Se c’è gente che ha il cervello fallico non è mica colpa delle donne. Se poi ci sono quelli che conducono ricerche che oltre ad avercelo fallico decidono che tutti quanti hanno da avercelo tale e quale e che le femmine si devono adeguare allora siamo qui, da noi, in Italia, succursale delle peggiori notizie sessiste, dove l’immaginario da scadenti film porno diventa argomento di difesa per molestatori sotto processo e dove per le donne diventa impossibile leccare un gelato o mangiare una banana perché a lui, il maschio doc, gli provoca dei remember che glielo fanno rizzare. E si sa che quando gli si rizza non ci sono cazzi, scusate il gioco di parole, perché la colpa non è dell’immaginario banale di chi si sente stimolato dalla maniera in cui le donne si alimentano ma certamente di quelle femmine sdisonorate che certi cibi dovrebbero sniffarli invece che ingoiarli dalla bocca.
E’ giusto, si, diciamo che da ora in poi per non sconvolgere l’elemento dei viagra dipendenti cominciamo a fare a pezzi la banana (non pensate male per carità!), la grattuggiamo e poi ce la mangiamo con il cucchiaino come se fossimo in età da svezzamento e in quanto al ghiacciolo lo facciamo prima squagliare e quando è in forma liquida e solo allora ce lo mangeremo. Che la saggezza e il preservarsi dalle violenze dei malapensanti passa anche da queste piccole prudenze.
E poi mettiamo un burka orale che ci nasconde mentre mastichiamo che solo l’atto di muovere la mandibola o di parlare, perfino, può suscitare cose brutte, dunque perché non nascondere anche il resto perché bontà divina averci la faccia così in bella vista è una bestemmia. Ma come ci permettiamo noi, infedeli, di andare in giro a faccia nuda. Indegne vacche che osano mangiarsi un gelato dalla bocca invece che iniettarselo in vena.
Insomma c’è gente che la pensa un po’ così e questa discussione è stata stimolata in mailing list di cui vi riporto le perplessità e per finire invito tutti quanti a istituire la giornata di liberazione della leccata, che a noi la lingua ce l’hanno data mica per fare pompini. La bocca serve principalmente per parlare ed è con questa bocca, adesso, guarda bene, che mando ‘affanculo questa gente. Subito dopo vado a prendermi una banana e me la mangio a bocca spalancata. Buona lettura!
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Rossella, dalla mailing list:
“sono sempre più desolata nel leggere notizie di questo genere e l’appeal che riscuotono sui maggiori quotidiani italiani, uno a caso ‘Il Corriere’:
http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_11/finlandia-ghiaccioli-molestie-sessuali-burchia_f245494a-f417-11e0-8382-87e70525ad6b.shtml
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Ancora una volta si tenta di depauperare e di minimizzare la questione della violenza sulle donne, delle molestie sessuali, attraverso una fantasmatica retorica della ‘parità’, di quelli che l’avete voluta e quindi state attente a come vi comportate anche con noi’ … Insomma, lungi da me evitare di interrogarmi sul maschilismo che alcune donne praticano nei confronti
degli uomini e da cui sono assorbite. Ma un conto totalmente diverso è l’utilizzare questo argomento al fine di perpetuare il controllo dei corpi e delle condotte delle donne, al fine di accentuare il sempreverde ‘te la sei cercata e mi hai provocato’ … addirittura addebitandolo a molestie delle donne verso gli uomini perchè troppo allettanti!!!
Tra l’altro credo ci sia ancora una volta uno sguardo maschilista verso gli uomini che tutt* indistintamente e senza peculiarità si prevede rispondano a determinate scene.
Bhò, non so, leggere queste cazzate mi butta a terra sempre troppo … sembra che sia proprio una chimera spostare minimamente l’asse interpretativo di certe menti …”
Nicoletta, che risponde:
“La prima cosa che ho pensato leggendo l’articolo è stata: è vero, si tratta di molestia. Ma degli uomini verso la donna!
Ancora una volta e sempre per gli stessi motivi, ovvero la sovrapposizione alla realtà delle loro “fantasie”/fissazioni sessuali (indotte o meno)!”
E voi che ne pensate?
Bisogna adeguarsi a sopravvivere a questi tempi fallocratici e fallocritici… Una buona fascia di gentiluomini pretende la legalizzazione incondizionata del diritto al proprio orgasmo, come fatto privato -cioè masturbatorio- e non di relazione (vedi anche i neolgismi “dammela” e “tirarsela”). Dall’altra, gli stessi gentiluomini, non essendosi esercitati al dominio di sé, di fatto poi non si sanno dominare. E di chi è la colpa della perdita del controllo di sé? E chissà. A chi ha dato la colpa Adamo dopo essersi scofanato la mela? Ha speso una parola su se stesso per averla mangiata? E’ un fatto atavico e purtoppo bisogna stabilire patti chiari sulla frutta prima di rimanerci fregati. Ecco per esempio una ricetta su come mangiare la banana: Pendere la banana dal cesto della frutta. Sbucciarla col coltello, metterla stesa su un piatto con la forchetta.Tagliarla a fette con il coltello, o tritarla con la forchetta. Aggiungere del limone. Ora si può mangiare. Far vedere bene i denti quando si mastica. Meglio, no? Niente erezione mi pare. Ne sortiranno di nuovo infinite polemiche sulla fallofobia, la frigidità e il lesbismo (la banana -“si sa”- è sempre la banana) ma almeno non si andrà in galera per molestie sessuali. E – ps – concordo con Lorenzo Gasparini sulla manipolazione mediatica. Peccato, la propaganda lassista ci fa perdere un sacco di bravi ragazzi e di ragazze in gamba.
Mi stupsice che queste cose vengano dalla Finlandia, Paese evoluto sopratutto x idiritti delle donne, il Paese dove essere donne non è un incubo come in Italia e il resto del mondo fatta ovviamente eccezione del mondo anglosassone.
Ora con questa “trovata” mi sembra l’arabia saudita e sono preoccupata come sono preoccupata che nel Kansas che hanno pensato bene a legalizzare la violenza sulle donne: http://www.giornalettismo.com/archives/156137/vuoi-menare-tua-moglie-vai-a-topeka/ <————-vi riporto la notizia anche se da Giornalettismo che quella merda di "giornale" ha pensato bene di riportarla ironizzando sulla cosa o addirittura incitando….
L’ho già detto tante volte e lo ripeto: la pornografia, da quando alla “epoca della riproducibilità tecnica” s’è aggiunto il web, è passata da “genere” cinematografico/letterario a vera e propria Weltanschauung, visione del mondo. Costantemente allenato dalla facilità con la quale la pornografia pemea della sua estetica ogni espressione mediatica – la pubblicità prima di tutto, ma anche la moda, la televisione, i rapporti umani formalizzati – il maschio medio scambia la causa con l’effetto: “scopre” una provocazione sessuale là dove essa è stata appositamente creata da una macchina immaginativa pornografica. Malafede o ipocrisia, la sostanza non cambia: quello che l’articolo del Corriere dimostra è che la macchina pornografica, dopo aver generato quelle immagini, poi s’inventa un sistema per renderle economicamente efficaci: o impongono un potere coercitivo – autorizzando il maschio a fare ciò che è già allenato a volere – o aumentano il desiderio di quelle stesse immagini – rendendole “vietate”, “proibite”, “pericolose”.
Mangiare una banana, assaporare un ghiacciolo: quel gesto che la pornografia ha rubato alla realtà per farne un gioco allusivo adolescenziale, adesso ritorna nella realtà carico di pornoallusioni, pornovalori, pornosensi e impone così la pornovisione a tutti, a suon di leggi, avvocati, tam tam mediatici. Complimenti a tutti.