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Musica sessista: Fabri Fibra, le donne non sono sceme!

Di Serbilla:

Su facebook è stato condiviso questo video fatto allo scopo di  mostrare l’operazione di marketing di Fabri Fibra che cavalca l’onda del momento, avendo ben altri precedenti e convinzioni. E’ un video in cui  sovrappone una vecchia, becera, canzone maschilista e pure brutta assai, al nuovo video lecchino sulle donne, quello che vedete sopra.

Poi, sono tornata stasera ad ascoltare un vecchio disco di Vinicius de  Morais, dopo veramente tanto tempo che non lo facevo, e …non me ne ero mai accorta ma, pure qui, quegli stereotipi della donna fatta solo per  amare:

è come amare una donna solo bella, una donna deve avere qualcosa in più della bellezza, qualche cosa che piange, qualche cosa che ha  malinconia, un’aria di amore tribolato. Una bellezza che viene dalla tristezza di sapersi donna, fatta soltanto per amare, per soffrire d’amore e per essere solo perdono

c’è sempre per te una donna in attesa gli occhi pieni d’amore, le mani piene di perdono

Quanto male in così poche frasi. Ovviamente la qualità, rispetto a Fabri Fibra, è un’altra cosa, e c’è da considerare il contesto, l’anno. Che tristezza però!

Posted in Anti-Fem/Machism, Fem/Activism, R-esistenze.


11 Responses

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  1. Imma says

    @Mary86: Hai ragione per quanto riguarda il mio primo commento, è che a leggere certe cose – che io ritengo scorrette per svariati motivi – mi cascano le ovaie… e se ti sei sentita offesa ti chiedo scusa.
    Non avevo l’ardire di farti cambiare idea.
    Continuo a pensare, ovviamente, quanto ho scritto riguardo la distinzione che hai fatto tra donne, ma non penso tu sia quella sfilza di aggettivi alla fine del tuo commento; penso piuttosto tu sia una persona un poco rigida. Ma ad ogni modo le discussioni sul tema io le vedo comunque positive.

  2. mary86 says

    IMMA: entrare in un blog e decidere di dire la propria per me significa non solo essere aperta alle critiche ma anche essere aperti al pensiero altrui. il tuo commento precedente non l’ho ritenuto una semplice critica perchè alcune frasi erano un pò offensive: vedi “provo vergogna quando leggo commenti come il tuo. Per giunta così banale nel suo sessismo qualunquista…” . Inoltre a differenza di quest’ultimo tuo post non mi facevano capire come tu effettivamente la pensassi!
    lafra
    Non ho fatto sfoggio di alcun sapere o di alcuna onniscenza femminista, la mia era una risposta ad alcuni aggettivi usati da IMMA. Per il resto concordo con il tuo punto di vista e ribadisco il concetto che non sto qui a fare le graduatorie delle donne come se stessimo parlando di un campionato di calcio! IMMA effettivamente mi ha fatto notare una cosa di non poco conto, cioè che il mio modo di scrivere il commento tralasciasse il fatto che stessi parlando di PERSONE e di questa mancanza mi rammarico! fatta questa precisazione ribadisco a chiare lettere che delle persone non si possono fare graduatorie! Detto questo posso essere contraddittoria, stupida, misogena, sessista, bigotta, ignorante, qualunquista potete aggiungere voi tutti gli altri aggettivi che volete…. ma guardandomi intorno non riesco a cambiare idea! Posso dire qui “mi avete coonvinta, avete ragione, la mia posizione è sbagliata!” per chiudere qui il discorso ma sarei di una falsità incredibile!
    E con questo vi saluto!

  3. lafra says

    @mary86: una storica che studia il fascismo non deve automaticamente riconoscersi nell’ideologia fascista. ugualmente una studiosa di femminismo, non deve avere necessariamente una spiccata sensibilità politica femminista. non scendo nei dettagli, ma ci tengo a ribadire che di femminismi non ce n’è uno solo, e che questi possono essere studiati da un punto di vista storico, politico, economico ecc. ed utilizzati come critica per studiare qualsiasi altro tema. questo per dire che è un po poco probabile uno sfoggio di onniscenza femminista. per quanto riguardo la propria sensibilità “di genere” su un determinato argomento penso che ognun* abbia le carte in regola per fare le proprie considerazioni. ognun* ha il proprio vissuto ed il proprio punto di vista. personalmente di modi di essere donna ne vedo tantissimi (e qui si aprirebbe la gigantesca parentesi sul significato che vogliamo attribuire al concetto di donna ma la butto li e basta), e non mi è mai venuto in mente di fare una graduatoria. magari bastasse essere “consapevoli” per essere arrivat*. la consapevolezza si costruisce e cambia con le nostre esperienze, sia a livello individuale che collettivo.

  4. Imma says

    @mary86: Non puoi essere tu a decidere cosa per una persona meriti attenzione e cosa debba tenere in considerazione. Nessuna fa un caso fabri fibra, o perlomeno, si inserisce fabri fibra in quell’ampio discorso che è il sessismo, magari a ragione, magari a torto. Tu i motivi per cui includerlo in questo discorso non li vedi, magari hai ragione, magari no; però forse la sicumera che mostri è un po’ troppa, non è che chi non la pensi come te stia per forza sbagliando, sia incapace “di vedere le cose come stanno”.
    Per quanto riguarda la vergogna provata, la mia come la tua, ebbene sì, c’è sempre di peggio, o di meglio per cui spenderla. Il fatto che ci sia di peggio – o di meglio – però non ci esime dal poterne provare anche per cose minori; non è che si decida per cosa provare vergogna, la si prova.
    Sei una persona con un parere e, per quanto io non ti conosca, suscettibile a critica. Ciò che hai scritto precedentemente mi ha ricordato troppo un certo perbenismo che va attualmente di moda, in base a ciò ho trovato discutibili e perfino risibili alcune cose da te scritte. E ribadisco, il “due modi d’essere donna” per me è banale sessismo, riguarda il bisogno di sentirsi migliori di una “controparte”, riguarda un “noi e loro” che per me non dovrebbe esistere, dato che trovo sia solo un vicolo cieco e non sia reale.
    Soprattutto il dividere le donne in due distinti modelli ha riguardato e riguarda culture che col femminismo non hanno poi tanto a che vedere.
    Di questa divisione io mi sono sinceramente rotta, del ridurre determinate donne a “esteriorità priva di contenuto” non ne posso più – è cattivo ed ingiusto e discriminatorio; è vero che non hai scritto oneste e disoneste, ma io non riesco proprio a non interpretarlo così. Vere e finte – non l’hai scritto ok, ma è dopotutto il contrario – è lo stesso. E sono categorie che non esistono, perché per quanto una donna possa farci schifo è vera tanto quanto quella che ci aggrada.
    Io ho conosciuto donne stupide, donne maligne, donne deboli, donne misogine, donne ignoranti, donne superficiali, donne bigotte, donne frivole così come ne ho conosciute di brillanti, di genuine, di forti, di colte, di profonde, di progressiste…
    e talvolta le prime “qualità” vanno di pari passo con alcune delle seconde.
    Perché non si tratta di due modelli di donna differenti – uno positivo, l’altro negativo – si è sempre trattato di donne, di PERSONE differenti, le une dalle altre. Così come accade per gli uomini.
    Io non ho mai letto: esistono due tipi di uomini: i veri ed i finti.
    Son cose che sento dire solo riguardo le donne ed è uno dei motivi per cui utilizzo il termine sessismo.
    P.S. berlusconi è sempre un ottimo cavallo di battaglia, ma la discriminazione sessuale non è nata con lui, non morirà con lui e di certo non riguarda solo lui.

  5. giovanni says

    Ebbeh.
    a me già non piacevano ambedue. sia come testi sia come la musica che fanno.
    una soluzione etico-musicale: tekno etica e pedalare 🙂

  6. mary86 says

    IMMA : la vergogna tienila da parte per altre cose un pò più serie e non per il commento di una persona che non conosci! Ho studiato il femminismo dal medioevo fino all’epoca contemporanea quindi ho cognizione di causa necessarie per vedere le cose come stanno! Guardo il mondo delle donne oggi lo osservo e noto delle discrepanze, non è questione di mettere le donne le une contro le altre, ma notare come in realtà ci siano due modi di essere Donna. Mi sembra di non aver fatto alcun riferimento a donne oneste contro disoneste, questi due termini non mi piacciono affatto, preferirei parlare di donne consapevoli e donne inconsapevoli e, ribadisco, alcune di queste mi danno i brividi! Per quanto riguarda il riferimento a Fabri Fibra la mia non è ammirazione – riservo questo sentimento per altre persone- ma una semplice analisi della cosa. Non mi sento toccata dal suo video ne dal testo, mi sono sentita, invece, indignata dalle dichiarazioni di Berlusconi sulle donne del PDL rispetto a quelle del PD, per esempio. La vergogna la provo quando mi rendo effettivamente conto che ancora oggi la donna viene pagata meno dell’uomo a parità di lavoro… mi pare assurdo stare qui a fare un caso Fabri Fibra quando non c’è! Ecco lo scopo della mia analisi! Potrei fare mille esempi di modi di denigrare la donna, di cultura sessista, ma in questa io non includerei Fabri Fibra!

  7. Imma says

    @mary86: Io francamente provo vergogna quando leggo commenti come il tuo. Per giunta così banale nel suo sessismo qualunquista: ogni volta che leggo “vere donne” mi vien la pellagra.
    Lo ammiri perché mette le donne contro le donne, oneste vs disoneste? Per carità.

  8. Lara says

    Vi ricordo che la canzone di Vinicius de Moraes è la versione adattata in italiano, non corrispondente all’originale…se conoscete il portoghese potete notare che varie parti non coincidono…
    forse questa è l’idea italiana della donna…

  9. mary86 says

    sono capitata in questo blog per puro caso, un bel caso si direbbe visto che è un bel blog.
    ho letto questo articolo sul pezzo di Fabri Fibra e ho deciso di dire la mia cercando di essere incisiva e meno prolissa possibile. Leggendo il testo e osservando il video con un pò di attenzione e, soprattutto, senza preconcetti sul genere musicale o sull’artista, non vedo nessun maschilismo o intento di fare una musica “sessista” anzi. Il video è un tentativo di scindere le donne come pura immagine prive di contenuto – quelle che parliamoci chiaro quando le incontriamo ci fanno vergognare di essere Donne – rappresentate dai manichini, da quelle che lavorano, vivono e soprattutto “costruiscono” la loro vita in base alla loro personalità, cercando di superare difficoltà e tanti alri generi di ostacoli. Per quanto riguarda il testo io non lo trovo maschilista anzi credo che sia in linea con il concetto del video; inoltre ammiro il tentativo di un rapper definito da molti “duro” di cimentarsi una volta su una celebrazione delle vere Donne, che poi sia o no riuscito questo è questione di gusti! Da Donna recepisco come un insulto alla nostra “intelligenza” ben altro….
    ps sul commento di Fabiana, visto quanto scritto, non sono d’accordo anche se mi piacerebbe leggere il suo articolo, ma purtroppo non si apre la pagina del Link!

  10. Fabiana says

    FabriFibra non si smentisce mai, poi ultimamente forse sta “alla canna del gas” o sull’orlo del fallimento e sta cercando di accapparrarsi un po’ di pubblico femminile, con queste canzonette piene di luoghi comuni, immature, banali; qualche giorno fa scrissi un pezzo sulla sua canzone “le donne” su “un altro genere di comunicazione”

    http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2011/05/11/applausi-per-fibra-ma-li-merita/

    Complimenti per il blog, è fantastico!

  11. lafatadeicavoli says

    Sì, che tristezza, mi spiace per chi lo ha definito “poeta”; forse è vero ma quanto ci puo mettere KO tutta questa “poesia”? Preferisco avere, a tratti, gli occhi pieni anche di rabbia e non solo d’amore e le mani chiuse a pugno per proteggerci da chi non si merita il perdono e può distruggerci; saremo poco poetiche, ma Buon Dio, vive!! Di carne e sangue e non delle madonne astratte ed irreali sempre pronte al martirio dell’autoflagellazione quando e se, per puro miracolo, vista la cultura, scampiamo a quella altrui. Aufff