Riceviamo e volentieri condividiamo:
Il 25 novembre deve essere sempre… sabato scendi in piazza contro la violenza sessista, fascista e omofoba!
L’assemblea permanente “We want sex”, che anima a Vicenza la riflessione e le iniziative sulle questioni di genere, invita tutte e tutti a manifestare sabato 30 Novembre, a fianco di chi si oppone alla dimostrazione organizzata da Forza Nuova. Tale movimento politico, conosciuto per la produzione di dichiarazioni e campagne sessiste e omofobe, impregnato di ideologia razzista e discriminatoria, vorrebbe dare un taglio alla libertà di scelta delle donne ed ai diritti tanto faticosamente conquistati dalle comunità LGBTQI.
Leggiamo infatti dalla nota scritta da Roberto Fiore, che lancia la manifestazione: “Anche sul piano sociale e sul piano etico stiamo assistendo ad un attacco profondo alle tradizioni del nostro popolo, vittima dell’ immigrazione incontrollata e di quei diktat culturali che stanno permettendo l’ introduzione, per esempio, del reato di omofobia. Ricordiamo proprio su questo punto come queste lobby stanno tentando oltretutto di legittimare la pedofilia: è quanto emerge dall’ ultimo rapporto dell’ OMS. Una direttiva dell’ Organizzazione infatti, recepita prontamente dal nostro Ministero della Pubblica Istruzione, istituisce l’ obbligo dell’ insegnamento dell’ educazione sessuale ai bambini delle scuole primarie.”
Non ammettiamo che, dopo anni di dure battaglie, c’ è chi spera in una regressione sociale che preveda ancora l’unione tra uomo e donna ai fini esclusivi della procreazione, paventando attacchi di culture diverse a danno della cosiddetta famiglia tradizionale (magari quella che si siede a tavola a mangiare pasta eteronormata). A protezione di un’inesistente normalità, vengono condannati orientamenti da loro considerati come “aberrazioni omosessuali”. Questi signori vorrebbero impedire il riconoscimento di un’affettività, sia essa di fatto o nella forma del matrimonio; alimentano inoltre il confuso e offensivo binomio gay=pedofilo, del tutto inaccettabile.
Tali soggetti sfilano alle marcia per la vita ma poi negano la vita degli altri, attraverso petizioni per abrogare la legge contro l’omofobia, ritenendo la persecuzione e la violenza contro gli omosessuali un modo legittimo di difendere l’etica e la socialità tradizionali e non un reato, conducendo operazioni di propaganda per eliminare la legge 194 sull’aborto e invocando il respingimento dei migranti in fuga da guerre, carestie e stati di miseria.
Saremo nelle strade di questa città che ha da poco ospitato un favoloso Pride, per difenderle dalla speculazione di chi vorrebbe far perdere alle donne tutti i diritti acquisiti in anni di lotte e sofferenza, per confinarle alla figura di madre e corpo generativo, confinandole in ranghi antistorici e ruoli mortificanti, sfruttando la crisi come anello debole attraverso cui instillare i loro pseudo valori neofascisti.
Rigettiamo le proposte di chi invoca la Russia come modello di integrità morale per la contestata legge contro la propaganda omosessuale; proprio in questi giorni in cui Putin è in visita in Italia e in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il governo italiano picchia con grande rabbia le donne che a Roma protestano contro le persecuzioni e la violazione dei diritti umani a danno di omosessuali e di chi si oppone ai diktat.
Crediamo che anche queste forme di violenza vadano combattute, perché mascherate da rivendicazioni e velleità ideologiche ma che hanno l’ unico scopo di attaccare quelle soggettività che fuoriescono dagli schemi tradizionali.
Fascismo, sessismo e violenza di genere non hanno cittadinanza in questa città!
Sabato 30/11 tutt* in piazza Esedra alle h. 14.00!