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Movimento per la Vita: un pugno nello stomaco!

Dalle compagne del Laboratorio Sguardi Sui Generis:

Questa mattina, presso la sala congressi “Piccola casa della Divina Provvidenza” di Torino, si è svolto un incontro dal titolo “Europa Volontariato e Vita”, promosso dalla Federazione nazionale dei movimenti per la vita e dai centri di aiuto alla vita del Piemonte.

Di seguito alleghiamo alcuni estratti dell’incontro per documentare quanto ci siamo trovate a fronteggiare: una situazione raccapricciante che chiarisce una volta per tutte i messaggi promossi dai volontari del Movimento per la vita.

E’ evidente lo stalking che le donne subiscono trovandosi di fronte queste persone: l’insistenza delle telefonate raccontata ed il linguaggio estremamente violento utilizzato dall’ostetrica ne sono la riprova. I video della conferenza mostrano, inoltre, la ricorrenza dei temi dell’assassinio, del macello e della fede in Dio come fondamento di ogni scelta in tema di maternità, a prescindere da qualunque possibile divergenza personale dal modello più retrogrado e oscurantista di cattolicesimo in circolazione.

Pochissime volte è stata pronunciata la parola DONNA. Non che questo avrebbe reso più piacevole il pugno nello stomaco che abbiamo subito questa mattina, la violenza che ci siamo inflitte assistendo a questa conferenza. Tuttavia avremmo perlomeno potuto dedurne un loro maggiore contatto con la realtà. Ci consolidiamo invece nella certezza che i loro valori “positivi, accoglienti, concilianti” siano costruiti sulla rimozione violentissima dei soggetti e delle relazioni concrete, a vantaggio di una ideologia astratta e disumana.

Durante la conferenza abbiamo anche assistito ad un breve intervento del governatore della regione Roberto Cota, ospite d’onore ad un incontro che riguarda tematiche sulle quali la Regione si sta spendendo in prima linea (vedi protocollo Ferrero e il Patto per la vita e la famiglia).  Da sottolineare che i fondi regionali, stanziati a favore di queste associazioni, provengono dalle nostre tasse!

Crediamo che non ci sia niente che possa raccontare questi personaggi in maniera più efficace di vederli e ascoltarli nei loro comizi. Siamo certe del fatto che dopo averlo fatto, saremo ancora più forti nella convinzione che vada loro negato ogni spazio di agibilità all’interno di consultori, ospedali e scuole!

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


2 Responses

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  1. emi says

    Magari sarebbe utile fare un post in cui si raccomanda di controllare che ci sia la data sull’ecografia, qualche “ben pensante” presente alla conferenza potrebbe d’ora in poi essere negligente al fine di allungare le procedure… grazie per esservi subite questo strazio

  2. Giulia Morris says

    Secondo la mia modesta opinione, tutto l’impianto è sbagliato. Arrivare a questo punto, da ogni ideologia esistente, significa arrivare ad effetti avvenuti; quando “è troppo tardi per tutto”. Nessun* che abbia il coraggio di partire dalle cause.