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Lesbica, povera, senza prospettive: lettera di G!

Da Abbatto i Muri:

“Ciao, sono G. e sto tentando di andare via da una situazione familiare pessima, violenta, in cui ciascuno è per fatti suoi. Non ci sono soldi per andare all’università. Non ci sono soldi per trasferirmi e trovare un lavoro perché nel mio paesello di lavoro non ce n’è. Non ci sono soldi per fare niente. C’è la mia amica che si è fidanzata ufficialmente con un ragazzo che le dice che può continuare a studiare. Ma da quando stanno insieme lei non ha dato neppure una materia perché alla fine il principe azzurro non esiste e io non voglio essere salvata da nessuno. Tra l’altro, scusa se non te l’ho detto, ma mi sono accorta che mi piacciono anche le donne. Sono innamorata di una ragazza che di me non sa niente. Se resto in questo paese non potrò mai stare con lei o con nessun’altra. Sono abbastanza disperata e so che se non cambia adesso qualcosa nella mia vita io resterò in trappola per sempre. Cosa mi consigli di fare?”

– ecco… io, francamente, non so cosa risponderle. A parte dirle di rivolgersi ad una associazione lgbtq. Ma non è che quelle associazioni ti danno casa e lavoro. Se non esistono reti territoriali che possono aiutare al bisogno in casi come, un po’ meglio, o peggiori di questi, come si fa ad aiutare persone così? Cosa le dico?

Che posso risponderle? Sennò la mando dal ministro del lavoro con un biglietto che recita: grazie tante… per averci rese schiave di una logica che ci porta esclusivamente ad essere sposate, mogli, madri, dipendenti economicamente da qualcuno, o niente… grazie tante per il tuo progetto di welfare che non ci rende libere di fare niente a parte scegliere la migliore tra le schiavitù possibili.

Posted in Corpi/Poteri, Omicidi sociali, Pensatoio, Personale/Politico, Precarietà, R-esistenze, Storie Precarie.


One Response

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  1. Angela says

    E allora coraggiosamente devi conoscere, parlare ed aprirti con la ragazza di cui sei innamorata. Può essere solo un modo per forzare la porta e uscir fuori da questa immobilità. (Non è detto che lei sia una persona completamente diversa da te). Solo l’inizio di un cambiamento esistenziale. Ma devi farlo, secondo me.