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Spot sessista? Molto meglio la bikesmut!

Questa è una pubblicità ad una rivendita di biciclette e altri accessori per lo sport (grazie alla segnalazione di Fastidio!). Assolutamente indispensabile l’inquadratura inguinale e lei sicuramente stava comodissima in quella posizione.

In basso una delle foto delle bikesmut, una cosa che accomuna critical mass e pornografia, corpi in libertà e la bicicletta come oggetto erotico. Di recente un festival di pornografia in bicicletta a Milano. QUI un blog italiano sul tema.QUI il sito internazionale di riferimento.

La foto è espressione di libertà, il video è espressione di un sessismo atroce.

Guardate bene, perché siamo certe che mentre il video non ha alcuna difficoltà ad andare in onda qui e là nelle tele private, per la foto che mettiamo sotto si evocherà censura e controcensura e siamo certe che il nostro blog finirà dritto nel filtro dei siti porno ai quali non è possibile accedere da uffici e università. Se doveste scegliere di definire volgare una di queste immagini, la foto o il video, quale scegliereste?

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Critica femminista, R-esistenze.


5 Responses

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  1. retroguard1a says

    L’unica cosa che mi perplime del ciclonudismo è il dolore passibile da buca accidentale.

  2. feminoska says

    Potevano far che utilizzare le immagini del film di Brass “monella”… che fantasia, mortacci!

  3. lucha says

    merda, io ci avevo comprato delle robe in quel negozio! mi sa che è stata l’ultima volta…

    +bici -sessismi

  4. laura frattini says

    ovviamente il video la foto è simpaticissima !