donne di rifondazione non sono monache di clausura, anzi. ma essere libere, idealmente e sessualmente non va per forza di pari passo a quella idea (fascista) di libertà. posso circolare nuda e con le scarpe da tennis. posso circolare libera e con le infradito…

  16. massimo says

    Rifondazione mostra lo stesso spirito di sempre… Prima contro la guerra poi voto di rifinanziamento, Prima femministi convinti poi pubblicità sessista… Sembra non conoscano il significato della parola coerenza.
    Mi spiace fare campagna elettorale su questo blog ma visto che ci sono…
    Partito Comunista dei Lavoratori unica sinistra che non tradisce gli ideali della propria base… Altro che Rifondazione.

  17. anita sonego says

    Care compagne, personalmente e come Forum Donne di Rifondazione Comunista concordiamo pienamente col vostro giudizio relativo alla scarpa “compagna”. Sappiamo che tutti i partiti (ma i gruppi autonomi e i centri sociali non scherzano!) sono maschilisti proprio perchè espressione di una società fondata sul “dominio maschile”. Il problema è che tutti/e siamo colonizzate/i da questo dominio e soprattutto lo è il nostro immaginario.
    Il lavoro di destrutturazione del potere patriarcale è più lungo e più insidioso di quello necessario per abbattere il capitalismo proprio perchè il patriarcato precede il capitalismo e il suo dominio si mescola ai sentimenti.
    Sono felice di quanta sintonia c’è tra le vostre analisi su questa pubblicità e quanto ci stiamo dicendo (via webb) noi compagne del Forum Donne. Questo significa che il femminismo lavora profondamente e in maniera diffusa. Grazie dei vostri pensieri e del lavoro che fate che ci fa sentire che stiamo lavorando per gli stessi obbiettivi
    Anita Sonego- Libera Università delle Donne e Forum Donne di Rifondazione Comunista

  18. andrea says

    Falce, Martello e Tacco a spillo. La donna oggetto per il bene del partito?

    http://ilpensieroselvaggio.blogspot.com/…na.html

  19. Olly says

    Vi ricordate il culo dell’unità?
    E più o meno stiamo a quei livelli.
    Io non ho mai votato rifondazione, perché una volta Diliberto e Ferrero sono venuti a fare una conferenza nel liceo che frequentavo illo tempore (cioè due anni fa ^^): non hanno detto un cazzo. No ma veramente,abbiamo posto loro domande interessanti,semplicemente non rispondevano.

    Ora, io mi chiedo: se se di sinistra come puoi non capire che ci sono delle situazioni urgenti??
    Rifondazione non ha più fatto niente.
    Cerca solo consensi. Come d’altronde ‘sta federazione delle sinistre.
    Io il mio partito l’ho trovato, è un partito piccolo e comunista, ma veramente. Si chiama partito comunista dei lavoratori. Nei comunicati che rilasciano, parlano molto spesso -anche- del sessismo.
    E ogni volta per me è una grande emozione, sapere che c’è chi nonostante tutto ancora non si scorda delle femministe, che guarda con occhio vigile al web.

    Scusate la parentesi. Ma soprattutto, il punto è: da quante miriade di ere geologiche stanno in politica Diliberto e Ferrero?
    Ci vogliono le donne e i/le giovani al parlamento.
    Ma quand’è che ci candidiamo, femministe?? 😉

  20. Mario says

    Senza parole, davvero…

Continuing the Discussion

  1. Quasi Comu. linked to this post on Febbraio 18, 2010

    Attenzione: minori, cattolici repressi, Persone Beneducate devono andarsene senza leggere. C’è più turpiloquio del solito, in questo post. Prima di tutto guardate il manifesto e leggete il post, primo di una serie perché il casino