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Carabinieri e gioco dell’oca

Ne avrete sentito parlare: tre carabinieri e un vigile sono stati denunciati da una ragazza che afferma di essere stata stuprata in caserma. Era stata arrestata per un presunto furto di vestiti in un supermercato, così dicono i quotidiani. E già sembra strano che una ragazza madre, così la si descrive, che non si sa a chi abbia affidato il figlio, possa essere rinchiusa per dei vestiti mentre in parlamento c’è chi nella totale impunità per reati ben peggiori continua a guadagnare migliaia di euro alla faccia nostra.

La ragazza racconta di essere stata invitata a bere e che in seguito sarebbe stata violentata. I tre carabinieri non sono stati sospesi dal servizio. No. Sono semplicemente stati trasferiti in una caserma diversa. Evidentemente quelle scene in cui un militare è denunciato e viene sospeso, perchè sembra più opportuno che non dedichi attenzioni ai cittadini e alle cittadine fino a che non viene prosciolto in un procedimento legale, sono solo filmetti di quelli che trasmettono in televisione per intrattenerci amabilmente sulle alte qualità morali di certi luoghi.

Vi risparmio qualunque commento che si riferisca al fatto che con gli uomini della sicurezza le donne potrebbero avere un problema perchè per loro, in qualunque luogo, di sicurezza non ce n’è neanche un po’.

Altri aggiornamenti da Bollettino di Guerra:

Dalle ultime sentenze a proposito di uomini che hanno ammazzato le loro ex viene fuori con chiarezza quanto contano le donne in italia.

Donne ammazzate nel 2009, di cui abbiamo registrato nomi e storie. Le condanne, tutte in rito abbreviato e con attenuanti varie, si aggirano intorno ai 9 anni. Non di più.
Tra sconti e varie gli assassini usciranno di galera dopo appena 5 anni.

Il punto non è ragionare sul senso che ha il carcere ma il fatto che là dove stanno non diventano assolutamente migliori, al punto che appena escono vengono di nuovo denunciati perchè beccano la povera donna preferibilmente straniera, che non legge e non sa quello che è successo prima, alla quale puoi dire tutte le bugie che vuoi, e a quella donna fanno vedere i sorci verdi.

Per esempio, sempre per restare in tema di carabinieri, potete leggere questa news. Un ex carabiniere ammazza la compagna, viene condannato, sconta una decina d’anni, esce, ha un’altra storia con una donna straniera e la nuova compagna lo denuncia per violenze.

Sembra quindi che più che altro a questi uomini viene solo chiesto di stare fermi un giro, come nel gioco dell’oca. Poi ripartono ed è tutto uguale.

Ripeto: Noi non stiamo qui a discutere del fatto che il carcere sia più o meno una bella o una brutta cosa. Quello che ci sembra chiarissimo è che quando una donna viene perseguitata e rischia la vita, persino se lascia tutto e scappa rischia comunque di morire ammazzata ed è estremamente ingiusto che sia lei a dover scappare e a stare sempre con la paura mentre lui fa quello che vuole.

Come diciamo sempre bisognerebbe trovare una soluzione di tipo preventivo, ma bisognerebbe tirare fuori anche qualche idea educativa.
Forse questi uomini dovrebbero essere dis-educati e rieducati. Perchè il modello repressione/punizione che abbiamo in italia è basato sul pentimento e pentirsi (a parole) non basta per cambiare e assicurare al mondo che non lo rifarai più.

Quante altre donne devono morire prima che si capisca che intervenire quando una donna è già morta (quasi mai quando è ancora viva perchè resti tale) senza richiedere alcun impegno all’assassino che continuerà nella sua testa a pensare che siano le donne il problema e non lui, non serve assolutamente a niente?

—>>>Bollettino di Guerra

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. Rachel says

    e certo perchè trasferirli in un’altra caserma vuol dire che non faranno più cose del genere.
    che logica -.-“