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Donne “malate” e uomini vittime di cavalleria di “Stato”

Due articoli da commentare. Uno fortemente stereotipato contro le donne. Patologizzano le donne. Medicalizzano le donne in quanto donna. E’ proprio essere donna che geneticamente pare un difetto. Come demonizzare le donne e patologizzarne gli atteggiamenti.

La domanda è: sarebbe normale che gli uomini passano venti ore al pc per lavoro, oltre il lavoro etc e non sarebbe normale che le donne stiano al computer invece che badare alla casa, ai pasti, ai ruoli di cura o che? Ci vogliono dire che bisogna tornare ai fornelli? E com’è che non c’è nessuna ricerca scientifica che accerti che esistono persone ruolidicura/dipendenti che mostrano un eccessivo attaccamento alla pulizia di casa, ai figli, e a tutto il resto?

Com’è che nessuno dice che certe donne hanno una modalità ossessivo compulsiva rispetto a tutto ciò che riguarda i doveri familiari? Com’è che quella che potrebbe, a partire dallo stesso modo di ragionare, essere una patologia invece viene giudicata una caratteristica positiva? Perché sarebbe da femmine?

L’altro articolo è veramente terribile nelle conclusioni. Una famiglia vive in macchina per questioni di povertà. I servizi sociali cercano una sistemazione per le bambine, che certo hanno la precedenza, e trovano modo di mettere assieme a loro anche la madre ma lasciano fuori il padre che dovrà arrangiarsi.

Perché è plausibile immaginare che non sia bello separare mamme e figlie e viene considerato normale separare il padre dal resto del nucleo della famiglia? Perché l’uomo povero e senza un tetto può stare sotto i ponti? Perché una soluzione del genere? E per favore non diteci che si tratta di una questione di realismo, che bisognava trovare posto per le bimbe e per la balia annessa e perché non c’era altro modo. Perché non rivolgere un appello di modo che ospitassero tutti? Come è possibile che il nostro welfare sia orientato in modo tale da realizzare simili esclusioni sulla base del genere di appartenenza?

Cosa deve fare un uomo in quelle condizioni adesso? Da solo. Con pensieri di una tristezza unica. Che soluzione si troverà per tutta la famiglia insieme? E perché ancora immaginiamo che la cavalleria sia utile alle donne e non ci offenda e non offenda il buon senso? Perché si impone la cavalleria di Stato? Perché si rafforza questa cultura paternalista che esclude di sommare le fragilità degli uomini a quelli di ogni altro essere umano?

Posted in Critica femminista, Omicidi sociali, Pensatoio.


6 Responses

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  1. Andrea says

    L’articolo “fortemente stereotipato contro le donne” sarebbe questo:
    Journal of Addiction Medicine:
    September 2012 – Volume 6 – Issue 3 – p 191\u2013195

    The Role of the CHRNA4 Gene in Internet Addiction: A Case-control Study
    Abstract:
    Recent studies from Asia provided first evidence for a molecular genetic link between serotonergic and dopaminergic neurotransmission and Internet addiction. The present report offers data on a new candidate gene in the investigation of Internet addiction\u2014the gene coding for the nicotinic acetylcholine receptor subunit alpha 4 (CHRNA4). A case-control study was carried out. The participants were recruited from a large gene data bank, including people from the general population and from a university setting. A total of 132 participants with problematic Internet use and 132 age- and sex-matched controls participated in the study. Participants provided DNA samples and filled in the Internet Addiction Test Questionnaire. The T- variant (CC genotype) of the rs1044396 polymorphism on the CHRNA4 gene occurred significantly more frequently in the case group. Further analyses revealed that this effect was driven by females. Combined with the findings from other studies, the present data point in the direction that rs1044396 exerts pleiotropic effects on a vast range of behaviors, including cognition, emotion, and addiction.

  2. Andrea says

    L’articolo fortemente stereotipato contro le donne sarebbe questo:
    Journal of Addiction Medicine:
    September 2012 – Volume 6 – Issue 3 – p 191–195

    The Role of the CHRNA4 Gene in Internet Addiction: A Case-control Study
    Abstract:
    Recent studies from Asia provided first evidence for a molecular genetic link between serotonergic and dopaminergic neurotransmission and Internet addiction. The present report offers data on a new candidate gene in the investigation of Internet addiction—the gene coding for the nicotinic acetylcholine receptor subunit alpha 4 (CHRNA4). A case-control study was carried out. The participants were recruited from a large gene data bank, including people from the general population and from a university setting. A total of 132 participants with problematic Internet use and 132 age- and sex-matched controls participated in the study. Participants provided DNA samples and filled in the Internet Addiction Test Questionnaire. The T- variant (CC genotype) of the rs1044396 polymorphism on the CHRNA4 gene occurred significantly more frequently in the case group. Further analyses revealed that this effect was driven by females. Combined with the findings from other studies, the present data point in the direction that rs1044396 exerts pleiotropic effects on a vast range of behaviors, including cognition, emotion, and addiction.

  3. Chiara Lo Scalzo says

    Riguardo ai servizi sociali, a volte prendono i bambini e li mettono in comunità: i genitori? Cavoli loro… Personalmente, ho vissuto l’esperienza di una persona cara che, recatasi ai servizi sociali perché aveva perso il lavoro, si è sentita rispondere: vedi di dargli a a mangiare a ‘sto bambino, o te lo portiamo via…
    Regione che vai, usanze che trovi. Qui abbiamo i servizi sociopatici…
    Riguardo a tutte queste ricerche genetiche… Non sarebbe più pruduttivo ricercare le similitudini piuttosto che le differenze?
    Lo sanno tutti che alla base del dialogo c’è la capacità di riconoscersi nell’altro da sé…

  4. zani says

    Concordo.

  5. Maes says

    Riguardo alle ricerche scientifiche relative a comportamenti di eccessivo attaccamento alla pulizia di casa faccio notare che in effetti esistono http://psicologiacacopedica.blogspot.it/2010/02/dipendenza-dalle-pulizie_24.html poi ci sono pure quelle che analizzano i ruoli di cura, basti vedere ad esempio le varie sindromi di Munchausen e simili. Tutte queste rientrano nella categoria delle sindromi ossessivo-compulsive.

  6. Sara says

    Riguardo al discorso della famiglia separata dai servizi sociali, io (che vivo a Bologna e ho bazzicato per anni, come volontaria, le case di accoglienza per famiglie disagiate) mi faccio le domande che vi fate voi da un sacco di tempo.

    Perché qui si considera NORMALE e OVVIO aiutare la mamma con i bimbi lasciando in secondo piano il padre. E non è considerato necessario mantenere unito il nucleo familiare, per cui è NORMALE e OVVIO che il papà stia in una struttura di accoglienza diversa di quella in cui stanno la mamma e i bambini. Quando addirittura il papà non rimane per strada, perché insomma: non è che si possono aiutare tutti.

    In sintesi: le domande che vi fate, non applicatele ad un singolo episodio: quella descritta nell’articolo è la normale quotidianità delle famiglie che hanno bisogno dell’assistenza dei servizi sociali. Almeno qua a Bologna.