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Neofascisti di utilità sociale

In mailing list qualcuna ha segnalato delle iniziative di “utilità sociale” di associazioni di estrema destra, quelli con la celtica e le svastiche disegnate pure sull’uccello, come nuovo corso per la diffusione della propaganda di questi loschi figuri.

Inutile dire chi sono perché lo sapete anche voi, sono quelli che si presentano dopo un terremoto e piazzano una bandiera per speculare sui morti oppure vanno nelle piazze a raccattare cartacce. Fondamentalmente hanno l’anima e l’indole da spazzini, ma non come operatori ecologici qualunque, loro sono di più.

Sono brava gente, di quella che dopo aver dato fuoco a un barbone poi ripuliscono per non lasciare l’asfalto annerito. Sono quelli che se pestano un immigrato fanno attenzione a non far volare via schizzi di sangue. Sono quelli che se accoltellano un compagno poi usano un detergente per rimettere a posto il coltellaccio tra quelli della loro collezione. Gente perbene, senza dubbio.

Aiutano i vecchietti a passare sulle strisce, poi ripassano a cinghiate i ragazzini che fanno manifestazioni nelle piazze, sempre per volontà di estrema pulizia e ordine, perché a loro troppa gente distribuita in modo caotico dà fastidio. Bisogna stare tutti in fila e vedrete che prima o poi daranno retta pure a voi.

Sono quelli che le amministrazioni comunali gli danno le case un tanto al chilo e poi gli pagano i progetti perché loro sono “sociali”, “gentili”, dei boy scout del gruppo eialalà-team, con lo speciale manuale delle giovani marmotte naziste sotto braccio e tanta buona volontà di svolgere il proprio dovere.

Ci sono quelli che vanno a cancellare i graffiti, mica perché sporcano ma perché non c’è una svasticuccia, una celtica, un duce posizionato in bella mostra. Che cattivi questi che disegnano il mondo di domani invece che quello di settanta anni fa. E per il gentil gesto le amministrazioni comunali ringraziano e loro sono tutti in fila a rifarsi nome, faccia, culo, che poi sono la stessa cosa, per riposizionarlo dove vogliono stare, a metà tra un dittatore e dio (patria e famiglia) per usare la gomma da cancellare anche con gli esseri umani, a seconda di chi gli sta sul culo e chi no.

Una democrazia gggiovane la nostra, di quelle che le puoi digerire con il bicarbonato a suon di rutti, perché l’acidume ti risale sullo stomaco e perché quando penso a queste merde che fanno i primi della classe fuori dalle scuole elementari per controllare che i bimbi passino sulle strisce mi verrebbe da dirgli “giù le mani da mio figlio e non posare neppure uno sguardo su di lui”.

Brutta gente, senza dubbio, che si fa spazio a suon di ipocrisia e revisionismi e che gira spalla a spalla con i membri del governo, anche loro assai puliti, pure loro monnezzari d’umanità. Pure loro, manco a dirlo, assai nazisti.

Segnalateci questi fenomeni di ordinaria vita di comunità dei nazi/neofasci, perché sono quelli la parte più rischiosa della faccenda, dato che quando accoltellano qualcuno c’è subito lo squadrone che si premura a farli passare per matti mentre in privato li celebrano come eroi.

Poi, se vi preme infierire, e se c’è una amministrazione che ama il senso dell’umorismo, mandateli a pulire cagate di uccelli, o mandateli a Fukushima, dove sono certa ci sia un sacco di lavoro da fare…

Posted in Anticlero/Antifa, Pensatoio, R-esistenze.


2 Responses

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  1. Don Quixote says

    A Roma di questi fascistelli ce ne sono tanti, troppi. Mandarli tutti a Fukushima mi sembra un’ottima idea, ma c’è il rischio che i giapponesi ce li rimandino indetro.

  2. Enrico says

    Sono d’acordo perche è il sistema che è contro di noi, e non il contrario. Ma purtropppo anche noi siamo divisi come vuole chi ci impera, prerche abbiamo anche tanta spocizia nel cervelo mesi dalla scuola e dalla chiesa e altre.
    Enrico