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Miss Italia: la gara a chi è più sottomessa!

Mi sono vista due minuti, ieri sera, di quella cosa triste che fanno ogni anno in tv. Un’insalata sul piatto e una frutta per finire e mi sono sentita quasi in colpa perché ci stava bene un bel piatto succulento di fronte a tutta quella magrezza di contenuti più che di corpi.

Mai guardare la tv mentre mangi, il mio dottore lo diceva sempre, che finisci per sputare tutto in faccia a chi ti sta vicino. E ho trattenuto lo sputo, devo dirlo, tentando di articolare un movimento dei muscoli facciali per non trovarmi poi a dover anche ripulire. Perché noi femmine ribelli alla fine dobbiamo occuparci pure di questi aspetti della ribellione che potrebbero imputarci anche talune forme di collaborazionismo con chi gestisce le discariche abusive.

Tristi, queste ragazze, le loro giornate tipo, scuola, fidanzato e famiglia, a sera, a guardare la tv, possibilmente bruno vespa e minzolini per far piacere alla rete rai, e mi veniva da dire che non ci credo manco morta al fatto che a vent’anni te le vedi paralizzate sul divano assieme a mammina e a papino, la sera, quelle lì, macché. Che ce ne fosse stata una a dire che la sera esce, va a pomiciare, a fare quelle cose sporche e vere che facciamo noi ragazze, che di vedere bruno vespa non ci importa e di stare sul divano con mamma e papà men che meno.

E poi la posa, i sorrisi, il flap flap degli occhi, brave ragazze della porta accanto, di femminilità profusa ma non volgare, che da quelle parti ci tengono ad averci  la nomea di quelli che le hanno pescate vergini. Non vale per le mamme, le divorziate, le denudate nei calendari, le scosciate con troppo orgoglio, si giudica criminale perfino un tatuaggio. Tipica figura della futura moglie decorativa del professionista, pulita dentro e fuori e guai ad essere sgradevole che rischi l’espulsione dal mondo dei diritti.

A noi però quelle donne lì piacciono il giusto, nel senso che ognuna può essere come vuole e se vogliono lasciarsi irregimentare è affar loro, ma per quello che ci riguarda le nostre Miss Italia al momento sono Nina e Marianna, arrestate perché vogliono un mondo migliore, tenute sottochiave perché non sono sottomesse, non ci tengono ad essere gradevoli e gradite al potere e perché dicono quello che pensano invece che fare il ripassino sul copione dettato dalla fascia serale di raiuno.

A noi le Miss piacciono così, sono le eroine che tutti i giorni creano le condizioni affinché noi tutte/i possiamo prendere spazio e avere diritto a non ricacciare gli urli in gola, a fare diventare i lamenti una rivolta, ché non è sufficiente la denuncia ma serve una reazione.

Il modello della Miss che insiste nel 2011 a offrire una immagine delle donne offensiva, che mi offende perché ricuce addosso a me un ruolo che non mi appartiene, è superato, è da archiviare, è morto, finito, non ci riguarda e mi piacerebbe vedere le masse scendere in piazza contro questi festival di esposizione della carne sottomessa invece che contro quelle che scelgono a vario titolo di fare della propria vita quello che vogliono, che questo ci piaccia o no.

Povere bimbe vestite a festa a recitare la poesiola di natale per mammina e papino, per i nonni e i parenti tutti, che poi arriva lo zio e ti tocca sulle cosce e tu non dire niente che sono cose di famiglia e tu sei tenera, gentile, femminile e ti hanno addestrata a non urlare, perciò non permetti a te stessa neppure di respirare, oggi, domani, domani l’altro, finché qualcuno ti dirà che sei più bella quando sorridi, che le increspature sul tuo viso dovute alla rabbia non ti rendono gradevole e ti strofinano di creme e creme e creme finché tu sparisci, si rassodano e solidificano le frustrazioni e la tua voce è diventata un soffio che non può fare nulla di più che esalare l’ultimo respiro.

Girati di qua, vola un po’ di là, facci vedere il culo ma senza fare capire che ce lo fai vedere. Facci vedere la perfezione del trucco senza trucco perché tu devi essere perfetta come natura crea ché noi facciamo la selezione della razza pura, i migliori esemplari tra le mucche da riproduzione, così la stirpe evolve e i prossimi figli saranno belli, grandi e forti, se non fosse che il miglioramento della specie è delegato tutto a te, femmina, perché a sceglierti è un mandriano brutto, schifoso e vomitevole che ha dei geni cerebrali d’idiozia che non si arrendono ad andare in estinzione e ambiscono ad essere rivestiti della tua bella pelle. Come se il cambio di pelle cambiasse la natura degli idioti.

Faccela vedere, la tua femminilità, poi non permetterti di manifestare troppa presunzione o aggressività che le femmine alla rabbia devono rinunciare. Dunque mettiamo al bando dalla società le donne ribelli, quelle che si difendono, che vanno in giro colorate dentro e fuori, che affrontano le piazze e rivendicano le lotte in nome di una idea.

Le vere Miss stanno in carcere e quelle altre, schiave di una cultura del ventennio, invece sono a piede libero. Sarà brutale il paragone ma è così e a noi non sembra giusto.

Un riconoscimento collettivo alle donne tutte che lottano ogni giorno, che determinate scelgono, qualunque cosa scelgano, che non impongano modelli culturali e che non siano ipocrite, tuodio, che davvero, ancora sto a pensarci, ma come si fa a dire che la sera te ne stai a vent’anni a vedere la tivù con mamma e il tuo papà? E poi che fai? Dopo il carosello a letto? Maddai!!! 😛

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


5 Responses

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  1. a. says

    “normale” è la maschera di “banale”, ne sono sempre più convinta.

  2. Giorgia - Vita da streghe says

    PS: da oggi è possibile votare le candidate!!

  3. Mary says

    Grande post! il più bel post in assoluto condivido al 100%

  4. Giorgia - Vita da streghe says

    Tranquille, ragazze, ce l’ho io la soluzione: il controcontest di Miss Italia!! :):
    http://vitadastreghe.blogspot.com/2011/09/il-treno-delle-donne.html

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  1. Miss Italia e il contro-contest « Un altro genere di comunicazione linked to this post on Settembre 21, 2011

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