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Livorno: II° Feminist Blog Camp: diario di bordo (pre/assemblea)

Livorno. Di ritorno dopo un’assemblea di preparazione per il FemBlogCamp che si terrà il 28/29/30 settembre all’Ex Caserma. Cliccate sul link e trovate tutte le info per prenotarvi per posto da dormire e per controllare aggiornamenti. Il programma sarà online presterrimo.

Dicevo, Livorno. Ex Caserma in fase di rimobilitazione dopo una tre giorni alla fortezza. Sara con la gamba ingessata (:***) e le altre in fremente attesa. L’Amanda con la sua bici d’assalto e via via incontro tanta bella gente che avevo visto e rivisto e che rivedo.

Siamo alla parte logistico/pratica. Quante bombole gas servono, quanto cibo, quanto c’è da sistemare per i posti da dormire, quante stanze attrezzate con proiettori e quanto spazio senza e per cibarsi. Cucina? Vegana/vegetariana. Spettacoli venerdì e sabato sera. Tre giorni fittissimi di incontri con un numero di workshop che superano la ventina. Presentazioni di libri e new entry. Gente che viene da altre nazioni. Connessione yes ma portare chiavette per sicurezza, parcheggio sta qui, lì e lì, da portare qualche telecamera per girare video e organizzare i turni di pulizie, cucina, ludoteca se ci sono i bimbi.

Chissà se vale la pena dare un titolo ulteriore al Feminist Blog Camp di quest’anno. Siamo fuori da FeisBuk? #TuttacolpadellePussyRiot? #TuttacolpadiFaS?

Le Stregatte sono meravigliose, in poco tempo quagliamo su tutto. Sin dal primo istante in cui le ho incontrate (ohhh com’è romantico… ma l’è vero de’ boia!) è stato così. Basta una parola e ci siamo capitissime.

Poi c’è Stefano che già su twitter organizza azioni dimostrative in triplice alleanza per dimostrare l’antimperialismo filoccidentale di noi compagne pussysicule e Riccardo che dice due o tre parole che c’avessi avuto un notes per gli appunti avrei fatto un post di detti livornesi (ci vuole un workshop apposito).

Sera: non posso scansare il Bar Sirena e mi tocca un 5 e 5, nature, senza melanzane perché l’è più bono e ho da provallo inizialmente col gusto suo. Poi lo condisco quando c’ho memoria del sapore.

Sul treno, viaggio di ritorno, c’è una ragazza che mi chiede in quale direzione si viaggia, ha due tatuaggi e i dred azzurri. E’ bellissima. Parliamo in inglese del più e del meno. Poi passa una donna rom che chiede denari e le si dà qualche spicciolo però la ragazza la ferma e le chiede il nome. La donna siede con noi e racconta. Ha viaggiato tanto, parla anche un buon inglese, dice che non ha potuto continuare gli studi, ha dei fratelli piccoli e vive in un campo nomadi. Vorrebbe andarsene, dice, I’d like … to go away. Where? Boh. Non lo sa. Ma vorrebbe andarsene e vedo fare una cosa che non vedo spesso. La ragazza con i dred le dà il suo numero di telefono e le dice di andare a trovarla in EuroNordonia dove sta lei, non ho ben capito dove.

Fermata e scende prima una, alla successiva scende l’altra. Mi rimetto le cuffie, libro in mano e mi ritrovo con un mp3 di Battiato che c’ha ficcato dentro un mio amico. New Frontieres “Organizza la tua mente in nuove dimensioni, libera il tuo corpo da ataviche oppressioni“. Si, bene. E leggo un noir che mi prende fin dalle prime pagine.

Libera la tua immaginazione temporale, mandala al potere nel tuo organo sessuale” e concludo un capitolo. Mi viene in mente l’attacco per un racconto. Ma no, non ho voglia. “Le pareti del cervello non hanno più finestre…“.

Un tale dà del cinese ad un cinese. Un genio, proprio. Vabbè. Arrivo. Voglio tornare tra i compagni e le compagne di Livorno, e datemi una bicicletta e la città è mia. 🙂

Posted in Fem/Activism, Iniziative, Pensatoio.


One Response

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  1. Eleonora says

    Uffa mi sarebbe tanto piaciuto esserci! Dannati esami universitari!!! Ma l’anno prossimo ci sarò, a costo di prendere 18!!