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Le donne razziste e le balle del Pd

Poi dicono che basta che siano donne per farcele sentire sorelle. Prendi la leghista bolognese che esige la schedatura di quelli che praticano una religione diversa dalla sua. Non è forse una razzista come un’altra? Ma non lo sono anche quelle più politically correct che hanno immaginato i lager “dal volto umano” che prendono il nome di Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie, prima Cpt)?

Sono la sola a ritenere che l’alzata di scudi della cosiddetta opposizione, soprattutto quella del pd, alla proposta della leghista, sia una ipocrisia bella e buona? Sicché gli è venuto tutto d’un colpo l’affanno antirazzista dopo la legge turco-napolitano che istituiva i cpt, dopo i vari proclami televisivi per la “sicurezza” contro gli stranieri strumentalizzando la questione della violenza sulle donne, dopo i vari regolamenti e le innumerevoli ordinanze nei comuni a guida Pd, inclusa Bologna, in cui per gli stranieri e le straniere si esigeva schedatura (vedi i rom), allontamento, rastrellamento, deportazione, criminalizzazione di ogni lotta antirazzista, incluse quelle contro il Cpt di bologna che su quel territorio fa la sua porca figura e non mi pare che i consiglieri del Pd si siano mai alzati per protesta per quel lager che esiste nella loro città.

Come interpretare questa linea comunicativa del Pd che dopo aver praticato sdoganamenti di fascismi e di razzismi copiando modalità e schemi e facendo a gara a chi era più di destra, per recuperare consenso tra moderati e fascistame vario, scopre che un burocrate consolare è un semifascio, che nelle istituzioni pubbliche esistono istigatori alla violenza contro gli stranieri, che dappertutto si avalla la presenza di fascisti e razzisti che da tempo praticano – con il grande aiuto del pd – revisionismo a piene mani?

Si sono svegliati di colpo? Macché. Il recupero della espressione della radicalità (si fa per dire) mentre legittimano anzi auspicano che la gente della Val Susa subisca processi e intimidazioni, che le lotte sociali siano criminalizzate dappertutto, che si faccia piazza pulita di ogni rivendicazione territoriale, che si mettano a tacere operai e precari, donne e uomini, che si avalli la politica di un governo allineato alla confindustria che lede ogni diritto di cittadini e lavoratori e ci ruba tutto quanto, qualunque cosa, perfettamente in linea con qualunque ambizione liberista e sfrenatamente capitalista, è solo fumo negli occhi.

Sono di colpo diventati antifascisti e antirazzisti? Allora cominciassero con il richiedere la chiusura dei Cie e con il portare avanti proposte che assicurino diritti a qualunque persona che attraversa la penisola. Altrimenti sono solo balle. Tante, tantissime, balle. Balle futuriste. Un po’ e un po’, per non scontentare nessuno, né rossi né neri ma molto paraculi, per l’appunto.

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.