Dalla pagina #Save194 una risposta a Laura Puppato, candidata alle primarie Pd, che si chiede sul Fatto Quotidiano:
“Mi capita spesso di chiedermi se l’Italia sia un paese per donne?! “
Le rispondono le donne di #Save194 che si battono affinché la 194 e i propri diritti non vengano lesi.
“No, non è un paese per donne, anche grazie a politiche come la sua. E sì. Perché Laura Puppato la conosciamo, ce la ricordiamo. E’ lei che insieme al Presidente della Commissione Sanità Leonardo Pedrin (PDL) del Consiglio Regionale Veneto ha riscritto e votato il testo, divenuto legge, che permetterà ai movimenti antiabortisti di entrare nei consultori e nelle strutture ospedaliere pubbliche del Veneto. E ora chiede il voto delle donne? Dopo aver affossato ancor di più (non bastavano gli altissimi livelli di obiezione di (in)coscienza?) la legge 194? No, il voto non lo diamo a chi si arroga il diritto di decidere dei nostri corpi, delle nostre vite.”
Update: nel frattempo è stato messo online un video in cui la Puppato risponde a domande su questi punti.
Sempre da #Save194 la risposta:
Ho ascoltato l’intervento di Puppato sulla questione; decisamente apprezzabile la sua intenzione di fare ricorso per conoscere le strutture che in Veneto garantiscono l’erogazione della 194. L’evoluzione della legge del 27 luglio è stata piuttosto travagliata; Puppato nel suo intervento postato su youtube dice che se non avesse riscritto con Pedrin (PDL) quel testo, sarebbe stato approvato il primo, ben peggiore. Non mi pare che le cose stiano esattamente in questo modo; io ovviamente mi baso sulle rassegne stampa e i comunicati della Regione Veneto. Leggo inoltre l’articolo che è stato “salvato” e fatto legge non è che comporta come dice Puppato che i mov pro-life entrino nel consultorio, posino i loro volantini ed escano, ma dice esattamente ciò: 1. La Regione del Veneto promuove e garantisce nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie e nei consultori la diffusione e la divulgazione dell’informazione sui diritti dei cittadini con riferimento alle questioni etiche e della vita, riconoscendo a tutte le associazioni, di cui al comma 2, pari opportunità di comunicazione.
2. Per le finalità di cui al comma 1 e nel rispetto della privacy, la Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente in materia socio-sanitaria, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, individua con regolamento le modalità di diffusione e di divulgazione da parte delle associazioni di volontariato, iscritte nell’albo regionale o riconosciute a livello nazionale.Quindi, non solo le associazioni potranno entrare in consultori e ospedali per divulgare le loro info e opinioni su ivg, ma anche sul fine vita, e questioni etiche in generale. Lo facevano anche prima? Non lo so. Il punto è che ora possono farlo legalmente.
A questo link potete trovare un sunto dell’iter legislativo, di cui mi sembrano dirimenti i seguenti passaggi: “La svolta è avvenuta al secondo giorno di discussione in aula, dopo che l’assemblea prima aveva respinto la richiesta di “non passaggio agli articoli” (equivalente in sostanza a un rigetto della proposta di legge) proposta dal presidente della commissione Sanità Leonardo Padrin, per poi bocciare (con 25 voti a favore, 20 contrari e 6 astensioni, tutte tra i banchi di Pdl e Lega) il primo articolo della proposta di iniziativa popolare relativo alla possibilità di fare informazione nei consultori e nei reparti di ostetricia con volantini e materiale pubblicitario sulle alternative all’aborto. A quel punto la proposta di legge di iniziativa popolare (da otto anni in attesa di essere discussa in Consiglio e sottoscritta da oltre 20 mila firme) sarebbe automaticamente naufragata” e poi “E’ stato il relatore della legge, Leonardo Padrin, a farsi carico del salvataggio in extremis della proposta di iniziativa popolare, sostenuta da Lega e buona parte del Pdl e dall’Udc, e invece decisamente avversata da tutte le altre forze politiche di opposizione. Padrin ha messo a punto – dopo lunghe mediazioni fuori dall’aula – un emendamento sostitutivo, che praticamente ha riscritto la legge, trasformandola da iniziativa per promuovere l’informazione dei volontari del Movimento per la vita sulle possibili alternative all’aborto in un provvedimento che “promuove la diffusione, la divulgazione e l’informazione sui diritti dei cittadini in ogni ambito, in particolare con riferimento alle questioni etiche e della vita”.
“Motivando il proprio voto contrario Pietrangelo Pettenò ha definito il Consiglio regionale ‘incoerente’ e ‘truffaldino’: “Il relatore Padrin – ha spiegato – è andato oltre il mandato affidatogli dalla commissione, che il 5 luglio scorso ha bocciato la legge respingendo una proposta impresentabile, di chiara matrice antiabortista – ha osservato Pettenò – e ha messo invece in piedi un testo che tradisce gli obiettivi iniziali dei firmatari della proposta di iniziativa popolare e fa passare le campagne degli antiabortisti per informazione sulle questioni etiche della vita. La nuova legge approvata non c’entra niente con quella sottoscritta da oltre 20 mila cittadini”. Puppato: “I due giorni di dibattito che hanno impegnato l’aula su questa iniziativa di natura popolare – ha fatto sintesi la capogruppo del Pd Laura Puppato – hanno almeno prodotto una seria analisi sul problema della natalità e delle interruzioni di gravidanza convincendoci della necessità di rafforzare la prevenzione e di dover garantire a tutte le persone il diritto e la possibilità di scegliere”.
Ecco, a me pare in sostanza, che la legge (la prima versione) non avesse possibilità di essere approvata. E che Pedrin abbia in extremis trovato il modo di farla passare trovando un accordo, con l’appoggio del PD, tra cui Puppato (Bortoli ha votato contro, sarebbe interessante capire perché e confrontare le motivazioni con quelle di Puppato).
—>>>Un altra fonte in rassegna stampa
Update: questa l’intervista fatta a Laura Puppato in cui dice come la pensa:
http://www.youtube.com/watch?v=n6pwml0Tm7g
@Ondina
Ma infatti non ho parlato della Puppato… trovo semplicemente assurdo questa concezione della ‘informazione’ sull’aborto che gira e rigira alla fine consiste più o meno sempre nell’ingresso dei gruppi ‘pro life’ nei consultori, una par condicio assurda che non esiste per nessun’altra questione sanitaria. Alla Puppato e ad altra gente (tipo la Concia) semmai chiederei un’altra cosa, come fanno a conciliare le loro idee con l’adesione a un PD sempre più reazionario e clericale, dove le persone con un orientamento di sinistra vengono usate come foglie di fico per tutto lo schifo e la piattezza che tirano fuori i vertici… ma questa è un’altra storia
non capisco il commento di Igor: se quella legge fosse stata PROPOSTA dalla Puppato, forse potremmo anche vederla come una sua concessione al movimento per la vita. Ma siccome è esattamente il contrario, la legge veniva avanti suo malgrado e prevedeva ben altre ingerenze!! ed è stata egregiamente tamponata proprio grazie all’intervento della Puppato, che cosa si vuole da lei? non è mica il re, che ha il diritto assoluto di bocciare le leggi o di promulgarle a suo piacere, agitando lo scettro.
“1. La Regione del Veneto promuove e garantisce nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie e nei consultori la diffusione e la divulgazione dell’informazione sui diritti dei cittadini con riferimento alle questioni etiche e della vita, riconoscendo a tutte le associazioni, di cui al comma 2, pari opportunità di comunicazione”
Una concezione molto particolare, le donne in pratica abortiscono perché sono male informate… e che cosa dovrebbero conoscere poi? Forse la famigerata legge 194, e a spiegarla verrebbero i suoi più grandi contestatori? (i ‘pro life’). Ma forse sono io che sono prevenuto, immagino che reparti come i gravi ustionati e simili in nome delle ‘pari opportunità di comunicazione’ permettano la distribuzione di materiali sulla marjuana come alternativa alle normali terapie del dolore.
Già.. se la Puppato avesse sponsorizzato qualche “accesso” del Movimento per la Vita ai consultori (e agli ospedali) ti daremmo ragione al cubo; ma le cose sono un po’ diverse. Su questo le è stato chiesto si esprimersi chiaramente nell’incontro del 21 settembre a Firenze, cosa che lei ha fatto; ha inoltre risposto chiaramente su 194, fine vita e su diritti dei gay (e tutto quello che ha detto lo potreste ascoltare nella 3° parte della registrazione, che posteremo sul nostro canale yt stasera). Qui intanto trovate, invece, quanto ha detto riguardo alla doppia preferenza http://youtu.be/eR1cKBkOulQ
(ma perché sti captcha risputano tutti i commenti? scusa se a furia di riprovare ti ritrovi lo stesso commento 3 volte, cancella tu nel caso, grazie)
(questo è il 3° tentativo, appunto)
Già.. se la Puppato avesse sponsorizzato qualche “accesso” del Movimento per la Vita ai consultori (e agli ospedali) ti daremmo ragione al cubo; ma le cose sono un po’ diverse. Su questo le è stato chiesto si esprimersi chiaramente nell’incontro del 21 settembre a Firenze, cosa che lei ha fatto; ha inoltre risposto chiaramente su 194, fine vita e su diritti dei gay (e tutto quello che ha detto lo potreste ascoltare nella 3° parte della registrazione, che posteremo sul nostro canale yt stasera). Qui intanto trovate, invece, quanto ha detto riguardo alla doppia preferenza http://youtu.be/eR1cKBkOulQ
(ma perché sti captcha risputano tutti i commenti? scusa se a furia di riprovare ti ritrovi lo stesso commento 3 volte, cancella tu nel caso, grazie)
Già.. se la Puppato avesse sponsorizzato qualche “accesso” del Movimento per la Vita ai consultori (e agli ospedali) ti daremmo ragione al cubo; ma le cose sono un po’ diverse. Su questo le è stato chiesto si esprimersi chiaramente nell’incontro del 21 settembre a Firenze, cosa che lei ha fatto; ha inoltre risposto chiaramente su 194, fine vita e su diritti dei gay (e tutto quello che ha detto lo potreste ascoltare nella 3° parte della registrazione, che posteremo sul nostro canale yt stasera). Qui intanto trovate, invece, quanto ha detto riguardo alla doppia preferenza http://youtu.be/eR1cKBkOulQ