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Lui, lei, l’altro: voglia di appartenere ad un clan!

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Non avevo visto la saga di twilight anche se ne avevo letto su questo blog perchè una di noi l’aveva stroncato ricordando a tutt* noi anche il perchè ci piace tanto il genere letterario vampiresco.

Mi sono beccata i primi tre film, tutti, in una sessione unica accanto ad un paio di adolescenti. Perchè dopo tanto parlarne, io a dire che era una sciocchezza e loro a dire che almeno prima dovevo vederlo, allora l’ho visto assieme a loro.

E’ anche peggio di quello che immaginavo e sono solo contenta che le fanciulle che lo vedevano con me alla fine non hanno potuto che ridere a crepapelle di ogni scena commentata.

C’è una tizia che finisce in un paese dove manco due giorni e tutti sono innamoratissimi di lei. Tra questi ovviamente c’è un vampiro che sbrilluccica al sole e con gli occhi gialli che a prima vista ti sembra malato di itterizia ma poi ti accorgi che in realtà è un iper depresso cronico.

La sua compagnia spingerebbe verso il suicidio la più felice delle adolescenti. La sua espressione è sempre disperata e sofferente, come d’altronde è quella della ragazza. Solo che lei ha un ottimo motivo per essere disperata, esprime una tensione erotica infinita, non fa che chiedergli con ogni centimetro del suo corpo una bella e sana trombata, che lui invece niente, non la concede se non dopo il matrimonio, perchè è uno di quei vampiri fermi al mille e ottocento.

In più è pure geloso e possessivo da fare schifo, che alla povera ragazzetta la perseguita e le compare davanti sottoforma di fumata nera pure quando non c’è.

Insomma, lei contrariamente ad ogni principio della chimica si sente attratta da questo vampiro stalker, da un corpo glaciale, un ghiacciolo morto, avariato e con gli occhi gialli. Uno che non fa altro che reprimersi e che fa venire la frustrazione solo a guardarlo.

Il vampiro buono (noi facevamo il tifo per quelli cattivi) apparteneva ad un clan familiare opposto ai genitori separati della ragazza. Fondato sul capo famiglia che avrebbe difeso la famigghia fino alla morte (come nel padrino), il clan è tanto bello e meraviglioso e la ragazza immolata per il sacro vincolo dell’unione familiare, farebbe di tutto per appartenervi al punto da accettare con un sorriso ogni genere di rischio e violenza. Perchè in nome del clan tutto si fa e tutto si accetta, perfino la morte.

Dall’altro lato c’è un altro clan, con altrettante vittime femmine, una delle quali è la fidanzata di un licantropo con la faccia massacrata. Lei però è tanto innamorata e per amore si sopporta questo ed altro (le ragazze che commentavano con me affermavano “col cavolo che mi faccio mutilare la faccia e resto lì…pfuiiii”). Si tratta del popolo degli uomini con le bermuda (l’infradito per il licantropo è la morte sua). Stanno a torso nudo anche in montagna perchè a lei giustamente devono capitare o stile ghiacciolo o da scottatura all’equatore. Costoro sono licantropi e lei, che deve averci avuto tanti problemi da piccola, ovviamente è attratta anche da uno di questi. Perchè di mestiere fa la mediatrice culturale tra un morto, freddo, e un termosifone. Perchè gli piace la collezione estate inverno, uno per tenersi fresca d’estate e l’altro per tenersi calda d’inverno. Perchè se non sono lupimannari o vampiri non se li piglia.

Anche il licantropo è possessivo. Un tantino più focoso in verità e ci credo che la ragazza ne è attratta dato che da lui qualche sessione di sesso potrebbe averla e invece dall’altra parte neanche a parlarne. Che poi sembra la metafora del modello educativo delle brave ragazze. Prenditi il ghiacciolo anche se sei attratta da un corpo vivo. Fatti sposare da un noiosissimo defunto e lascia le passioni fuori dai tuoi progetti futuri.

La cosa inquietante è la promessa del “per sempre” verso cui lei va con il desiderio di trasformarsi in una femmina dagli occhi gialli con i dentoni.

I vampiri cattivi ovviamente sono comandati da una femmina maligna e manipolatrice, perchè senza un pochino di misoginia il film non avrebbe avuto successo, e allora eccotela la vampira feroce accanto al vampirello manipolato che per lei tutto farebbe e tutti ucciderebbe.

Ci siamo persi l’ultima puntata della saga perchè è in uscita ma le ragazze mi hanno costretta a leggere la trama ed è previsto il matrimonio tra il vampiro e la ragazza, poi loro finalmente copulano e lui, morto, vampiro, ghiacciato e semiasessuato, riesce finanche a metterla incinta. E così sappiamo che i masculi si riproducono perfino da morti.

Lei, che ovviamente in quel caso rappresenta i movimenti pro-life e anche quelli pro-death, porta avanti la gravidanza che dura un mese. Partorisce, rischia di morire e il suo vampiro innamorato per farla risorgere dalle sue ceneri la mozzica e la trasforma in una cosa come lui.

Resta deluso il lupo con le bermuda che per ricompensa si trova la creatura, la figlia, sul groppone.

Per i film che ho visto la ragazza non ha fatto altro che nascondersi dietro vampiri, dietro lupimannari, riuscendo a generare un bel po’ di casini. Per non parlare dei suoi istinti suicidi, perchè senza di lui non poteva vivere e invece desiderava tanto morire e diventare vampira con lui.

La sua funzione sembrava essere quella che aiutava questi maschi fuoricontrollo a contenere gli istinti. Povere donne quelle che non hanno questo istinto suicida e si lasciano sfuggire questi omicidi pezzi da novanta.

Non ho dovuto fare grande fatica. Ho solo piazzato un commento qui e là durante la visione. Le fanciulle si sono convertite alla parodia dei personaggi vedendoli in tutta la loro natura grottesca.

Personaggi e storie che rappresentano veramente la più grande è costosa melma che io abbia mai visto.

Anzi, vi suggerisco una punizione, nel caso in cui abbiate figlie che hanno tanta voglia di appassionarsi a questo genere di storie. Fategliele vedere per giorni e giorni, anche quando vi implorano di smetterla, voi continuate. Usatele come antidoto contro ogni genere di lavaggio del cervello idiota-sentimentale. Poi ditemi se ha funzionato.

http://www.youtube.com/watch?v=lCai8g4jV_0

Posted in Satira, Vedere.


4 Responses

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  1. MessyMenny says

    io dopo tanto smaronamento da parte terzi mi sono fatta convincere e mi sono sorbita i primi tre libri in originale… sono una pena, una povertà di linguaggio da teens americani che fa venire i brividi, molto più del vampiro glitter (regista&co si fossero andati a vedere dal vivo una statua qualunque del Canova e allora sì, avrebbero potuto minimanete rendere la desrizione della pelle di sti vampiri farlocchi (in versione: io.non.mi.sciolgo.alla.luce.ma.splendo.come.Apollo).
    Sono d’accordo con tutti i commenti sopracitati e vorrei aggiungere una cosa:
    com’è possbile che sta futura desperate housewife non abbia lo straccio non dico di passione, ma almeno un hobby! uno qualunque, che non sia innamorarsi e fare incubi la notte e tenersi a bada l’ormone senza neanche la possibilità di masturbarsi come si deve…

  2. Jo says

    Ma si tromba? Perchè se non si fa nulla non me lo vedo 😀
    Mi sono goduta il 3° episodio della saga (Eclipse) in 5 minuti corretto e rivisitato dalle Malvestite, non so perchè ma lo preferisco a quello originale che non ho visto, ihihih!
    http://www.youtube.com/watch?v=t1GaGv9_Iu8

  3. wildsidez says

    Questa recensione vien fuori proprio dopo che ieri sera han dato Twilight 1 in tv… anch’io mi sono costretta a guardarlo per capire perchè piaccia tanto a* ragazzin*.
    Alla fine della visione, il modello di genere che ne esce è una riconferma di quello che già ci costringono a subire: il maschio fisicamente forte e aggressivo fino alla pericolosità estrema anche per la sua compagna, e la donna debole e fragile che non è protagonista vera della sua vita ma ama il protagonista che agisce e che si trincera dietro il mistero. La donna dolce e comprensiva che accetta di annullare se stessa per seguire un uomo che potrebbe ucciderla da un momento all’altro. L’ambiguità costante tra repressione sessuale e repressione dell’istinto della caccia ferina e del pasto brutale, che poi sfumano l’una nell’altra, nel personaggio di lui. A me pare che Twilight 1 (non ho visto gli altri) sia l’ennesima riproposizione degli stereotipi di genere più vecchi e consolidati. In quanto alla “famiglia”, sono d’accordo con quanto detto nella recensione postata da fasst, e in effetti la famigliola di vampiri buoni (loro si definiscono “vegetariani”) vestiti bene e coi capelli in ordine, che giocano al tipico sport americano di massa, il baseball, se comparata ai vampiri punk e rasta che preferiscono vivere fino in fondo la propria essenza senza reprimersi, ci fa una magra figura. E basta poi col solito stereotipo di raffigurare il cattivo in abiti punk o rasta… e il buono tutto pulitino e in ordine… Insomma, quale novità rappresenta in fondo Twilight? Quella del “nato mostro” che però non vuole essere tale e vuole cambiare la sua vita e il suo destino? Che vuole essere accettato dagli altri, dalla società, come una persona “normale”? Quindi forse un adolescente ci si può rispecchiare per la sua voglia di normalità, omologazione e accettazione sociale a tutti i costi, nonostante le caratteristiche di nascita? … boh.

  4. Luz says

    Ahahaha bellissimo! Son morta dal ridere! Ti prego, faccele ancora recensioni così! 🙂