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L’egoismo e la paura: appuntamenti ribelli


Non vi importa niente
. State tutti col culo comodo e girati da un’altra
parte. Invece è una questione personale, è roba nostra, è cosa che ci
riguarda.


Sto proprio parlando con voi
, creature egocentriche del mondo reale e
virtuale, che lo so già che state a gingillarvi con i vostri dolorini
e con i vostri minuscoli dispiaceri. Siete lì a guardare al massimo
entro un metro quadro dal vostro naso. Ed è lì che resta tutto il
vostro mondo. In una superficie scarsa dalle prospettive mediocri.


State tutto il giorno a masturbarvi
perché in fondo l’unica cosa di cui
vi interessa davvero è il vostro piacere. Che non si parla di una roba
sessuale, almeno quella sarebbe davvero liberatoria e forse persino
rivoluzionaria. Già stiamo parlando di stimolazione metaforica, di ogni
gesto o atto che durante la giornata è mirato a sottolineare la vostra
grandezza, a far notare la vostra bravura, a ingigantire la vostra
nobiltà d’animo.


Sedute autoreferenziali
fatte durante la coda dal dottore piuttosto che
dal salumiere. Parole messe in fila per dimostrare che esistete e lo
fate meglio di chiunque altro. E come mi commuove vedervi recitare
nelle vostre prove di indignazione, a sollevare il sopracciglio o ad
asciugare lacrime. Che i vostri ideali si ispirano alle gag di emilio
fede ed è davvero triste vedere una nazione intera che scambia per
informazione il pettegolezzo del signor Rossi sciorinato dal panettiere.


Tutti pronti a cagare perle di saggezza
. Tutti intonati nell’urlo
contro ladri, puttane e spacciatori. Tutti a fingersi governatori di un
pianeta che non si governa, in fila a esigere persino gettoni di
presenza.


Che non si tratta di democrazia partecipata
. E’ solo la voce ignorante
della signora Pasqualina che si fa governo e decide per noi. E’ l’umore
stizzito di mille nobili decaduti che si alleano con la plebe per
conquistare il trono.


Stiamo navigando su una nave strana
, che è piena di buchi e non ha
scialuppe di salvataggio. Ci sono quelli che provano a non farla
affondare e gettano l’acqua fuori bordo con un bicchiere e poi ci sono
quelli che pisciano liquido che si somma all’altro liquido e ci
raccontano che il problema sta proprio lì: bisogna che l’acqua sia
sostituita dal piscio. Perché è urina italiana, dal degno colore
giallo, che a berla corrobora e rinforza, a lisciarsela addosso deve
essere una goduria e comunque, di sicuro, è meglio dell’acqua che viene
su dalla stiva.


E’ evidente
che da queste parti abbiamo un’idea diversa sulla bontà del
piscio, che è liquida, giallognola e puzzolente dappertutto.


Che poi chissà
come mai mi sono ritrovata a parlare di questo. Non mi è chiaro e vorrei spiegare.


Abbiamo stabilito
che può volerci una vita e mezza per capire tutto
quello che succede. E se parliamo di monnezza serve anche un discreto
diametro di narice. Serve immaginare che la storia vi interessi
altrimenti non ha senso parlarne.


Come vi è sembrata la storia
delle botte alle donne di Chiaiano che opponevano il proprio corpo ai poliziotti? Che ne pensate del fatto che una di queste donne era incinta di otto mesi e ha perduto un bambino? [Per approfondimenti e per avere le idee più chiare su tutta la storia seguite Indymedia Napoli]


Ce l’avete una opinione
o siete ancora comodi a gettare spazzatura nel
vostro secchio, che tanto chi verrà a ritirarla prima o poi andrà
sempre a scaricarla addosso alla gente del sud. Tanto lo sapete che il
popolo conta solo quando è utile al governo. Altrimenti sai quanto ci
mette a mandare eserciti e carri armati per schiacciare la sovranità
popolare? Il tempo di un soffio, è chi vive nei territori non conta
più. Sono abitanti di un pezzo di terra che non è neppure concessa in
usufrutto. Non siamo affittuari, non siamo neppure mezzadri. Siamo solo
ombre che strisciano su un territorio che non ci appartiene perché è
già di qualcun altro. Non è stato forse così per la Tav o per la base
Nato di Vicenza? Non sono forse Loro a decidere senza chiederci il
permesso? Senza consultarci mai? Dicono che ci governano. Invece ci
dominano. Stupido chi aveva creduto che un governo di destra avrebbe
lucidato la campania meglio di quello di centro/sinistra. Illuso chi
ritiene ancora che sia la gente a determinare le decisioni. Non è così.
La gente può solo opporsi a decisioni avvenute e in ogni caso la
rivoluzione è lenta a venire.


Le donne di Chiaiano
somigliano tanto alle donne siciliane che
bloccavano i trattori quando arrivavano per demolire le case abusive.
Sono le loro lotte, quelle dei diritti e dei doveri, qualche volta dei diritti senza
doveri.


Devo ricordare
però che erano donne anche quelle che urlavano ai Rom di
andare
via mentre piovevano molotov nel campo di Ponticelli. Come dicevo, la
rivoluzione tarda a venire.


Cosa ne pensate
di un immigrato
che aveva l’unica colpa di essere straniero e per questo è stato chiuso
in un cpt, uno di quei lager che vorrebbero costruire in ogni regione,
dove vogliono rinchiudere quelli che non parlano il padano per un
periodo di diciotto mesi. Cosa ne pensate del fatto che è morto per omissione di soccorso [tenete d’occhio la feature di indymedia piemonte per saperne di più],
per colpa di chi si dice difensore della vita, che poi lascia morire in
silenzio, nascosti alla vostra delicatissima vista, tutti quelli che
non vi stanno simpatici. E i motivi sono sempre gli stessi, ancora
quelli. Non vi piace la loro faccia, il colore della loro pelle, il
loro modo di vestire, il loro modo di parlare. Non vi piacciono perché
non sono come voi e allora è meglio lasciarli morire come cani, chiusi
in galera per aver sperato in un futuro diverso.


Oppure li lasciate vivere
ma li tenete rinchiusi in casa e così
scopriamo che persino da vecchie si riesce ad essere malefiche e
schiaviste. Come quella volgare signorona che teneva segregata e sotto ricatto la sua badante rumena.


Avete qualcosa da dire
riguardo l’aggressione al Pigneto?
Che ora è così semplice pestare gli immigrati e c’e’ chi trova comodo
travestirsi da neofascisti per togliersi un po’ di sassolini, che dico, massi dalla scarpa.
Che poi fascisti nell’anima lo sono di certo e al di là delle tessere
ci deve pur essere una spinta culturale che legittima un po’ di gente
di merda a malmenare uno straniero regolarmente accasato, con tanto di
negozio, integrato almeno in senso economico.

Dopo le leggi razziali, l’ultimo decreto, è
più che logico che c’e’ chi si senta offeso per il fatto che ci siano
stranieri a gestire negozi e a essere presenti nei quartieri. C’e’ chi vorrebbe togliere agli immigrati ogni opportunità di lavoro. Di sicuro c’e’ chi vorrebbe togliergli anche i beni che gli appartengono.

E chi ha
ordito l’aggressione
non fa altro che esplicitare una intolleranza e
una xenofobia che si esprime ogni giorno. Semmai ve ne fosse bisogno, il
travestimento da fasci dimostra che è una questione culturale grave.
Riguarda tutti. Perché il fascismo non è solo quella cosa che trovate
alla digos in una cartellina sotto la voce “movimenti dell’estrema
destra”. Come quando in Sicilia capita che quelli che vogliono saldare
un conto, per vendicarsi di uno sfregio ricevuto, danno fuoco alle auto
dei nemici, proprio come farebbero gli estorsori. Non sono mafiosi, sono semplici cittadini ma hanno la mafia
dentro. Si comportano da mafiosi senza essere affiliati. Perché anche
la mafia è una questione culturale che non si salda con l’arresto di
provenzano.


Anyway
, pensate cosa potrebbe succedere se chiunque decidesse di andare a
fare a pezzi il negozio dell’immigrato per rovinargli la vita e anche
la salute. Pensate quanti bei negozi di kebab potrebbero essere presi
di mira. Ed è rischioso anche parlarne perché comunque si finisce per
fare da megafono alla paura. Ed è quella che ci domina tutti.


L’ha provata
anche un conduttore di deegay.it, aggredito perché gay a pochi giorni dal pride romano.
Ma anche questo immagino non vi interessi. Che stupida, scusate. Come
può interessarvi una notizia del genere se siete lì a contare le palle
in rete per sapere se la vostra squadra del cuore finirà in gloria a
coppa italia.


Infine mi piacerebbe sapere
come vedete l’ennesimo tentativo di femminicidio.
Lei si è salvata e lui si è suicidato dopo averle sparato. Perché se
non vi interessa di tutto il resto immagino già la vostra faccia e i vostri sbadigli a
sentire di questa notizia.


Cose secondarie
, senza importanza, così le considerate mentre state a
rivestirvi con armature moderne per fare un comodo giro al mercatino.
Perché non rinuncereste mai alla vostra passeggiata tra le bancarelle.
Così è un vero piacere vedervi con la mascherina che vi protegge dagli
aliti stranieri, con una telecamerina piazzata nella montatura dei
vostri occhiali da sole, per riprendere i vostri ipotetici nemici, con
una spilla al microchip direttamente collegata con la centrale di
polizia perché vi piace tanto sentirvi protett*, e con una trappola per
topi in mezzo alle cosce, così a nessuno verrà mai la voglia di
metterci le mani o qualcos’altro. Deve essere proprio comodo vivere
così. Allora capisco perché non ve ne frega niente del vostro prossimo.
Siete troppo occupat* a farvi sorvegliare.


Se c’e’ qualcuno
a cui interessa invece segnatevi questi appuntamenti:


TORINO:

Giovedì 29 maggio ore 21:00
Assemblea antirazzista in quartiere

(il luogo verrà comunicato a breve)

Sabato 31 maggio ore 15:00 piazza
Sabotino

Corteo Verità e Giustizia per Hassan e
per la chiusura del CPT di Torino


FIRENZE:


Mercoledi’ ex-emerson 28 maggio ore 21,30
: In una città dove degrado e
delirio securitario imperversano nelle cronache locali e le misure
repressive della giunta del pd vengono prese d’esempio dagli altri
comuni italiani ne parliamo con Marcello Maneri, sociologo, ricercatore
presso l’università Bicocca di Milano.


Sabato 31 maggio ore 10.00 Piazza San Marco
manifestazione corteo contro la criminalizzazione delle diversità – contro i cpt – contro razzismo e fascismo

Sabato 31 maggio ore 15.00 Piazza della Repubblica: Presidio Antifascista 

ROMA

Corteo per le vie del Pigneto contro le aggressioni agli immigrati (partenza alle 18.00 dall’isola pedonale) 


NAPOLI

Dal presidio di Chiaiano l’appello per una manifestazione il 1 giugno alle 16.00
 


PRIDE


Il 7 giugno a Roma, il 28 giugno pride nazionale a Bologna, il 5 luglio a Catania


BOLOGNA

Manifestazione notturna contro la violenza maschile sulle donne, 14 giugno 


—>>>La foto viene da qui 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà, Scritti critici.


5 Responses

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  1. FikaSicula says

    davide ma non ce l’ho con tutti 🙂
    a me pareva chiaro che ce l’ho con quelli a cui non frega niente. mi spiace che ti sia sentito ferito tu.
    spero comunque che condividi le cose che ho scritto.
    ciao

  2. davide says

    non capisco la tua aggressività nei confronti dell’unanime. non siamo tutti uguali, ed è evidente che se all’ 1 di notte sono sul tuo blog e lo commento anche non è vero che non me ne frega un cazzo di niente.
    comunque il 14 giugno sono a modena al concerto dei rage against the machine, ma appena finisce andrò a bologna alla manifestazione notturna contro la violenza sulle donne. grazie dell’info perchè non sapevo di questa manifestazione!

  3. super nova says

    scusate l’off topic, ma quando l’ho visto sono rimasta allibita, sconcertata, incazzatissima: http://www.libreriadelsanto.it/…-apostolica.html

    mi pare di aver letto post in passato sulla vuolenta misoginia della chiesa cattolica, ma questo libro va davvero oltre ogni limite.

  4. FikaSicula says

    grazie ombra, ora lo inserisco tra i link da visionare… 😐
    che bruttissima storia!

  5. ombra says

    Sulla morte del ragazzo nel CPT, ti consiglio questo:
    http://piemonte.indymedia.org/article/2060
    ciao