Un annuncio beccato da un amico in uno dei tanti siti web dedicati. La vuole giovane, snella, bona ma non “professionista”, da iniziare alla professione, insomma, per compagnia “part time”. Una barboncina d’accompagnamento per viaggi e varie. L’aspirante “datore di lavoro” la chiama “borsa di studio”. Altri la chiamerebbero “stage” o “tangente” o “partecipazione a feste”. Un cliente che sguazza nel bel mondo dei maiali in assenza di norme che regolarizzino la prostituzione. Questo è quanto si dovrebbe fare, altro che opposizione alle professioniste. Dobbiamo farci dire da Beatriz Preciado come vanno le cose qui da noi? 🙂