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Come monetizzare l’odio contro le donne

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Un risvolto di faccende antipatiche che ci sembra davvero interessante. Lo useremo sicuramente per finanziare qualche iniziativa autogestita. E alla fine di tutto anche noi potremo finalmente dire: grazie maschilisti per aver finanziato iniziative femministe!

Da Vita da Streghe:

Tutti conoscono i troll. Soprattutto i blog femministi o che trattano di questioni di genere, sovente vittima di commenti da parte di personaggi più o meno aggressivi. Sul web tedesco però a quanto pare hanno trovato un modo per sfruttare la loro prolificità…Facendoci i soldi! Erika F, una lettrice di Vita da streghe, assunti i panni di corrispondente del blog da Berlino, ha scritto per noi un articolo su questa vicenda:

“L’idea nasce nel Gender Camp 2010, in una discussione sul problema dei commenti di uomini frustrati e aggressivi su blog femministi e sociali. La co-creatrice Leah Bretz ha dichiarato sul web “Quasi ogni blog che affronta la questione femminista si è trovato di fronte a certi commenti. E non sono innocui, non sono solo critiche o sfoghi, ma gran parte dei/lle blogger sono stati personalmente offesi o minacciati. Così abbiamo iniziato a seguire l’esempio statunitense, Monetizing the Hate: Hatr.org.”

Hatr.org è una piattaforma dove vengono raccolti i commenti troll che vengono pubblicati ogni giorno sui blog. I commenti sono visibili sulla bacheca di Hatr, senza così interrompere e disturbare le discussioni sui blog.
I/le blogger possono inviare i commenti troll direttamente dal loro sito (dove vengono cancellati) ad Hatr.org e pubblicarli con il nickname usato dai troll.
Il numero dei messaggi è in crescita ogni giorno, al momento il Troll Counter ne segnala 277.

Ci sono diversi modi per postare i commenti direttamente dal blog su hatr.org. Per tutti coloro il cui blog appartiene a WordPress (versione 2.9 o successiva), c’è un plugin per quella piattaforma. Per tutti i blog che sono ospitati da Blogspot.de, è stato creato un bookmarklet generale, dal momento che il bookmarklet indipendente è ancora in sviluppo.
Ovviamente, c’è anche la possibilità di inviare i commenti direttamente attraverso il sito.
Hatr.org è attualmente “closed beta”. C’è bisogno di un codice di invito per entrare. Con questo codice si può creare un account e una password, che serviranno poi per mandare il contenuto plugin o bookmarklet ad hatr.org.

Con le pubblicità presenti sul sito e i gadget che vengono venduti, si sta riuscendo a raccogliere fondi che verranno usati per finanziare e sostenere iniziative interessanti come il Gender Camp 2011.
Sul sito è spiegato chiaramente: “Non vogliamo semplicemente ridicolizzare o scoraggiare i troll, ma farci soldi in modo cinico e calcolato”.

Erika F.

Posted in Anti-Fem/Machism, FaceAss.