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#Snoq e i suoi manifesti dell’orgoglio patriottico, italico e fascista

Da Abbatto i Muri:

A proposito del comunicato di Se Non Ora Quando sul nuovo governo. Vorrei tornarci su. Poi ditemi se non sembra un Manifesto dell’orgoglio patriottico, italico e fascista. A parte essere un esempio fondamentale del Donnismo.

Mai l’Italia aveva avuto al governo sette donne in ministeri chiave. Sette donne preparate e capaci, di parti politiche diverse. Il movimento delle donne si è battuto dal 13 febbraio del 2011 per l’unità di tutte le donne italiane, unica garanzia di modernizzazione del nostro Paese e di vero cambiamento. Oggi il nostro impegno ha raggiunto un obiettivo importante. Facciamo gli auguri a Emma Bonino, Anna Maria Cancellieri, Maria Chiara Carrozza, Nunzia Di Girolamo, Josefa Idem, Cecile Kyenge, Beatrice Lorenzin. Ricordiamo però al contempo l’assoluta urgenza di un programma di governo che abbia come priorità l’occupazione e che risponda ai bisogni e ai desideri delle donne italiane.

Vanno tutte bene purché siano donne. Poi si autoproclamano, con la loro sempiterna modestia, “movimento delle donne“, fagocitando tutte le differenze che, come io porto perennemente ad esempio, tentano di recuperare visibilità per non essere confuse con questo inutile amalgama politicamente trasversale che somma nel suo insieme fasciste, donne del Pd, comunque l’entourage che porta voti a questo governo e alle parti politiche che lo compongono.

Chiaramente dichiarano che si sono “battute” per le donne “italiane” perché di quelle straniere non gliene frega un cazzo (scusate il francesismo) ed è grazie a retoriche filofasciste di questo genere che la Ministra Cecile Kyenge oggi viene insultata per il colore della sua pelle.

Non gliene frega niente neppure delle prostitute, ma questa è storia vecchia e la conoscete, la divisione tra donne perbene e donne permale, perché siamo “I-TA-LIA-NE” e occhi al cielo, bandiera tricolore avvolta attorno al corpo e Inno di Mameli cantato con orgoglio.

Il *loro* impegno ha “raggiunto un obiettivo importante“. Piazzare la Lorenzin e la Idem o la Di Girolamo o che so io al Governo deve essere stato devastante e tanto ma tanto faticoso. Pazienza se poi si fanno portatrici di politiche conservatrici o se prima o poi le vedremo sfilare al family day.

Dopodiché lo ripetono, parlano di bisogni e desideri delle “donne italiane” facendosi portavoce investite in nome di chissà cosa e chissà chi. Ma che ne sai tu dei miei desideri? Cosa ne sai tu della mia italianità? Cosa ne vuoi sapere tu dei miei bisogni di precaria se quando a Torino hai ospitato la Fornero per legittimarla in nome della difesa della dignità femminile hai trattato malissimo quelle donne, compagne del Collettivo AlterEva, che ti dicevano che le donne senza lavoro non hanno alcuna libertà?

Sarebbero queste le donne “unica garanzia di modernizzazione del nostro Paese e di vero cambiamento?

Fortuna che lo so che la base Snoq non è come il vertice ma che queste Snoq che non sono d’accordo lo dicano o altrimenti avrò ragione di credere, avremo tutte ragione di credere, che la pensate tutte in questo modo.

Posted in Comunicazione, Critica femminista, Pensatoio, R-esistenze.

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