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#Vicenza, 22 Luglio: sit in contro lo stupro! Don’t touch our sisters!

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Da Abbatto i Muri:

Giorni fa vi parlavo dei due militari Usa accusati dello stupro nei confronti di una sex worker rumena, ed è bene ribadire queste cose perché su questa donna pesa un doppio stigma sociale, e se lei fosse stata una donna italiana, che non faceva quel mestiere, e i due fossero stati due rumeni oggi vedreste le prime pagine dei giornali strapiene di questa storia. Invece no, eppure c’è tanto da dire. Per fortuna la mobilitazione da parte delle compagne e dei compagni di Vicenza non si è fatta attendere. Il 22 luglio si sono dati appuntamento davanti la caserma Ederle, sede dei sue militari accusati. Condivido con voi il loro comunicato (qui la pagina evento facebook). Buona lettura e buon sit in.

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BASTA CON GLI STUPRI E LE VIOLENZE IMPUNITE!

Iniziativa martedì 22 luglio alle ore 19, davanti alla caserma Ederle in viale della Pace a Vicenza

All’indomani della notizia di un nuovo stupro da parte di militari statunitensi a danno di una donna, ci appelliamo alla città, ugualmente offesa e colpita ancora, affinché reagisca chiedendo che questi reati non restino impuniti.

Nel corso degli anni, la presenza delle caserme e delle basi a stelle e strisce a Vicenza ha generato molti casi di soprusi, violenze e crimini compiuti da militari e civili statunitensi a danno della popolazione locale, ferita, oltraggiata e trascurata dalla giustizia italiana.
Sebbene non si trattasse di reati commessi nell’esercizio delle funzioni militari, ma di delinquenze comuni o violenze aggravate spesso a sfondo sessuale, gli Stati Uniti hanno preteso per prassi l’affidamento in patria dei procedimenti legali; a distanza di anni dallo svolgimento dei fatti, molte vittime non sono state risarcite e per altre non si conosce l’esito degli sviluppi giudiziari.
L’Italia si è liberata volentieri di certe responsabilità e per gli indiziati sono stati adottati altri pesi e altre misure. Il risultato evidente presenta vittime abbandonate dalla giustizia italiana e una città ferita nella sua sovranità.

Una città militarizzata non è una città più sicura, ma vede aumentare molti crimini fra cui quello della violenza contro le donne, per questo è anche tempo che siano gli uomini a scendere in piazza per prendersi la responsabilità di schierarsi contro la violenza sessuale. Invitiamo a farlo senza moralismi e paternalismi, non per difendere le donne, ma per difendere sé stessi dall’accusa di essere complici della mentalità dello stupro.

Anche se il processo relativo a questo ultimo caso di violenza pare si svolgerà a Vicenza e che sia stata rifiutata la richiesta del Comando americano di trasferire i soldati in un’altra base o negli Stati Uniti, chiediamo alla cittadinanza di partecipare numerosa all’iniziativa che si terrà martedì 22 luglio alle ore 19, davanti alla caserma Ederle in viale della Pace a Vicenza, in segno di rifiuto e condanna di questi crimini che non devono costituire la normalità a cui abituarsi e per pretendere finalmente garanzie per uno svolgimento giudiziario equo e giusto.

Venite vestiti con qualcosa di rosso!

SE NE TOCCATE UNA, CI TOCCATE TUTTE E TUTTI!

DON’T  TOUCH OUR SISTERS!

ASSEMBLEA PERMANENTE WE WANT SEX

DONNE NO DAL MOLIN

CS BOCCIODROMO

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ VICENZA

 

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Posted in AntiAutoritarismi, Corpi/Poteri, Fem/Activism, Iniziative, Omicidi sociali, R-esistenze.