Skip to content


Può un parlamento cancellare una lingua (LIS)?

Mara in mailing list ci inoltra un messaggio che le preme tantissimo: tratta di una minoranza linguistica che tenta da anni di essere riconosciuta come tale e come portatrice di una cultura diversa, ma comunque italiana. Come molte minoranze (e ne abbiamo le prove ogni giorno), non ha vita facile in Italia, perciò prega di perdere un minuto per leggere questa mail e, se potete, di diffonderla. Per quello che ci riguarda non abbiamo alcuna difficoltà non solo a leggere la mail ma ad invitare tutt* a prestare attenzione a questa vicenda perchè si tratta di uno dei tanti tentativi di questo governo di prendere una comunità e farla diventare marginale, inferiore, a partire dalla banalizzazione della lingua che usa.

Mara scrive:

Si tratta di due dei tanti video (quello in cima e l’altro alla fine del post) che stanno girando in questo periodo su internet a seguito della decisione, in Parlamento, di non parlare più di Lingua dei Segni Italiana (LIS), ma di Linguaggio Mimico Gestuale (LMG).

La storia è questa: sono decenni (senza esagerazione) che i sordi cercano di far passare una legge che tuteli la Lingua dei Segni come minoritaria e appartenente alla Cultura Sorda. Pochi mesi fa in Senato è stata approvata la legge di tutela della LIS. Al vaglio del Parlamento, però, una commisione ha deciso di non parlare più di lingua, bensì di linguaggio (per di più “mimico”, ossia paragonando i sordi segnanti a persone che comunicano come fanno gli artisti di strada, a gesti raffazzonati e tentativi). Il discorso che ci sta dietro è complesso e molto “politico” ed ha a che fare con la forte influenza della tradizione oralista in Italia, che spinge i sordi a non comunicare con una lingua per loro più congeniale. Ora, ogni sordo ha l’assoluta libertà di scegliere come comunicare, anche con altri sordi, e quindi di decidere se usare la LIS oppure no, ma trovo che sia un fatto molto grave che degli esterni privino una comunità della propria lingua, togliendo ad essa dignità.

Essendo io parte di una comunità linguistica minoritaria (sono friulana) provo sulla mia pelle che cosa significa veder sminuire la propria lingua e la cultura che essa rappresenta, perciò Mercoledì 25 Maggio io sarò a Roma a manifestare assieme ai miei amici -sordi e udenti- contro questa decisione.
L’invito è esteso a tutti, ovviamente, e mi farebbe piacere se anche qualcuna di voi decidesse di partecipare, anche se è un argomento che per molti versi non può tangervi più di tanto.
Vi chiedo anche un grande favore: se potete, diffondete il video che vi ho linkato e anche la petizione che trovate a questo indirizzo (con la preghiera di firmarla, dato che qualche click non costa nulla)

http://www.petizionionline.it/petizione/lingua-dei-segni-italiana/848

Posted in Omicidi sociali, R-esistenze.


2 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. Anna Maria Panzera says

    Dimenticavo… Allemandi Editore

  2. Anna Maria Panzera says

    E’ talmente una lingua, che recentemente è stato pubblicato un bellissimo Dizionario di Arte Contemporanea in Lingua dei Segni Italiana. Il nostro governo è sempre l’ultimo a sapere le cose, poveretto….