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Verso Paestum: lettera aperta

Riceviamo e volentieri condividiamo:

VERSO PAESTUM
Lettera aperta

Care donne,
due mesi fa durante il consueto incontro del mercoledì del Comitato di Siena, Albalisa, Gianna e Carla comunicarono, motivandolo, il loro definitivo distacco dall’esperienza di SNOQ.
Durante lo stesso incontro, Costanza e Rossella, pur condividendo le motivazioni già espresse dalle altre, decisero di prendere una pausa di riflessione.

Oggi, tutte insieme, nel confermare questa sofferta decisione, vogliamo ricordare e fare conoscere a tutte coloro che in vari ambiti e con diverse modalità, hanno partecipato e partecipano a questo movimento, gli elementi fondamentali che hanno determinato la nostra scelta.
La carta di intenti che ha senza dubbio segnato il momento più alto del nostro farci soggetto politico, ha raccolto la ricchezza delle diverse aspettative, nominando i presupposti per una pratica politica nuova e quindi complessa, ma ineludibile.

Purtroppo, a partire dagli ultimi mesi, abbiamo più volte riscontrato una mancata corrispondenza tra quanto scritto e condiviso e quanto realmente agito nella quotidianità.

Il bisogno di ricorrere a parole e concetti della politica tradizionale quali “linea, unanimità, maggioranza e minoranza, schieramenti…”, l’incapacità a riconoscere e valorizzare le competenze, ma anche le naturali asimmetrie, l’impossibilità di trasformare il conflitto in occasione di crescita per tutte, la difficoltà a cogliere nel giudizio dell’altra un’opportunità, sono solo alcune delle ragioni che ci hanno progressivamente demotivate.

Si è poi verificato, in particolare dopo il 9 e 10 luglio, ma soprattutto a seguito della manifestazione del 11 Dicembre, un progressivo distacco tra una visione politica che individua le proprie origini nel movimento femminista e nel concetto di liberazione e una concezione emancipazionista che ha finito per prevalere, mettendo al centro della propria agenda politica, il tema della rappresentanza ed esaurendola con la proposta del “50 e 50” i cui limiti noi abbiamo sempre denunciato.
In tutto questo il Comitato Promotore ha giocato un ruolo verticistico in quanto, nonostante le continue sollecitazioni da parte di molti Comitati territoriali (la maggior parte, possiamo dire), non ha accolto il desiderio diffuso di costruire un processo di democrazia partecipata e di elaborare in forme condivise, contenuti all’altezza della situazione politica attuale.

Ciò, a nostro avviso, ha prodotto una debolezza sia organizzativa che politica di SNOQ, alla base dell’allontanamento di molte donne, da sempre punti di riferimento per il movimento femminista, nonché motivo di disorientamento per molti Comitati territoriali.

Questo lo scenario nell’ambito del quale abbiamo maturato la nostra scelta che non significa però rinunciare al desiderio di fare politica.

Altre donne hanno manifestato lo stesso desiderio.

L’appuntamento di Paestum del 5/7 Ottobre prossimi, rappresenta un nuovo punto di partenza per chi, come noi, intende dare continuità all’impegno di sempre.

Albalisa Sampieri – Carla Fronteddu – Costanza Iannone – Gianna Massari – Rossella Zuffa

Siena, 30 luglio 2012

Posted in Fem/Activism, Iniziative.