Donna di buon gusto, la Maiolo. Mentre altri si disperano per la morte di quattro bambini rom, ammazzati da ordinanze, sgomberi, precarietà e insicurezza, dal razzismo che li ha condotti sempre più in là, dove un incendio in un accampamento di fortuna non può essere spento. Può solo essere commentato.
E la Maiolo nel frattempo tirava fuori la battuta che gli è valsa di sicuro una posizione di prestigio in qualche antro leghista, perché il suo percorso pare andare sempre più a destra. A destra della destra. Oltre i confini della destra. Dove puoi parlare dei bambini rom dicendo che “è più facile educare un cane” e abbiamo timori delle modalità educative della Maiolo e per i cani e per i bimbi rom.
Anche i nazisti immaginavano di dover trattare i rom come cani. Oggetti da addestrare, che dovevano rispondere al comando. Marchiati come bestie. Abbattuti quando non servivano più.
E la signora non si è preoccupata di dover fare un ripasso a lezioni di civiltà e umanità: Dice semplicemente che la sua è stata una frase infelice, che si presta a fraintendimenti. Ovvio che si. Se una persona va in quel brutto programma radio che ospita tutto l’inospitabile, che parla di cose destrorse, e dice per mezz’ora quanto sono brutti, sporchi e cattivi i rom è chiaro che si tratta di un “fraintendimento”. Come no.
E la sua vocazione fraintendibile somiglia soltanto a quell’altra della gelmini che oggi si è vista bocciare per incostituzionalità quella norma discriminatoria che autorizzava le regioni del nord a bloccare l’ingresso nelle graduatorie per gli insegnanti del sud.
Tutto ciò mentre il ministro maroni paventa grandi manovre sul mediterraneo per fermare gli esuli dalla tunisia e dall’egitto che per sfuggire al caos di quelle terre decidono di venire dalle nostre parti.
Come dire che se vediamo qualcuno che tenta di sfuggire ad un incendio la soluzione umana che vuole usare maroni è quella di spingerli con la forza di nuovo verso il fuoco.
Che si tratti di repressione ai confini dell’italia o di fuoco alle baracche dei rom, poco cambia. In fondo, come dice la maiolo, è più facile educare un cane e dunque chi lo sa che prima o poi questi individui così lontano dagli esseri umani non vorranno proporre di fare girare i bimbi rom, o gli stranieri di qualunque provenienza, con dei collarini attaccati al collo.
Potrebbe essere la campagna del 2011: adotta un bimbo rom anche tu. Non vedi, oh bambino, come sono buoni questi italiani? Guarda là: ti hanno preparato perfino la cuccia. E ora mangia dalla ciotola senza sporcare, impara a fare pipì sulla segatura. E zitto.