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Roma: in piazza si parla una lingua (LIS) che il parlamento vuole cancellare!

Vi avevamo già segnalato in un post a proposito della manifestazione che ci sarebbe stata a Roma in opposizione alla decisione della maggioranza parlamentare di cancellare una lingua che rappresenta moltissime persone (LIS). Mara, in mailing list, ci regala un aggiornamento che condividiamo con voi. Buona lettura!

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Ieri la manifestazione è stata bellissima, anche se c’erano relativamente poche persone (se 2.000/3.000 possono dirsi poche: sicuramente per “quelli che contano e decidono” si tratta di numeri -e persone- ridicoli…) con la previsione di un’affluenza maggiore oggi e domani, poiché la protesta continua in piazza Montecitorio.

Purtroppo il tutto è passato sotto silenzio: non mi pare che la stampa ne abbia parlato e forse solo il tg3 regionale delle 19.00 deve aver detto qualcosa. Si sta cercando di trovare dei canali di comunicazione efficienti; purtroppo, però, risulta davvero difficile farsi ascoltare ed è così frustrante.
La piazza, però, quella no: è stato stupendo viverla. C’era una confusione di segni e parole che potrei definire assordante: segni ovunque, gioiosi, preoccupati, visi di persone sorridenti e decise, amici che non si incontravano da tanto, sordi e anche tanti udenti che studiano una lingua vera, che hanno voluto scoprire e imparare a conoscere una cultura altra, così vicina e, come per tutte le culture, lontana se guardata dall’esterno.
Ci sono state testimonianze di famiglie, ricercatori sordi e udenti, professionisti che con la LIS ci lavorano (e non di nascosto: alcuni vengono pagati coi soldi pubblici! Lo Stato fa finta di non vedere quanto esso stesso, con le sue azioni, dimostra: quale mimo verrebbe pagato da un governo per insegnare ad altri a gesticolare?), artisti e poeti e anche musicisti, alla faccia di chi crede che quello della sordità sia un mondo silenzioso.

Volete vedere le facce di chi c’era ieri? Bene, vi lascio allora un video, uno dei tanti girati in piazza:

http://www.youtube.com/watch?v=Y-vHQvcCIXc

E poi vi lascio anche una pagina dove potrete vedere altri video di ieri a Roma, oltre che testimonianze delle varie proteste in giro per il mondo, di fronte alle ambasciate italiane.

Era commovente quando, nel mezzo dell’assemblea, arrivava la notizia che qualcuno in America, Irlanda, Londra, Germania…stava protestando in quell’istante per e con noi (basti vedere qui o qui, per chi ha Facebook).

E’ stato bellissimo, ripeto, e mi dispiace che i media non stiano dando il giusto peso al fermento di questo periodo. Ma di cosa stupirsi, in effetti? Qui in Italia non siamo famosi per dare le notizie importanti, ma solo quelle che fanno più rumore, quelle che servono a distrarre la gente.

Per chi ha un account Facebook, c’è il gruppo da cui è nata l’organizzazione della protesta; da qui si può dare un’occhiata alle ultime notizie, sperando che ce ne sano sempre di migliori.

E per chi ha idee e proposte per trovare il modo di attirare l’attenzione, sappiate che i suggerimenti sono più che bene accetti.

Posted in Iniziative, Omicidi sociali, R-esistenze.