I misogini sono brutti, dentro e fuori. A guardarli bene sono quanto di meno desiderabile possa esserci.
Senza capelli, con il triplo mento, il grasso che cola, la panza extralarge, gli occhi storti, le facce inespressive, le sopracciglia lombrosianamente increspate d’odio.
Respirano male, sono tamarri. I misogini di provincia li vedi con il capello brillantinato. Se hanno una laurea, forse presa per corrispondenza, davanti al nome trovi un “Dottor”, ma sempre tamarri restano. E se li vedi riuniti in congresso a parlare male delle donne sono tamarri in conclave. Gli manca l’animale decorativo appeso allo specchietto retrovisore dell’auto e il portamento da carcerato di cetto la qualunque ma alla fine siamo lì. Sono tamarri. Brutti e tamarri.
La loro dizione è tremenda. Non sanno neppure parlare in italiano o non sanno scriverlo. E quelli che hanno appreso un po’ di lingua vengono decorati da certi quotidiani della medaglia al valor del profeta o vengono coccolati nelle prime pagine perchè un misogino che racconta la misoginia in un italiano migliore di quello del meccanico sotto casa di sicuro non può restare nascosto. Viene portato in processione come si fa con la madonna.
Quelli della televisione li conoscete, fanno i cosiddetti giornalisti perchè hanno leccato abbastanza il culo di qualche potente o fanno i potenti e pretendono che chiunque lecchi il loro culo. In entrambi i casi sono brutti. Fanno abbastanza ribrezzo.
Gli uomini della politica hanno seri problemi con se stessi e con le donne. Se sono di centro destra li vedi a insultare i gay, gli stranieri, le donne. Poi li guardi meglio e vedi che nella migliore delle ipotesi sembrano rivenditori di aspirapolvere porta a porta. Nella peggiore somigliano a quei cosi nani, grassi, mollicci, traballanti che qualcuno insiste con il chiamare “onorevoli”. Cosa mai può avere di onorevole quella bruttezza, non si capisce. Brutti che sbraitano odio e veleno. Acidi e frustrati.
Immaginateli davanti i film porno a farsi le seghe da soli. Non parlo degli “onorevoli”, perchè quelli ovviamente si pagano il divertimento ma dopo non stanno meglio perchè l’illusione dura poco ed erano e restano sempre orripilanti.
Poi ci sono quelli del web, di una bruttezza indicibile, che non sanno mettere due parole in fila, che ripetono a pappagallo le stronzate che dice il capobranco. Brutti e pure con l’encefalogramma piatto. E quando parlano delle donne si capisce perfettamente che il loro fascino sta a zero, anzi sottozero, e che non trovano una donna neppure a pagarla.
No appeal, no intelligenza, fanatici con gli occhi a pazzo, di quelli assertivi che quando ti guardano fanno che c’hanno capito la qualunque mentre chi li ascolta pensa che non hanno capito una mazza.
Soli, frustrati, attaccati al web 24 ore su 24 a fare finta di esistere, a sostituire l’inutilità con la cattiveria, perchè quelli frustrati e cattivi sono i peggiori aguzzini della storia.
Noi siamo appagate, sessualmente soddisfatte, libere, splendide, meravigliosamente realizzate. Abbiamo vite di coppia felici. Siamo divertite e divertenti, ironiche, serene e non capiamo ancora cosa abbiamo fatto di male per essere circondate da tanta bruttezza.
Noi siamo amate e decidiamo del nostro corpo, decidiamo con chi vogliamo fare sesso, scegliamo consensualmente. Noi non abbiamo bisogno di stuprare nessuno perchè viviamo il sesso come una cosa bella e non come lo sfoggio di una potenza che non c’è. Noi non siamo come quegli uomini che devono picchiare una donna per costringerla a restare. Noi non siamo come quei brutti maschi che ammazzano le donne per dimostrare il proprio potere.
Noi siamo meravigliose perchè ci piaciamo, amiamo toccarci, osservare i nostri corpi, cerchiamo il piacere e rifiutiamo quello che non ci piace. Noi siamo libere ed è questo che manda in palla questi brutti uomini che sono soggetti ad una selezione naturale.
Le donne non soccombono. Non sono più sottomesse. Non restano con maschi che fanno cagare. E sono proprio quelli che fanno ribrezzo, fisicamente o come persone, che poi alzano la voce e puntano il dito contro le donne. Diventano inquisitori del nostro secolo e vogliono vendicarsi, condurre le donne al rogo, rubare a loro tutto quello che hanno, imprigionarle, indurle a tacere, a non denunciare, a lasciarli continuare nelle loro violenze.
Gran brutti uomini. Se di uomini si può parlare perchè gli uomini per noi sono un’altra cosa.
Individui in giacca e cravatta con le palle mosce. Intervistati nelle televisioni che difendono altre palle mosce, ed è l’alleanza tra i coglioni cadenti quella che vedete in scena, che si appassionano l’uno all’altro salvo poi non ammettere che se non riescono a toccarsi e a piacersi tra di loro non si capisce perchè quei testicoli flaccidi poi dovrebbero piacere alle donne.
Immaginateli in casa nelle loro circonvoluzioni mattutine, a scaccolare veleno, a rumoreggiare per lavarsi la faccia, a fare tutte quelle cose che se non sei matta o vittima di un filtro magico ti fanno scappare in due secondi.
Questi cosi senza autorevolezza, con le macchie gialline nelle mutande, con la foresta vergine dentro le narici, sui quali è sempre impigliato un mocciolo biancastro. Quei denti che tendono al giallo verde, l’alito radioattivo, le mani squamate, il sudore puzzolente, il pisello invisibile.
Le donne scelgono e se scelgono vengono odiate perchè questi uomini non saranno mai oggetto di quella scelta.
Le donne scelgono e questi uomini odiosi non possono accettare la nostra libertà di scelta.
Ma così è e così sarà, perciò rassegnatevi. E se non volete restare soli vedete di crescere e cambiare perchè così come siete fate schifo!
Ps: ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale!
ahhahahahah
è proprio vero hahahahhahhahahha
Fantastico pezzo, lo adoro!
Per quanto riguarda la tamarraggine, avete visto Tamarreide: quel programma promuove l’immagine dell’uomo maschilista e omofobo (con l’unica diferenza che sono più belli fisicamente), andrebbe sospeso quel programma!! Vi prego aprite un post per parlare di questo programma (lo faremo anche noi!) dobbiamo diffondere il dissenso.
Ps: per quanto riguarda la bruttezza, negli anni si è parlato sempre della scarsa avvenenza delle femministe (collocandole alla tesi dell’invidia fallica che faceva crescere loro peli e baffi) e non di quella dei maschilisti che non è neanche proprio uno stereotipo visto che è provato che i maschilisti sono brutti. Abbiamo dimostrato che quello sulla bruttezza delle femministe è uno stereotipo. I maschilisti sono davvero brutti (e puzzano pure!) e sono convinti anche di essere belli:
Vedi Giuliano Ferrara, Masimo Fini e compagnia bella! Nemmeno un maschilista può definirsi bello.
grandissima!!