Il Cassero a Bologna (solidarietà), spazio glbtq, sporcato dall’intrusione di Forza Nuova alla vigilia dell’inaugurazione del Festival Gender Bender.
Rubo da una compagna:
Le perversioni sono categorie create per stigmatizzare chi non crede in norme da cui deviare, né in normalità a cui riabilitarsi.
Sono atti d’accusa contro quei soggetti che vivono, amano, scoprono, superando la dicotomia tra atteggiamento giusto vs deviante.
Contro l’idea che tutto sia legittimo, anche se (e perché) asseconda e rincorre le traiettorie non codificabili e multiple del desiderio e del piacere.
Contro chi pensa che ogni scelta debba avere cittadinanza, al di fuori dei valori riconosciuti come accettabili, purché si esprima sul consenso e la libertà di ognun@.Le minacce, la violenza, i dispositivi di controllo e di repressione di fascisti e moralizzatori non basteranno a ricacciare nell’invisibilità ciò che abbiamo deciso sia giusto per noi, incarnandolo nel nostro corpo e nelle nostre relazioni.
Non ci fate per niente paura.
Lunga vita al Gender Bender!
Il fascismo e l’omofobia, quelle siche sono perversioni memtali da curare. Peccato che non esiste cura, sono malattie gravissime.
tenere a casa un busto del duce
avere un aquila romana per lampadario
salutare a braccio teso
cantare vecchie canzoncine demenziali
tatuarsi una croce celtica sul braccio
andarsene in giro con la testa rapata
attaccarsi uno stemma con il fascio littorio sul giubbotto
andarsene in branco a pestare vigliaccamente i più indifesi
…
come dovremmo chiamare tutte queste cazzate?
va bene perversioni?