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Vuoi lo stipendio? Fammi toccare le tette di tua moglie!

E’ storia vecchia. Il ricatto sessuale è alle porte per tutte le donne, quelle sole e accompagnate, o male accompagnate. Certi mariti si sposano con donne appetibili apposta per portarle nei meeting d’affari. Altri ai meeting d’affari portano la escort che è tanto più bona e disponibile a pagamento.

In generale un datore di lavoro ritiene che il suo sitipendio non sia dovuto in proporzione al tuo lavoro ma in base alla disponibilità sessuale tua o, se sei un uomo, di tua moglie.

Ci sono quelli che prestano volentieri la consorte al datore di lavoro per godere di qualche privilegio, un avanzamento di carriera, un aumento. Ci sono quelli che semplicemente lavorano, per caso si ammalano, non possono ritirare la busta paga e telefonano affinchè gli sia recapitata. Allorchè quel datore di lavoro interviene e fissa un appuntamento con la moglie dello sfortunato dipendente e quando se la trova davanti per prima cosa che fa? Non le chiede quali siano le condizioni di salute dell’impiegato ma mette le mani sulle tette della donna. Perchè non ritiene lo stipendio una cosa dovuta ma una sorta di favore, un pagamento da dare in cambio di prestazioni sessuali.

E’ successo a Enna. E per fortuna questa donna, una straniera, si è ribellata e ha denunciato. E per fortuna quest’uomo non è uno che per non inimicarsi il datore di lavoro, per non perdere l’impiego, ha chiesto alla moglie di non denunciare. Vittime entrambi della prepotenza di un arrogante imprenditore.

Vi volevo raccontare questa storia, dopo aver ricordato che siamo a #44 vittime di violenza maschile dall’inizio dell’anno, perchè le violenze sono fatte di tanti tipi e quelle che accadono nel mondo del lavoro ci rendono la vita ancora più difficile, come se ce ne fosse bisogno.

—>>>Se volete rileggere la storia di come alcuni maschilisti istigano alla violenza sulle donne

—>>>Se volete seguire le cronache delle vittime di violenza maschile: Bollettino di Guerra!

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


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