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#Palermo e #sexworking: sindaco, perché un servizio di “spionaggio” con i soldi pubblici?

UnknownAnche a Palermo il sindaco Leoluca Orlando, come altri sindaci già prima di lui, punta lo sguardo sulle prostitute e intende adottare un provvedimento che le sex workers non gradiscono.

Ecco il comunicato stampa del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute:

Comunicato Stampa

“Il sindaco della quinta città d’italia, Palermo, nel corso di un forum web annuncia che intende adoperare lo street control per identificare e fotografare i clienti delle sexworkers che esercitano nel Parco della Favorita. La foto verrà spedita a casa con tanto di multa per sosta vietata e quant’altro. Relativamente alle sexworkers, il Sindaco sostiene che il numero è in aumento e lancia l’allarme rispetto alla presunta presenza di minorenni. Leoluca Orlando, classe ’47, sindaco di Palermo per la quarta volta, sostiene (a ragion veduta) di conoscere bene la propria città.

Sorge, quindi, qualche dubbio su dove, il Primo Cittadino, voglia puntare l’obiettivo dello street control per perseguire quale risultato e in favore di chi. Nulla vieta a due adulti consenzienti di consumare rapporti sessuali, concordando una transazione economica. La prostituzione, ad oggi, non costituisce reato, non lede diritti a terzi, a meno che i “terzi” non si approprino indebitamente della transazione economica delle due parti, di cui una diventerà parte lesa. I clienti, definiti dal Sindaco “farabutti”, sono cittadini prevalentemente di sesso maschile, mariti, fratelli, cugini, figli delle cittadine della città medesima, che deliberatamente scelgono di consumare rapporti sessuali a pagamento. Se l’iniziativa vuole essere un servizio di spionaggio o di fascicolaggio per informare l’ignara popolazione femminile (comodamente seduta attorno al focolaio domestico) sui giri notturni dei propri cari fratelli, mariti, figli, cugini, nonni, allora si invita codesta popolazione femminile a ricorrere alle agenzie di investigazione privata e a non attingere ai fondi pubblici amministrati dal Sindaco.

Se invece il Sindaco di Palermo vuole combattere la tratta e lo sfruttamento della prostituzione, allora le indicazioni del Sindaco sono di fotografare la parte sbagliata della vicenda penalmente rilevante, poichè chi commette reato è colui/ei che costringe una persona ad esercitare il sexwork e ne incassa i proventi. Quindi, l’obiettivo dei dispositivi dello street control non è correttamente puntato. Contestualmente, si invita il Sindaco Leoluca Orlando ad inserire nel suo bilancio una voce di spesa per servizi rivolti alle vittime di tratta, come da articoli 25 e 26 del regolamento di attuazione (DPR 394/99) del Testo Unico sull’immigrazione.

Rispetto all’allarme lanciato per la presunta età delle sexworkers, non si comprende come mai, anche in questo caso, l’obiettivo dei dispositivi dello street control sia puntato sui clienti, piuttosto che su chi ci sia dietro una persona minore di anni 18 e su tutto l’apparato istituzionale che ne tutela i diritti e provvede ai suoi bisogni. Se il problema che il Sindaco di Palermo si pone è se le sexworker esercitino deliberatamente o se lo facciano costrette dalla disperazione per la situazione socio-economica in cui versano, anche in questo caso non si capisce perchè l’obiettivo dei dispositivi dello street control sia puntato sui clienti e non su se stesso, in qualità di amministratore del bene comune cittadino, esattore del gettito fiscale locale, redattore del piano di zona e tanto altro.

Se il problema che il Sindaco Orlando si pone è quello della vivibilità della città, le sexworkers che esercitano a Palermo e che hanno scelto il Parco della Favorita come luogo di incontro e di consumazione dei rapporti sessuali a pagamento, allora forse dovrebbe ringraziare le sexworkers in questione per aver fatto con coscienza, in solitudine e a titolo gratuito, un progetto zoning (simile a quello di Mestre finanziato dalla Regione Veneto), individuando nel parco della Favorita un luogo prossimo alla città, dove poter esercitare senza recare alcun danno/disturbo alla cittadinanza, al mercato immobiliare, al traffico, al decoro pubblico e ai piuttosto miopi occhi moralisti.

Si invita, quindi, il Sindaco Leoluca Orlando a porre le sue scuse alla cittadinanza (che comprende le sexworkers e i clienti) per aver lanciato un’iniziativa inutile, dispendiosa, fuorviante e controproducente. Rimanendo disponibili a qualsiasi forma di ragionamento condiviso, attraverso forme civili di confronto e scambio, si regala al Sindaco e alla sua Giunta Comunale, in vista delle festività natalizie, un buono sconto del 20% per acquistare “puttanopoli”, gioco da tavolo che facilita la comprensione del mondo del sexwork in tutte le sue sfaccettature”.

Leggi anche:

Sui provvedimenti amministrativi e contro la criminalizzazione delle sex workers:

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Posted in AntiAutoritarismi, Critica femminista, Omicidi sociali, R-esistenze, Sex work.