C’ho riso su un bel po’, ma so che ad alcuni non piacerà. Non piacerà per esempio agli integerrimi militanti che inveivano contro le Pussy Riot. Quelli che delegittimavano le lotte femministe, perché le performance orgiastiche di quelle donne inquinavano il campo, la fica non ci sta bene colla lotta.
Non piacerà a molti di quelli che seguono il porno mainstream, perché quello è fortemente reazionario, e certe cose da estremisti di sinistra non si possono sentire, manco che una che fa porno sappia leggere.
Non piacerà ai misogini e ai sessuofobi, ma a quelli non piace niente a parte i feti e le ragazzine morte.
Sasha Gray, l’ex pornostar statunitense ha firmato la sua lettera di addio al porno con le parole Lotta Continua. Lo apprendiamo da quest’intervista rilasciata a Panorama. La star mondiale del sesso estremo, delle scene BDSM, è una femminista, non si vergogna di niente (e che vergogna c’è? Non è mica andata a rubare!) e sa chi è Adriano Sofri. Ma va!
A me neanche piace il suo modo di fare porno, ma mentre il mondo si affanna a cercare l’erotismo in un libretto di bassa qualità, e ancora si parla delle donne che hanno causato lo scioglimento di Lotta Continua e dei Beatles, le vere sfumature di grigio sono tutte qui.
Potta Continua*
*la maternità di questo motto è di Lafra però!
Cito:
” Volevo dimostrare al mondo che non c’è niente di male se una donna si sente porca. Solo perché sei femmina non significa che tu non possa amare il sesso come un uomo. Ma se lo fai dicono che sei una puttana…”.
Difficile come obbiettivo, ma valgono le intenzioni!
Gran Donna, gran Femmina, gran bella Persona!
Credo che persone come Ovidie Becht e Sasha Grey siano le più utili alla causa dell’antisessismo, proprio perché attuano la liberazione femminile a partire dall’ambito in cui la donna è stata da sempre maggiormente soggetta a controllo e repressione: il corpo, il sesso, il piacere, la bellezza.
Personalmente, il suo modo di fare porno mi è sempre piaciuto molto. C’è molto di buono anche nella pornografia “tradizionale”, non solo nella post-pornografia.
Per dirla con le parole che Ovidie Becht ha dedicato a Jenna Jameson, Sasha Grey esprime una potenza sessuale, una consapevolezza di sé ed una gioia per il piacere che si espandono ad ogni campo della vita e divengono affermazione individuale e di genere ed emancipazione sociale totale.
E poi, per come la vedo io, non è una vergogna nemmeno andare a rubare, se si ruba al ricco. Alexandre Jacob docet 😀
Questo motto mi piace molto! 😀