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Se sei bella non puoi fare la maestra

[Foto tratta dalla serie Fallen Princesses di Dina Goldstein]

Chi lo sa se questa faccenda è vera oppure no. Se lo è pover* noi. Davvero esiste un gruppo di madri preoccupate di consegnare i bimbi all’asilo ad una donna che è bella e fa pure la modella? E da quando la capacità di una insegnante si misura sulla sua non-bellezza? O temono che gli ormoni dei bambini siano in funzione fin dai tempi dell’asilo? Quale brutto stigma sociale si sta diffondendo a danno delle donne che fanno di mestiere anche qualcosa che ha a che fare con l’esposizione del proprio corpo? Di che morale parliamo? Forse di quella che divide le donne perbene da quelle permale? Vorrei saperlo.

E se la faccenda non è vera ed è ingigantita da un quotidiano nazionale che non ha di meglio da fare che riferire dei pettegolezzi allora non si capisce qual è il punto e cosa costituirebbe una notizia. Fatto di costume, cronaca, cosa?

Perché parrebbe la riproposizione della fiaba di biancaneve e i sette nani che invece che nani a questo punto sono bimbi dell’asilo. Diciamo che fa ridere se non facesse piangere. Discutere dell’adeguatezza al ruolo di insegnante di una donna che fa la modella per arrotondare fa tanto medioevo. Vuoi vedere che fare la maestra è l’unico mestiere per cui in Italia non è richiesta la bella presenza?

Posted in Pensatoio.


5 Responses

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  1. Mary says

    Quoto!

  2. herato says

    Io vedo nei giornali anche una certa soddisfazione a mettere in scena questo “eva contro eva”, a dimostrare che sono le donne le prime nemiche delle donne.
    Certo articoli come questo sono utili per indebolire il movimento delle donne, secondo me.

  3. Mary says

    “quale brutto stigma sociale si sta diffondendo a danno delle donne che fanno di mestiere anche qualcosa che ha a che fare con l’esposizione del proprio corpo?”

    Mi fa paura questo, dove stiamo arrivando?

  4. Mary says

    Ho sentito unastoria simile avvenuta in America. Una ex pornostar faceva la maestra e i genitori (sopratutto mamme) si sono indignate. Ovviamente i soliti stereotipi: la maestra dev’essere come la mamma, pura!
    Mica la maestra in questione molestava i bambini! Il problema è che noi donne dobbiamo innanzitutto liberarci da certe gabbie come l’invidia, l’eva contro eva e la paura che i nostri mariti vengano rubati da altre donne, come se la colpa fosse della bellezza di una se un marito ti tradisce, ma semmai del marito stesso. E liberarci dal binomio bella- scema ovvio!

  5. Olympe says

    Molte volte se sei bella e non vuoi essere asservita al sistema patriarcale non vieni presa sul serio: devi per forza sculettare in tiro in discoteca (questo è concesso, anzi, è quasi un obbligo), ma se cerchi di avere una posizione per altre qualità, ecco che la bellezza diventa un limite. E diventa un limite spesso per l’ottusità di altre donne che del sistema patriarcale sono complici e sostenitrici.