Riceviamo, da parte di Libere Tutte Firenze, e volentieri condividiamo:
Un gravissimo atto del Consiglio regionale toscano contro le donne
Il Consiglio regionale toscano ha bocciato, incredibilmente, a causa di inspiegabili voti contrari e di numerose assenze, una mozione che chiedeva la piena applicazione di una legge dello stato la legge 194/78, con particolare riferimento all’articolo 9, quello che assegna alle Regioni compiti di monitoraggio e garanzia dell’attuazione della legge (“…La Regione ne controlla e garantisce l’attuazione anche attraverso la mobilità del personale …”).La bocciatura è grave: dà un segnale molto negativo di arretramento nei confronti dei diritti delle donne e contraddice un metodo di lavoro, costruito nel tempo, che si basa sul rapporto fra le elette e gli eletti e le varie realtà della società civile.
Eravamo arrivate infatti alla mozione, attraverso un lavoro di confronto, di elaborazione comune, di mediazione fra consigliere e rappresentanti delle associazioni delle donne.
Il voto del Consiglio ha spazzato via, nello stesso tempo, i contenuti della mozione, che chiedeva, soprattutto, che in ogni struttura fosse garantita l’attuazione della 194, ed una modalità di rapporto fra istituzioni e cittadine/i basato sulla partecipazione.Per far sì che tutto questo non rappresenti un macigno sul percorso dell’affermazione dei diritti delle donne e dello sviluppo della democrazia partecipativa, la Regione deve realizzare, al più presto degli atti concreti per la piena attuazione della 194. Occorre prima di tutto avviare quel Tavolo regionale con la partecipazione delle associazioni delle donne, per cui si erano già impegnati l’Assessore Marroni ed il Presidente della Commissione Sanità Remaschi e che sarebbe dovuto partire nel luglio scorso.
E’ necessario che sia lo stesso Presidente Enrico Rossi a farsi garante della applicazione di una legge dello stato e della ripresa di un cammino comune fra l’istituzione regionale ed il movimento delle donne.
Libere tutte – Firenze